Prima nel girone di Eurocup, prima in campionato al giro di boa. E’ una Virtus praticamente perfetta quella di metà stagione, che ieri si è presa la prima testa di serie nel tabellone di Coppa Italia (e un quarto di finale non facile con Venezia, tra parentesi) dopo una partita sinusoidale giocata a Trento. Dominio per 20 minuti, poi brutto terzo quarto (10’ inaccettabili a questo livello, ha detto Djordjevic), e infine solida ultima frazione sotto i colpi di Gamble (19+9) e Teodosic (30 e 10 falli subiti), entrambi al massimo stagionale.

Ma più che della singola partita, si può tracciare un (parziale) bilancio di questa metà stagione bianconera, che finora è andata ogni più rosea aspettativa. Tanto per farsi un’idea, le statistiche dicono che l’ultima volta che la Virtus terminò al primo posto solitario il girone di andata (2000-01) terminò la stagione con il Grande Slam.

Ovviamente finora la Segafredo non ha fatto nulla, e da mercoledì a Belgrado inizierà la seconda parte della stagione, quella con in palio i trofei. Però la base da cui partire non poteva essere migliore: 22 vittorie e 4 sconfitte con un gruppo solidissimo, una difesa che (salvo qualche passaggio a vuoto) funziona alla perfezione, una grande presenza a rimbalzo e la leadership assoluta di Teodosic e Markovic. Sono questi gli ingredienti che Sasha Djordjevic ha messo insieme, e il risultato (parziale, va ripetuto) è sotto gli occhi di tutti. Ora l’asticella si alza ancora, e bisognerà fare ancora meglio, possibilmente con quel rinforzo sul mercato che la società cerca da tempo.

(foto Legabasket)

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