Mam Jaiteh è stato intervistato dalla testa francese BeBasket

"Il mio obiettivo era raggiungere un club di questo tipo. Il progetto mi andava bene perchè sono in una fase ambiziosa, cerco di andare il più avanti possibile così come la Virtus. Hanno costruito una squadra come se fossimo in Eurolega, e l'obiettivo della stagione era diventarlo davvero. Essere titolare in una delle grandi d'Europa era qualcosa che volevo, ma questo non mi cambia visto che tutto a questo livello può cambiare velocemente; ora si deve cercare di eccellere e di fare il meglio con quello che abbiamo, in una squadra di grandi giocatori è ancora più gratificante sentirsi apprezzato e avere fiducia dai compagni come dall'allenatore. Avere la fiducia di gente come Teodosic, Belinelli e Shengelia è ancora più positivo, e sono felice di vedere il modo in cui la Virtus conti su di me."

"Il futuro? Vorrei essere dominante, e non lo dico per sembrare orgoglioso o superbo, ma come un obiettivo: come posso fare per dare il meglio quando sono sul campo? Quando sei un grande team hai minuti limitati, e tanta concorrenza, per cui devi essere efficace nel tempo che ti viene dato. E questa per me è stata una grande sfida, prima giocavo 30' e ora sapevo già che sarebbe stato diverso. Serve andare in campo e fare bene in modo rapido, e adattarsi alla situazione."

"L'NBA? Non essere stato scelto è stato un brutto schiaffo, forse nel 2015 ho sbagliato a non accettare di tornare in Europa subito dopo il draft, mentre io volevo fare parte di una squadra e me ne bastava una che contasse su di me. Ma fino a quando giocherò non chiuderò mai quella porta"

(foto Virtus Pallacanestro)

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