Doveva essere la giornata in cui la Fortitudo avrebbe potuto girare la storia del proprio campionato e provare a diventare padrona del proprio destino. Diventa invece, la trasferta di Varese, la spiegazione del perché Bologna sia in queste condizioni disperate: nessuna difesa, inesistente asse play-pivot, poco coraggio nelle scelte di quintetti già per natura non particolarmente floridi. E allora ecco che il centello lombardo è una mazzata di quelle che fa malissimo, vista la situazione: niente, non aspettatevi che questi facciano il passo in più, in difesa, per provarci.

Si parte di corri e tira come normale forse debba essere tra squadre non esattamente granitiche, e allora se si deve correre che sia assetto fluido, con Martino a iniziare 4-9 ma aggiustare poi con meno centimetri e più garretti. Charalampopoulos risponde subito, si va anche avanti, poi è tutto sommato parità, con Bologna al 10’ avanti 25-24.

Ogni azione potrebbe essere un mismatch: Aradori non sfrutta, Fantinelli a volte, ma se il +5 evapora è perché Keene spupazza Durham segnandogli, più o meno, in qualsiasi modo. Si indugia su gente che non ne ha, Varese corre davanti a gente che cammina, ed è normale che il prodotto iniziale venga ribaltato. Si scende a -4, e si ringrazi il greco che recupera e schiaccia, alla sirena, per il 45 pari al 20’.

Si torna subito avanti di 5, ma servirebbe anche una minima volontà di difendere, e quella proprio non c’è mai: Woldetensae libero e bello come lo shampoo della pubblicità ne fa 8, Sorokas ha tutto il tempo per mettersi in ritmo, Durham non ne imbrocca una ed è -3. Aradori almeno aggiusta davanti quello che regala dietro, ma la coperta non è abbastanza lunga e si resta leggermente sotto. Si regalano canestri ad ogni azione, Keene e Woldetensae giocano senza nessuno a provare a fermarli, 76-69 al 30’.

La difesa rimane ai limiti del chiedere indietro i soldi dell’abbonamento a Discovery, con l’attacco che si sfilaccia in tiri troppo rapidi e nessuna voglia di cercare l’uomo migliore, ammesso che ci sia. Vero che Varese segna più o meno anche da 10 metri, ma dopo aver fatto prendere fiducia anche forse al magazziniere, anche il magazziniere segnerebbe. Niente, ci eravamo illusi: si rotola a -17, poi il resto è garbage, fin troppo imbarazzante.


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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