FORTITUDO - RAVENNA: PAGELLE, STATISTICHE E INTERVISTE
ETERNEDILE BOLOGNA
Candi - voto 5,5 – (2pti, -, 1/1, 0/3) - Dall’alto lo cercano (Cantù?), lui resta marginale, quasi che fosse in una normale crisi adolescenziale. D’altra parte anche la sua omonima, tornata dai fasti della Saint Paul School, per un po’ bighellonò tra la casa di Pony e altre fattorie in attesa di capire cosa fare da grande.
Montano - voto 6,5 – (16pti, 3/4, 2/7, 3/5) - Arruffa prima, con quella palla che viene passata fin troppo (tanti assist, qualche persa) quasi a voler far capire che di tirare, ancora, non c’è tutta questa voglia. Poi ne spara qualcuna nell’ultimo quarto, che è un tentativo di tornare indietro di qualche mese rispetto al rendimento.
Raucci - voto 6,5 – (0pti, -, 0/2, -) - Ormai sempre più a suo agio nel ruolo di sbianchetto, senza la necessità di dover guardare il canestro a tutti i costi per restare in ritmo. Il resto non conta.
Italiano - voto 6 – (8pti, 4/4, 2/5, 0/2) - Non sembra esserci bisogno dei suoi tsunami ormonali, in una partita che gli gira attorno non dando l’idea di dover approdare dalle sue parti.
Daniel - voto 7,5 – (20pti, 4/4, 8/11, -) - Semplicità fatta partita, golleggiando ad ogni possesso che gli viene concesso all’inizio, e poi restando di totale utilità malgrado una schienata a far spaventare. Niente problema, torna, il tempo di dare ulteriore spettacolo tra schiacciate a segno e no.
Sorrentino - voto 7 – (17pti, -, 4/5, 3/5) - Tutto sta nella fiducia, che sembra essere sempre più presente, fino quasi a potersi toccare con mano, in chi poco tempo fa pareva più sopportato che altro. Fa le sue cose senza mai temere la scivolata. Ma, soprattutto, dà l’idea di poter scivolare sapendo di potersi rialzare.
Carraretto - voto 6,5 – (6pti, -, -, 2/3) - La giravolta di due triple che gli sparigliano le precedenti opacità, e il punto esclamativo di una stoppata a Masciadri, qualche anno in meno e qualche centimetro più di lui.
Quaglia - voto 6 – (2pti, -, 1/1, -) - Essendo un potenziale da Olympiacos la pagella andrebbe fatta in greco. Mancando però l’installazione della lingua di Omero nell’hard disk dello scrivente, basti dire (in italiano) che si fa trovare in area per il cesto del pareggio, per poi tornare a cuocer souvlaki.
Iannilli - voto 6,5 – (4pti, -, 2/5, -) - Non ha particolari necessità di mettersi in mostra, facendo da gregario quando c’è da gregariare e smanacciando la palla a canestro nelle altre occasioni. Ben conscio di quello che gli viene chiesto.
ORA SI’ RAVENNA
Rivali - voto 6 – (2pti, -, 1/3, 0/1) - Prova a far giocare la squadra, quando la squadra non gioca più si adegua.
Deloach - voto 5,5 – (17pti, 4/4, 5/9, 1/5) - Come quelle band che hanno un gran disco d’esordio e poi terminano subito le idee.
Raschi - voto 5 – (5pti, -, 1/4, 1/3) – Versatilità che non serve.
Masciadri - voto 5,5 – (9pti, 1/2, 4/8, 0/2) – Anche lui rimane ben presto senza benzina.
Smith - voto 5 – (12pti, 0/3, 6/9, -) - A tratti semplicemente coreografico, senza dare idea di aver fieno da poter mettere in cascina.
Casini - voto 5,5 – (9pti, -, -, 3/5) - Due triple libero come il vento. Poi il vento cambia.
Smorto - voto 5,5 – Troppo facile parlar di nomen omen, evitiamo.
Malaventura - voto 5,5 – (6pti, 1/2, 1/4, 1/2) - Conta solo la standing ovation che lo saluta alla sua uscita dal campo.
Cicognani - voto 5,5 – Non se ne nota il passaggio sul pianeta Terra.
