Pietro Segata - presidente della cooperativa Dolce, una delle componenti della nuova holding Effe Group, è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco le sue parole:

Vogliamo dare una proprietà forte alla Fortitudo. Abbiamo creato una holding aperta alle realtà imprenditoriali che vogliano scendere in campo e condividere la responsabilità di portare avanti una società che nel suo essere sportiva diventi un patrimonio della città.

Perchè una cooperativa sociale decide di avere quote in un club come la Fortitudo? Parto dall'impegno di Dolce nello sport. La squadra dei Bradipi che milita nel campionato di basket in carrozzina per muoversi usa i furgoni messi a disposizione gratuitamente da noi, a San Giovanni in Persiceto diamo il nostro contributo alla società sportiva Vis e ci siamo adoperati per sistemare il campo all'aperto, cosa che stiamo facendo anche all'ex velodromo in via Pasubio, poi supportiamo anche la pallacanestro a Molinella. Non siamo l'unica cooperativa sociale che partecipa a questo progetto e il motivo è semplice: per l'aggregazione e i messaggi educativi che trasmette, lo sport ha un impatto importante sulla vita della città, a maggior ragione se si parla di Fortitudo. Non è un caso che io sia anche il presidente dell'Academy, la società che quest'anno ha curato il settore giovanile del club.

Quale obiettivo vi ponete con questa nuova proprietà? Comunque finisca la stagione la società andava consolidata, sia che si vada in serie A sia che si resti in A2, perchè se non si è promossi bisognerà provare a disputare una stagione migliore l'anno prossimo. Noi siamo un gruppo che per lo più proviene dal mondo dell'associazione generale cooperative italiane e siamo abituati a lavorare in rete con una apertura totale sul territorio. Per questo cercheremo di coinvolgere nella Effe Group chi condivide con noi l'idea che lo sport diventi un veicolo di promozione nel momento in cui non hai secondi fini, ma vuoi farlo nel miglior modo possibile.

Gli oltre 5000 di gara3 contro Agrigento la soddisfano? Sono il frutto di un lavoro che società e squadra hanno fatto insieme, ognuno con le proprie competenze. Purtroppo oggi la pallacanestro vive un momento non facile: se da una parte ha il giusto spazio sulla carta stampata, altrettanto non si può dire per quanto riguarda i circuiti televisivi nazionali e senza visibilità diventa tutto più difficile. Il tema dei diritti televisivi è delicato, ma non possono andare solo al calcio. Sky non ci dà nulla per trasmettere le nostre partite e quando viene bisogna dire pure grazie. Ecco perchè dico che serve fare sport senza altri interessi, è solo così che riusciamo a riportare tutto il pubblico al PalaDozza, e adesso gli spettatori sono il nostro miglior strumento per promuovere il nostro lavoro e i nostri sponsor.

Da questo punto di vista il derby, anche in serie A2, potrebbe essere un volano? Sarei dispiaciuto se l'anno prossimo si giocasse un derby in A2. Se chiedete a Boniciolli vi risponderà che questo non è possibile perchè noi saremo promossi. Ha ragione lui, bisogna sempre guardare in alto e in ogni caso Basket City non merita di essere esclusa dalla serie A.

Giovedì la nuova holding Effe Group - composta da sei soci - dovrebbe rilevare gratuitamente le quote degli altri soci e acquisire il 100% delle quote di Bologna 1932, la controllante di Fortitudo Pallacanestro Bologna 103, e poi lanciare un aumento di capitale.

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