VIRTUS, ANCORA DA RISOLVERE IL NODO VITALI
Con la definitiva chiusura positiva della trattativa Spissu (“Un ragazzo che ha la pallacanestro nel Dna, per questo siamo felici che abbia scelto di far parte della nostra squadra. Marco è un giocatore che nonostante la giovane età ha già una bella esperienza, anche in un campionato come la Serie A2. Ci darà l'entusiasmo della gioventù, assieme ai ragazzi che approdano dal nostro settore giovanile alla prima squadra, e sono certo che troverà intorno a sé il clima ideale per confermare tutto il suo talento e per crescere ancora”, lo ha presentato il presidente Alberto Bucci), ora il mercato Virtus deve solo mettere a posto due pedine. Quella del lungo da mettere sotto canestro, con Kenny Lawson sempre prima scelta e con la speranza di ufficializzarlo nei prossimi giorni.
Più complessa invece la questione Vitali, a cui è connesso poi il dover cercare o meno un secondo straniero nel settore esterni. L’impressione è che il giocatore sia più vicino a Brescia che non alla Virtus, e ci sia solo da trovare l’accordo economico tra le varie parti. Cosa non facile: come riporta il Corriere, il giocatore ha atteso la certezza della non permanenza in A1 per cercare una nuova sistemazione, ma la scrittura privata tra la società e il giocatore dice che a Vitali dovrebbero arrivare anche le due mensilità che, da regolamento, non gli sarebbero dovute in caso di retrocessione. Se Vitali rinunciasse sarebbe libero di accasarsi a Brescia, altrimenti resterebbe un giocatore bianconero (la clausola di uscita da 50 mila euro è già scaduta). Mentre il procuratore Sbezzi spera ovviamente in una soluzione a breve, il rischio è quello di una guerra di carte bollate che andrebbe portata alla FIBA e non alla FIP. Cosa che nessuno si auspica.
In settimana, poi, dovrebbe essere ufficializzato lo sponsor Segafredo e l’avvio della campagna abbonamenti.