LA VIRTUS ESPUGNA CASALE E VA 2-1 NELLA SERIE
NoviPiù Casale Monferrato - Virtus Segafredo Bologna 79-82 (17-17, 44-48; 57-61)
La Virtus porta a casa una gara3 vibrante e sempre condotta ma mai messo al sicuro, ad una serie di giocate preziose ne facevano seguito alcune imprecise o troppe leggere. Ma prendersi questa partita era basilare e l’obiettivo è stato centrato, poggiando sulla quantità e qualità di Umeh emerso nel finale non solo come tiro e andando con pochi e fidati uomini, tanto Gentile nel bene e nel male, finendo pure per rimediare a rimbalzo una partita nata come le precedenti in grandi ambasce. Oggi gli strangers hanno recitato la loro parte, metà del bottino è roba loro, in momenti decisivi, una risposta alle cretiche dei giorni precedenti. Ma ora cronaca, in una serie che da qui la si potrà inquadrare in modo diverso perché oggi la partita l’ha fatta la Virtus mentre Casale ha sempre dovuto adattarsi.
Dinanzi ad un muro umano tutto rosso, Ramagli riparte dal quintetto delle gare bolognesi, Ramondino non cambia nulla pure lui con squadre a uomo. E come nelle contese precedenti la Virtus sprinta con buona difesa ed attacco più mobile del solito, +7 dopo 4’ con tanto Lawson. La zona è subito lì come pure la latitanza sotto al ferro da difendere e Casale impatta in un attimo. Dopo qualche polemica sull’utilizzo limitato, per Gentile c’è spazio con largo anticipo e buone cose davanti e dietro. Blizzard fa ancora male come i falli che si sommano per Ndoja e Spissu e dopo 10’ di strappi si sta in parità, Casale domina a rimbalzo, le V nere non gettano palloni.
Con Michelori da centro l’area è più presidiata, pure quella offensiva, la Novipiù segna poco e lo fa solo su rimbalzi offensivi, il problema sono i falli del capitano che deve lasciare il campo sul +6. La difesa costringe ad infrazioni di 24” i piemontesi, la bomba di Umeh scrive un +9 a metà frazione fermato da una sospensione. Spizzichini si prende la scena con cesti, rubate e falli subiti, ma è la difesa che fa la differenza portando ad un vantaggio in doppia cifra. Casale rimane in partita con le triple, 6 a fila, la Segafredo è brava a non deragliare e tenere 4 punti in saccoccia respingendo la folata piemontese. Bene da 2, uno scintillante 11/14, segno che se si attacca il canestro Casale fatica a contenere, il male rimane il presidio del proprio cesto.
Confusioni assortite in avvio ripresa dove le V nere riescono a mantenere sempre 2 possessi di vantaggio appoggiando la contesa su di una difesa dura. L’inerzia c’è ma mancano i colpi del KO, anche se continuando a macinare gioco intenso paga, Ndoja dai liberi riporta il divario in doppia cifra al 27’. Tutto da rifare però, il pressing paga e Casale è subito lì, con bombe che nascono da furti e giocate troppo leggere. In un finale gestito malamente si rimane sulla differenza di metà partita, situazione che sa più di occasione sprecata che di vantaggio mantenuto.
Una bomba impiccata di Gentile apre l’ultima frazione, la replica vale il +10 e la sospensione è un obbligo per Ramondino. Fuga buona? No, Casale non demorde e aggrappata alla difesa tiene il contatto con Blizzard che sale di tono incutendo ansie sul -3 a 4’ e sospensione per Ramagli. Una bomba killeristica di Umeh ridà fiato, ma le fatiche non scompaiono, il cesto non è più inquadrato e i falli a rimbalzo di Ndoja lasciano a Casale le ultime speranze. Si spreca a non finire, dall’arco Casale è a -2, Spissu dai liberi fa 2/2 ma non basta ancora, Tomassini mette un miracolo e servono i liberi di Rosselli per fare +3. Ultimi 4”, la Virtus sceglie di far fallo e la scelta paga, il rimbalzo è di Ndoja e nonostante un errore ai liberi c’è la vittoria, sudatissima ma fondamentale per andare a gara4 domenica ore 18 giocandola con molte meno paure e con un futuro davanti.
