Sella Cento - Flats Service Fortitudo Bologna, cronaca
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Sella Cento - Flats Service Fortitudo Bologna 72-78
Più di grinta e voglia che non di lucidità, la Fortitudo torna alla vittoria facendo saltare il fattore campo a Cento dopo una partita di alti e bassi, riuscendo se non altro a circoscrivere i bassi nel secondo quarto e sfruttando poi il post intervallo per aggiustare le cose e portarla in porto senza bisogno di pacemaker o cose del genere. Più che il classico brodino, perché dentro sono stati messi anche un po’ di crostini a rendere il tutto più saporito: poteva andare peggio, è andata meglio.
Cronaca
Si parte con Cento che scoppietta più della Fortitudo, poi quando qualcuno si decide a dare una mano a Mian (9 dei primi 13) ecco che il -5 iniziale diventa +6. Partita godibile, batti e ribatti, facce apparentemente diverse da Torino, 23-18 Bologna al 10’.
Quintetto piccolo e doppia regia per Caja, ma basta un attimo di calo e Cento, sparando da tanti metri, risorpassa. Il terzo fallo di Fantinelli non aiuta, Aradori e Mian si raffreddano, dietro si becca di tutto, un acciacco a Vencato costringe a tornare dal titolare che non può mordere più di tanto, e si soffre. Attacco estemporaneo, difesa che fa quel che può, 40-33 Cento al 20’.
Fagiolate collettive, quarto di Fantinelli, e per risalire dal -7 servono il redivivo Panni e tre cestoni di Cusin. Bologna cerca di difendere meglio sfruttando anche l’altrui braccino e la poca furbizia di Cento che, pur con falli da spendere, lascia quasi indisturbato Aradori per il cesto del sorpasso in zona gong, 52-50 al 30’.
Aspettando gli errori centesi in attacco e sfruttando quel si può sfruttare davanti, la Fortitudo prende possesso della partita ribaltando l’antico -7 in uno speculare +7. Aradori tira tutto quello che trova e, sfruttando atroci buchi locali, mette i cesti che servono per tenere le squadre a relativa distanza; si sblocca anche Bolpin e pare che l’inerzia vada verso il capoluogo, così quando Delfino perde boccia da una parte e Fantinelli mette tripla dall’altra è tempo per i, sofferti ma meritati, titoli di coda.