Una partita solida - come l’ha definita coach Djordjevic - contro un avversario coriaceo, che non ha mai mollato fino alle ultime curve, e pur abusando del tiro da tre è rimasto attaccato alla partita fino alla fine, nonostante la Virtus - soprattutto nell’ultimo quarto - abbia messo in campo una bella difesa. Ma soprattutto una partita dove finalmente le rotazioni sono state più distese, con nessuno sopra i 25’ di utilizzo. Belle risposte da parecchi giocatori, a partire da Marcos Delia, passando per tutta la pattuglia italiana, finendo con Weems e Gaines, che ha giocato un grande secondo tempo e si è procurato ben 12 tiri liberi, con 11 di essi a segno.
E così Markovic e Teodosic hanno potuto fare i play “vecchio stile”, il primo tirando due volte dal campo, il secondo iniziando a guardare il canestro solo nell’ultimo quarto (peraltro con una tripla pesantissima) dopo aver dedicato i primi tre quarti solo a servire i compagni. Insomma, tutto bene, anche il dato del pubblico: i 4316 di ieri sera sono la più numerosa presenza stagionale in coppa, in un PalaDozza che - è anche superfluo ribadirlo - garantisce un'atmosfera molto più bella rispetto alla Fiera.

A questo punto, la Segafredo è padrona del proprio destino. Martedì prossimo, a Monaco, vincendo i bianconeri porteranno a casa il primo posto nel girone A. In caso di sconfitta, invece, ci sarà di sicuro un arrivo a tre, con una tra Patrasso e Andorra, che se la giocheranno in Grecia. In caso di successo di Patrasso - che ha lo 0-2 con Monaco - i greci saranno sicuramente terzi e la Virtus seconda. Se invece vincerà Andorra, servirà la classifica avulsa. Con la situazione attuale (Virtus +3, Monaco -13, Andorra +10), salvo un passivo bianconero molto pesante, Andorra sarebbe prima, la Segafredo seconda e Monaco terza.

(foto Eurocup - Virtus Pallacanestro)

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