MARCO BONAMICO: SPERO CHE VIRTUS E FORTITUDO NON FACCIANO SUL SERIO, E CHE RISPETTINO IL VERDETTO DEL CAMPO
L'ex presidente di Legadue Marco Bonamico è stato intervistato da Stefano Brienza su Stadio, e si è espresso contrariamente alla ricerca del ripescaggio da parte di Virtus e Fortitudo.
Ecco le sue parole:
Amo questo sport gestito a tutti i livelli da chi non ha mai prese in mano una palla da basket...
Per Virtus e Fortitudo oggi la ricerca della Serie A è più attiva che mai. Dico che a me non piace. Non sono cose che concepisco. Nello sport la prima cosa deve essere il rispetto del verdetto dei campo.
Le bolognesi si stanno muovendo all'unisono. Davvero Virtus e Fortitudo sono unite solo nel chiedere una Serie A a 18 squadre? Mi spiace ma non fa per me. Non credo vadano investite energie in questo modo, facendo leva sui problemi altrui. Peraltro puntando il dito verso società che hanno avuto risultati straordinari partendo da lontano e lanciando giovani italiani con progetti seri. Ho grande rispetto per quelle squadre e mi auguro chele bolognesi possano arrivare a fare lo stesso percorso. E' chiaro che mi piacerebbe vedere la Virtus ancora in A, ma prendiamo la nostra strada, vinciamo dei campionati e torniamoci.
Forse alcune formule andrebbero cambiate a prescindere. Può essere un'occasione. Sono d'accordo che molte regole dei campionati vadano riviste, una sola retrocessione è sbagliata. Quando ero presidente di Lega condussi una battaglia la contro la regola palesemente ingiusta che permetteva alla penultima di "comprarsi" la permanenza in A, la scelta al limite deve essere riservata a chi vince, non a chi ha perso. Forse un campionato da 18 squadre avrebbe senso logico, anche per la A2 che guadagnerebbe una promozione, quando oggi è una tonnara. Ma i tempi federali sono infiniti, ci vogliono almeno due anni per riformare. Tn quedo modo, invece, si rischia di andare al Tas, poi all'Alta Corte del Coni e infine al Tar. Che a quel punto potrebbe effettivamente deliberare un allargamento della serie, come fece con Venezia. Lo sport in mano alla giustizia ordinaria.
Quali soluzioni pratiche? Sarà difficile succeda durante l'estate, perché bisognerebbe essere tutti d'accordo, nessuno escluso. Basta uno che feccia ricorso e salta tutto. Però: campionato da 18, due promozioni dalla A2 alla A e, a regime, quattro promozioni invece che tre dai quattro gironi di B verso la A2. Per la seconda serie si potrebbe studiare anche un sistema a quattro 'Confcrence", al posto dei gironi Est e Ovest. Cambierebbe tutto, anche i modi gestionali delle società, più agevolate nella programmazione e nell'investimento. Avrebbe senso, quindi non succederà.
E invece? Invece, al di là dì tutto, speriamo non stiano facendo sul serio. Godiamoci questo campionato con Virtus e Fortitudo che possono fare bene, il derby e tanti italiani.
Che dire della delusione olimpica? Lo sport è lo specchio del paese. Siamo eroi nelle guerre ma non ne vinciamo mai una. Ridevamo del simpaticissimo Petrovic ma ce l'ha incartata: di nervi di adrenaalina, di tattica. Ha tolto tutta la pressione dai suoi. Fino a quel momento era filato tutto liscio, poi questa sconfitta difficilmente spiegabile. Tiriamo fuori il peggio, e non il meglio, dai nostri pochi talenti. Questa è una Corea, una Waterloo, E ci applaudiamo addosso. D'altronde chi decide ha preso una palla in mano solo per fare le foto.