Salari - voto NG – (0pti, -, 0/1, 0/1)
VERBA MANENT
Boniciolli - Tanti anni fa vincemmo a Roseto contro un Mario Boni posseduto dal demonio, e noi sacrificammo Fucka contro di lui. Fu una delle migliori Fortitudo di quegli anni, e tutti si misero a ridere. Oggi eravamo senza la prima punta americana, Candi che si è lussato un dito dopo pochi minuti, Daniel che si è schiantato e malgrado io lo pensassi a pezzi è tornato in campo. Questa è la parte morale. Dal punto di vista tecnico è stato uno sforzo incredibile: nel primo tempo siamo riusciti a tenere malgrado i nostri esterni avessero segnato poco e ci fossimo affidati solo ai lunghi. Poi siamo ripartiti da due triple di Carraretto, chirurgico dopo essere rimasto tanto tempo ad aspettare, e grazie a Sorrentino che se a Treviglio gioca male lo butto sotto una macchina: se domenica sera leggete che è stato investito sappiate che sono stato io. Poi Montano: quando nel secondo tempo il nostro attacco è stato più bilanciato malgrado qualche palla persa ma tenendo la solita difesa abbiamo portato a casa una vittoria importante. Ora non so come finirà a Treviglio, buona squadra, ma noi abbiamo sprecato tanto, ed è ora di fare una partita vera, in trasferta, contro chi è di nostro livello. Mai più le facce smorte di Matera. Noi dipendiamo dalla difesa, non abbiamo modo di vincere in altro modo, perché a Trieste una gara brutta ci poteva stare, una sola, ma a Matera avevamo facce che non voglio vedere. E ora abbiamo ricostruito le condizioni per poter fare un salto di qualità, sperando che il roster sia uguale, perché umanamente parlando non so come abbia fatto Daniel a riprendersi, e non so come Candi recupererà dalla lussazione. Il bilancio? 6+, ora non mi aspetto di vincerle tutte in casa, qualcosa non andrà sempre bene, ma una squadra che vince in casa e perde fuori, alla prima volta che non tiene il fattore campo, è già sul burrone. Non possiamo mungere la mucca in casa e poi calciare il latte in trasferta: a Matera abbiamo fatto male, con Treviso loro nel terzo quarto buttavano la palla fuori dal campo perché non ne potevano più. Ora dobbiamo andare in casa di chi sta dietro di noi e giocare a pallacanestro: magari faranno 22/22 da 3, ma non dobbiamo avere la faccia da cadaveri, anche perché poi ci sarebbe inflazione di miei insulti, e dovrei andare giù con le minacce fisiche. Montano? Dove saremmo noi se lo avessimo avuto al meglio fin qua? Io a oggi non ho ancora visto la squadra come l’avevo pensata, e non l’avevo pensata tanto male. Noi abbiamo perso Montano nel primo tempo della prima partita, abbiamo dovuto aspettarlo tanto, e chissà dove saremmo se questo non fosse successo, visto poi che lui ha un fisico da impiegato del catasto, e per rimettersi in condizione deve lavorare. Io passo le mie notti per Bologna chiedendomi ‘cazzo, dove sarei se Montano e Daniel fossero stati bene’, ma non voglio finire la stagione con i rimpianti.
Martino - Bravissimi nel primo tempo, poi ci siamo disuniti e non siamo riusciti a continuare. Dispiace per i tifosi, ma dobbiamo anche riconoscere il valore degli avversari e la soddisfazione di aver tenuto la testa alta anche nella ripresa, su un campo dove la pressione si sente eccome. Per competere contro di loro si deve pareggiare la loro energia, e noi avevamo Rivali di dientro dopo una lunga assenza, e Malaventura che sta giocando con un fastidio al ginocchio.
Sorrentino - Dopo Treviso Boniciolli mi aveva detto che se non avessi fatto bene a Brescia mi avrebbe ucciso, sono abituato alle sue minacce ironiche e non solo. Violenze fisiche? Ci può stare, gli insulti sono esauriti, ma è un modo suo per tenere alta la concentrazione e che il lavoro paga sempre. Fiducia? Più che altro il lavoro quotidiano, che aiuta, perché stiamo facendo tanto, e nell’ultimo periodo io mi sto concentrando molto anche mentalmente. Cerco di dare il mio contributo, dando il massimo e anche più, poi è un periodo in cui mi sento bene e forse si sta vedendo. L’infortunio di Flowers ha permesso a tutti gli esterni di darci maggiore responsabilità, ma la filosofia del coach è che il lavoro paga sempre, e i frutti si stanno vedendo. Rivincite? Il passato è stato archiviato, e per quel che mi riguarda sto cercando di dimostrare che ci sono, ringraziando la fiducia che mi è stata data e cercando di dare quello che i tifosi si aspettano. Poi quel che conta è che la squadra vinca. Tanti minuti in campo? Il coach alla fine mi ha chiesto come stavo, io mi sentivo carico, forse un po’ affannato ma volevo continuare a dare il mio apporto. Ripeto, è tutto frutto del lavoro giornaliero. Il bilancio della stagione fin qui? E’ stato un buon risultato arrivare al 50%, alla squadra posso dare un sei, poi per quel che mi riguarda mi interessa arrivare ai playoff, pensando partita per partita. Questo primo step di campionato dimostra che abbiamo fatto un buon lavoro, con qualche rammarico per partite perse da cui però stiamo cercando di imparare per crescere ed evitare altre prove catastrofiche.