Novipiù Casale Monferrato - Virtus Segafredo Bologna 79-82 (17-17, 27-31, 13-13, 22-21)
Novipiù Casale Monferrato: Giovanni Tomassini 21 (3/5, 4/6), Jordan Tolbert 18 (6/7, 2/5), Brett alan Blizzard 16 (3/5, 3/7), Nicola Natali 11 (1/2, 3/5), Niccolò Martinoni 5 (2/5, 0/3), Luca Severini 5 (0/2, 1/2), Davide Denegri 3 (0/0, 1/4), Fabio Di bella 0 (0/2, 0/1), Fabio Valentini 0 (0/0, 0/0), Simone Bellan 0 (0/0, 0/0), Alberto Ielmini 0 (0/0, 0/0), Mitja Nikolic 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 7 / 9 - Rimbalzi: 34 9 + 25 (Jordan Tolbert 10) - Assist: 24 (Giovanni Tomassini 9)
Virtus Segafredo Bologna: Michael Umeh 20 (3/7, 4/9), Kenny Lawson 19 (5/7, 1/3), Guido Rosselli 9 (2/4, 1/4), Marco Spissu 9 (2/2, 1/3), Stefano Gentile 8 (0/2, 2/9), Gabriele Spizzichini 8 (2/2, 1/1), Klaudio Ndoja 5 (0/0, 1/3), Andrea Michelori 4 (2/2, 0/0), Davide Bruttini 0 (0/0, 0/0), Tommaso Oxilia 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Penna 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 17 / 24 - Rimbalzi: 28 5 + 23 (Michael Umeh 7) - Assist: 15 (Michael Umeh 8)
(foto Pierfrancesco Accardo)
La Virtus porta a casa una gara3 vibrante e sempre condotta ma mai messo al sicuro, ad una serie di giocate preziose ne facevano seguito alcune imprecise o troppe leggere. Ma prendersi questa partita era basilare e l’obiettivo è stato centrato, poggiando sulla quantità e qualità di Umeh emerso nel finale non solo come tiro e andando con pochi e fidati uomini, tanto Gentile nel bene e nel male, finendo pure per rimediare a rimbalzo una partita nata come le precedenti in grandi ambasce. Oggi gli strangers hanno recitato la loro parte, metà del bottino è roba loro, in momenti decisivi, una risposta alle cretiche dei giorni precedenti. Ma ora cronaca, in una serie che da qui la si potrà inquadrare in modo diverso perché oggi la partita l’ha fatta la Virtus mentre Casale ha sempre dovuto adattarsi.
Dinanzi ad un muro umano tutto rosso, Ramagli riparte dal quintetto delle gare bolognesi, Ramondino non cambia nulla pure lui con squadre a uomo. E come nelle contese precedenti la Virtus sprinta con buona difesa ed attacco più mobile del solito, +7 dopo 4’ con tanto Lawson. La zona è subito lì come pure la latitanza sotto al ferro da difendere e Casale impatta in un attimo. Dopo qualche polemica sull’utilizzo limitato, per Gentile c’è spazio con largo anticipo e buone cose davanti e dietro. Blizzard fa ancora male come i falli che si sommano per Ndoja e Spissu e dopo 10’ di strappi si sta in parità, Casale domina a rimbalzo, le V nere non gettano palloni.
