Giacomo Galanda è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Aradori (che nell'ultimo mese viaggia a 19,2 punti di media con il 57% da due e oltre 20 di valutazione) è il giocatore italiano più forte in A? Non esiste il migliore in assoluto, ma vanno contestualizzate le situazioni. A Milano gioca Moraschini, che l'anno scorso è stato scelto come migliore italiano ma che ora sta faticando. In questo momento Aradori sta beneficiando di un buono spazio in un contesto giusto che gli sta permettendo di rendere per quello che è.
La Effe l'ha rivitalizzato? Forse Pietro non ha fatto benissimo nel finale della scorsa stagione con la Virtus, ma non ha mai disputato stagioni negative. Come i grandi realizzatori, va ad ondate. La forza della squadra deve essere quella di avere un valido backup e soluzioni alternative. Conosciamo Aradori. Non possiamo chiedergli di difendere a tutto campo, però la sua mano è morbida e il suo rilascio di palla è poesia.


La Virtus che si avvicina al derby? Dopo la sconfitta fisiologica a Cremona si è subito ripresa, vincendo e convincendo. Sapevamo del talento di Teodosic. Rientrando da un infortunio e da un periodo di inattività forse non pensavamo che potesse essere subito così decisivo. Lui è coach Djordjevic formano un asse solido che infonde sicurezza alla squadra, una caratteristica tipica dei serbi.
Per impatto questo Teodosic vale Danilovic? Sì, come impatto lo possiamo paragonare a Sasha, considerando il ruolo, ad Antoine Rigaudeau. Teodosic è una perla, l'uomo dell'anno della pallacanestro italiana, un leader incredibile nonostante un fisico più che normale. Sul parquet dipinge pennellate e regala assist nel momento giusto, confermando di controllare il gioco. Milano ha grandi nomi come Scola, Rodriguez, Micov e Gudaitis, ma nessuno ha il talento di Teodosic.

Lei ci sarà al derby? No, sarò a casa a festeggiare il Natale con la mia famiglia. Capisco chi si è lamentato della data. Sarò un romantico, ma per me il 25 dicembre ci si può fermare, stare con i propri cari e magari riscoprire altri valori. E' stato un errore programmare il derby per Natale: una partita tanto attesa si poteva vendere anche il 15 agosto.

(foto Valentino Orsini)

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