Candi - voto 5,5 – (2pti, -, 1/1, 0/3) - Dall’alto lo cercano (Cantù?), lui resta marginale, quasi che fosse in una normale crisi adolescenziale. D’altra parte anche la sua omonima, tornata dai fasti della Saint Paul School, per un po’ bighellonò tra la casa di Pony e altre fattorie in attesa di capire cosa fare da grande.
Montano - voto 6,5 – (16pti, 3/4, 2/7, 3/5) - Arruffa prima, con quella palla che viene passata fin troppo (tanti assist, qualche persa) quasi a voler far capire che di tirare, ancora, non c’è tutta questa voglia. Poi ne spara qualcuna nell’ultimo quarto, che è un tentativo di tornare indietro di qualche mese rispetto al rendimento.
Raucci - voto 6,5 – (0pti, -, 0/2, -) - Ormai sempre più a suo agio nel ruolo di sbianchetto, senza la necessità di dover guardare il canestro a tutti i costi per restare in ritmo. Il resto non conta.
Italiano - voto 6 – (8pti, 4/4, 2/5, 0/2) - Non sembra esserci bisogno dei suoi tsunami ormonali, in una partita che gli gira attorno non dando l’idea di dover approdare dalle sue parti.
Daniel - voto 7,5 – (20pti, 4/4, 8/11, -) - Semplicità fatta partita, golleggiando ad ogni possesso che gli viene concesso all’inizio, e poi restando di totale utilità malgrado una schienata a far spaventare. Niente problema, torna, il tempo di dare ulteriore spettacolo tra schiacciate a segno e no.
Sorrentino - voto 7 – (17pti, -, 4/5, 3/5) - Tutto sta nella fiducia, che sembra essere sempre più presente, fino quasi a potersi toccare con mano, in chi poco tempo fa pareva più sopportato che altro. Fa le sue cose senza mai temere la scivolata. Ma, soprattutto, dà l’idea di poter scivolare sapendo di potersi rialzare.
Carraretto - voto 6,5 – (6pti, -, -, 2/3) - La giravolta di due triple che gli sparigliano le precedenti opacità, e il punto esclamativo di una stoppata a Masciadri, qualche anno in meno e qualche centimetro più di lui.
Quaglia - voto 6 – (2pti, -, 1/1, -) - Essendo un potenziale da Olympiacos la pagella andrebbe fatta in greco. Mancando però l’installazione della lingua di Omero nell’hard disk dello scrivente, basti dire (in italiano) che si fa trovare in area per il cesto del pareggio, per poi tornare a cuocer souvlaki.
Iannilli - voto 6,5 – (4pti, -, 2/5, -) - Non ha particolari necessità di mettersi in mostra, facendo da gregario quando c’è da gregariare e smanacciando la palla a canestro nelle altre occasioni. Ben conscio di quello che gli viene chiesto.
ORA SI’ RAVENNA
Rivali - voto 6 – (2pti, -, 1/3, 0/1) - Prova a far giocare la squadra, quando la squadra non gioca più si adegua.
Deloach - voto 5,5 – (17pti, 4/4, 5/9, 1/5) - Come quelle band che hanno un gran disco d’esordio e poi terminano subito le idee.
Raschi - voto 5 – (5pti, -, 1/4, 1/3) – Versatilità che non serve.
Masciadri - voto 5,5 – (9pti, 1/2, 4/8, 0/2) – Anche lui rimane ben presto senza benzina.
Smith - voto 5 – (12pti, 0/3, 6/9, -) - A tratti semplicemente coreografico, senza dare idea di aver fieno da poter mettere in cascina.
Casini - voto 5,5 – (9pti, -, -, 3/5) - Due triple libero come il vento. Poi il vento cambia.
Smorto - voto 5,5 – Troppo facile parlar di nomen omen, evitiamo.
Malaventura - voto 5,5 – (6pti, 1/2, 1/4, 1/2) - Conta solo la standing ovation che lo saluta alla sua uscita dal campo.
Cicognani - voto 5,5 – Non se ne nota il passaggio sul pianeta Terra.
