VIRTUS, SI CERCANO I SOLDI PER CHIUDERE LA STAGIONE. BARALDI: SEGAFREDO ZANETTI NON E' INTERESSATA AD ACQUISIRE IL CONTROLLO DELLA VIRTUS
In attesa di capire se gli abboccamenti con Joe Tacopina porteranno a qualcosa di concreto, ieri la Fondazione Virtus si è ritrovata presso la sede di Lighthouse, l'azienda di Pietro Basciano. Dei 33 soci più di 20 erano presenti, tra cui veri e propri colossi come Segafredo Zanetti (rappresentata da Luca Baraldi), IGD (Claudio Albertini) e il neoacquisto FAAC, con il presidente Andrea Moschetti. I circa 500mila euro che servono per chiudere la stagione però non sono saltati fuori. La situazione al momento è di stallo, ma non si può attendere all'infinito, perchè già dalla prossima settimana ci sono scadenze che vanno onorate. Il presidente Basciano ha preannunciato con un comunicato l'invio di una lettera a tutti i soci per reperire risorse, e a Corriere di Bologna e Stadio ha dichiarato che ci sono scadenze come ogni mese, questo non è diverso, e i soci come spero ne risponderanno.
Va ricordato che con il sistema Fondazione nessun socio è obbligato a contribuire dopo il versamento iniziale, per cui chi metterà qualcosa lo farà su base volontaria, come sempre. Dalla risposta a questo giro di lettere si dovrebbe capire chi è ancora intenzionato a starci e chi invece si defilerà, e la speranza è quella che l'impasse del modello Fondazione possa venire superata, che arrivino o meno gli americani di Joe Tacopina.
L'altra certezza ricavabile da ieri è che Massimo Zanetti non diventerà il socio di maggioranza della Virtus. Se c'erano dubbi in merito, ieri Luca Baraldi li ha dissipati, dichiarando a Stadio e Corriere: Siamo gli ultimi arrivati. Quando ci è stato chiesto di raddoppiare il contributo, l'abbiamo fatto. Continueremo a restare nella Fondazione e se ci sarà un progetto futuro faremo la nostra parte. Siamo impegnati in sponsorizzazioni in F1 e ciclismo, non abbiamo le forze professionali per seguire una gestione di leadership nel basket. Non siamo interessati ad acquisire il controllo della Virtus, ma rimarremo nella Fondazione.
Non ci sarà quindi un'eventuale competizione con Joe Tacopina. Da questo punto di vista prendiamo una posizione netta, non vogliamo si creino aspettative per prendere controllo della Virtus in futuro. Noi siamo fuori gioco, non siamo in dualismo con Tacopina, abbiamo già dato al Bologna in una situazione poco chiara nella quale abbiamo messo soldi veri mentre di là li ha messi Saputo. Confermiamo la disponibilità a sostenere la Fondazione per quella che è la nostra quota, se tutte le altre società azioniste lo faranno credo si possano trovare soluzioni interessanti per il futuro. Se ci sarà fatta una richiesta per chiudere questa stagione, e tutti gli altri soci contribuiranno rispetto alla loro quota, anche noi faremo la nostra parte. Non ci defiliamo di fronte alle responsabilità, per noi lo sport non è business ma una missione.