Domenica, prima della partita tra Fortitudo e Reggio Emilia, la Fossa dei Leoni celebrerà i suoi 50 anni con una speciale coreografia. Tutto il pubblico del PalaDozza è invitato a presentarsi in blu, e la storia del gruppo verrà presentata con una decina di "frame". In vendita ci sarà del materiale celebrativo creato per l'occasione (foulard, bomber e la prima maglia della Fossa), e seguiranno altri capi nei prossimi mesi. Le celebrazioni avranno il loro momento clou in una tre giorni a giugno (12-13-14) con musica, dibattiti e un torneo di basket. Come spiega alla Gazzetta uno dei leader del gruppo - Paolo Santi - Tutto il ricavato andrà in beneficenza. Faremo qualcosa che serva a Bologna e ai bolognesi, perchè in questi 50 anni pensiamo di essere entrati nel tessuto sociale della città. Bologna ci ha dato tanto, vogliamo provare a ricambiare.

Sempre sulla Gazzetta, ha parlato Maurizio Ferro, uno dei fondatori e poi giocatore di serie A, sia in Fortitudo (5 stagioni) che in Virtus. Un estratto delle sue parole. Eravamo tanti ragazzini ma anche diversi adulti, ci ritrovavamo alla Furla e si viveva una full immersion di pallacanestro che poi diede il via al dibattito per ufficializzare la nascita della Fossa dei Leoni. Facevamo le riunioni e si organizzavano le trasferte, trattanto con grandi dirigenti come Piero Parisini e Angelo Rovati per avere il miglior prezzo possibile. Andavamo in trasferta ogni domenica, si cantava e si seguiva la squadra anche sotto di 30, lo spirito era già quello. Siamo partiti in una cinquantina poi i numeri si sono allargati: la Virtus rappresentava la Bologna bene e aveva uno zoccolo duro di sostenitori già radicato da anni, la Fortitudo che era il popolo che si ribellava al potere e attirò anche tifosi del Bologna calcio.

https://www.youtube.com/watch?v=nRzjQctEixY&feature=youtu.be

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