Salari - voto NG – (0pti, -, 0/1, 0/1)
VERBA MANENT
Boniciolli - Tanti anni fa vincemmo a Roseto contro un Mario Boni posseduto dal demonio, e noi sacrificammo Fucka contro di lui. Fu una delle migliori Fortitudo di quegli anni, e tutti si misero a ridere. Oggi eravamo senza la prima punta americana, Candi che si è lussato un dito dopo pochi minuti, Daniel che si è schiantato e malgrado io lo pensassi a pezzi è tornato in campo. Questa è la parte morale. Dal punto di vista tecnico è stato uno sforzo incredibile: nel primo tempo siamo riusciti a tenere malgrado i nostri esterni avessero segnato poco e ci fossimo affidati solo ai lunghi. Poi siamo ripartiti da due triple di Carraretto, chirurgico dopo essere rimasto tanto tempo ad aspettare, e grazie a Sorrentino che se a Treviglio gioca male lo butto sotto una macchina: se domenica sera leggete che è stato investito sappiate che sono stato io. Poi Montano: quando nel secondo tempo il nostro attacco è stato più bilanciato malgrado qualche palla persa ma tenendo la solita difesa abbiamo portato a casa una vittoria importante. Ora non so come finirà a Treviglio, buona squadra, ma noi abbiamo sprecato tanto, ed è ora di fare una partita vera, in trasferta, contro chi è di nostro livello. Mai più le facce smorte di Matera. Noi dipendiamo dalla difesa, non abbiamo modo di vincere in altro modo, perché a Trieste una gara brutta ci poteva stare, una sola, ma a Matera avevamo facce che non voglio vedere. E ora abbiamo ricostruito le condizioni per poter fare un salto di qualità, sperando che il roster sia uguale, perché umanamente parlando non so come abbia fatto Daniel a riprendersi, e non so come Candi recupererà dalla lussazione. Il bilancio? 6+, ora non mi aspetto di vincerle tutte in casa, qualcosa non andrà sempre bene, ma una squadra che vince in casa e perde fuori, alla prima volta che non tiene il fattore campo, è già sul burrone. Non possiamo mungere la mucca in casa e poi calciare il latte in trasferta: a Matera abbiamo fatto male, con Treviso loro nel terzo quarto buttavano la palla fuori dal campo perché non ne potevano più. Ora dobbiamo andare in casa di chi sta dietro di noi e giocare a pallacanestro: magari faranno 22/22 da 3, ma non dobbiamo avere la faccia da cadaveri, anche perché poi ci sarebbe inflazione di miei insulti, e dovrei andare giù con le minacce fisiche. Montano? Dove saremmo noi se lo avessimo avuto al meglio fin qua? Io a oggi non ho ancora visto la squadra come l’avevo pensata, e non l’avevo pensata tanto male. Noi abbiamo perso Montano nel primo tempo della prima partita, abbiamo dovuto aspettarlo tanto, e chissà dove saremmo se questo non fosse successo, visto poi che lui ha un fisico da impiegato del catasto, e per rimettersi in condizione deve lavorare. Io passo le mie notti per Bologna chiedendomi ‘cazzo, dove sarei se Montano e Daniel fossero stati bene’, ma non voglio finire la stagione con i rimpianti.
Martino - Bravissimi nel primo tempo, poi ci siamo disuniti e non siamo riusciti a continuare. Dispiace per i tifosi, ma dobbiamo anche riconoscere il valore degli avversari e la soddisfazione di aver tenuto la testa alta anche nella ripresa, su un campo dove la pressione si sente eccome. Per competere contro di loro si deve pareggiare la loro energia, e noi avevamo Rivali di dientro dopo una lunga assenza, e Malaventura che sta giocando con un fastidio al ginocchio.
Sorrentino - Dopo Treviso Boniciolli mi aveva detto che se non avessi fatto bene a Brescia mi avrebbe ucciso, sono abituato alle sue minacce ironiche e non solo. Violenze fisiche? Ci può stare, gli insulti sono esauriti, ma è un modo suo per tenere alta la concentrazione e che il lavoro paga sempre. Fiducia? Più che altro il lavoro quotidiano, che aiuta, perché stiamo facendo tanto, e nell’ultimo periodo io mi sto concentrando molto anche mentalmente. Cerco di dare il mio contributo, dando il massimo e anche più, poi è un periodo in cui mi sento bene e forse si sta vedendo. L’infortunio di Flowers ha permesso a tutti gli esterni di darci maggiore responsabilità, ma la filosofia del coach è che il lavoro paga sempre, e i frutti si stanno vedendo. Rivincite? Il passato è stato archiviato, e per quel che mi riguarda sto cercando di dimostrare che ci sono, ringraziando la fiducia che mi è stata data e cercando di dare quello che i tifosi si aspettano. Poi quel che conta è che la squadra vinca. Tanti minuti in campo? Il coach alla fine mi ha chiesto come stavo, io mi sentivo carico, forse un po’ affannato ma volevo continuare a dare il mio apporto. Ripeto, è tutto frutto del lavoro giornaliero. Il bilancio della stagione fin qui? E’ stato un buon risultato arrivare al 50%, alla squadra posso dare un sei, poi per quel che mi riguarda mi interessa arrivare ai playoff, pensando partita per partita. Questo primo step di campionato dimostra che abbiamo fatto un buon lavoro, con qualche rammarico per partite perse da cui però stiamo cercando di imparare per crescere ed evitare altre prove catastrofiche.