Con Michelori da centro l’area è più presidiata, pure quella offensiva, la Novipiù segna poco e lo fa solo su rimbalzi offensivi, il problema sono i falli del capitano che deve lasciare il campo sul +6. La difesa costringe ad infrazioni di 24” i piemontesi, la bomba di Umeh scrive un +9 a metà frazione fermato da una sospensione. Spizzichini si prende la scena con cesti, rubate e falli subiti, ma è la difesa che fa la differenza portando ad un vantaggio in doppia cifra. Casale rimane in partita con le triple, 6 a fila, la Segafredo è brava a non deragliare e tenere 4 punti in saccoccia respingendo la folata piemontese. Bene da 2, uno scintillante 11/14, segno che se si attacca il canestro Casale fatica a contenere, il male rimane il presidio del proprio cesto.
Confusioni assortite in avvio ripresa dove le V nere riescono a mantenere sempre 2 possessi di vantaggio appoggiando la contesa su di una difesa dura. L’inerzia c’è ma mancano i colpi del KO, anche se continuando a macinare gioco intenso paga, Ndoja dai liberi riporta il divario in doppia cifra al 27’. Tutto da rifare però, il pressing paga e Casale è subito lì, con bombe che nascono da furti e giocate troppo leggere. In un finale gestito malamente si rimane sulla differenza di metà partita, situazione che sa più di occasione sprecata che di vantaggio mantenuto.
Una bomba impiccata di Gentile apre l’ultima frazione, la replica vale il +10 e la sospensione è un obbligo per Ramondino. Fuga buona? No, Casale non demorde e aggrappata alla difesa tiene il contatto con Blizzard che sale di tono incutendo ansie sul -3 a 4’ e sospensione per Ramagli. Una bomba killeristica di Umeh ridà fiato, ma le fatiche non scompaiono, il cesto non è più inquadrato e i falli a rimbalzo di Ndoja lasciano a Casale le ultime speranze. Si spreca a non finire, dall’arco Casale è a -2, Spissu dai liberi fa 2/2 ma non basta ancora, Tomassini mette un miracolo e servono i liberi di Rosselli per fare +3. Ultimi 4”, la Virtus sceglie di far fallo e la scelta paga, il rimbalzo è di Ndoja e nonostante un errore ai liberi c’è la vittoria, sudatissima ma fondamentale per andare a gara4 domenica ore 18 giocandola con molte meno paure e con un futuro davanti.
Novipiù Casale Monferrato - Virtus Segafredo Bologna 79-82 (17-17, 27-31, 13-13, 22-21)
Novipiù Casale Monferrato: Giovanni Tomassini 21 (3/5, 4/6), Jordan Tolbert 18 (6/7, 2/5), Brett alan Blizzard 16 (3/5, 3/7), Nicola Natali 11 (1/2, 3/5), Niccolò Martinoni 5 (2/5, 0/3), Luca Severini 5 (0/2, 1/2), Davide Denegri 3 (0/0, 1/4), Fabio Di bella 0 (0/2, 0/1), Fabio Valentini 0 (0/0, 0/0), Simone Bellan 0 (0/0, 0/0), Alberto Ielmini 0 (0/0, 0/0), Mitja Nikolic 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 7 / 9 - Rimbalzi: 34 9 + 25 (Jordan Tolbert 10) - Assist: 24 (Giovanni Tomassini 9)
Virtus Segafredo Bologna: Michael Umeh 20 (3/7, 4/9), Kenny Lawson 19 (5/7, 1/3), Guido Rosselli 9 (2/4, 1/4), Marco Spissu 9 (2/2, 1/3), Stefano Gentile 8 (0/2, 2/9), Gabriele Spizzichini 8 (2/2, 1/1), Klaudio Ndoja 5 (0/0, 1/3), Andrea Michelori 4 (2/2, 0/0), Davide Bruttini 0 (0/0, 0/0), Tommaso Oxilia 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Penna 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 17 / 24 - Rimbalzi: 28 5 + 23 (Michael Umeh 7) - Assist: 15 (Michael Umeh 8)
(foto Pierfrancesco Accardo)