La FIP riprende in mano l'organizzazione diretta della serie A, e svuota la Legabasket di ogni potere. E' questo il senso della clamorosa decisione del Consiglio Federale di ieri, atto dovuto dopo che il CONI, nella mattinata di ieri aveva invitato la FIP a verificare con urgenza se l’operato della Lega Basket si ponga in contrasto con i principi dell’ordinamento sportivo nazional e edinternazionale e - nel caso- adottare anche nei confronti della
Lega tutti i provvedimenti utili al ripristino del rispetto dei principi necessari a garantire il regolare avvio
e svolgimento delle competizioni sportive nazionali e internazionali
.

Il provvedimento ha effetto immediato: fino a fine stagione sarà il Settore Agonistico della FIP ad occuparsi, ad esempio, di anticipi e posticipi televisivi, cosa che non accadeva dagli anni '80, dalle prime convenzioni firmate quando il presidente di Legabasket era Gianni De Michelis.

Come ha dichiarato il presidente federale Gianni Petrucci alla Gazzetta tutta la parte organizzativa torna a noi. La Lega non possiamo mica abolirla, i club hanno diritto di riunirsi, però possiamo annullare la convenzione e le deleghe in atto. Ricordo che i club per fare attività internazionale hanno bisogno del permesso delle Federazioni. Perchè finora non siamo mai intervenuti? Perchè la Fiba lo permetteva, e infatti ancora oggi riconosce solo l'Eurolega a 16 squadre. Ecco perchè Milano è fuori da questa storia. Dopo l'ultima delibera della Lega non potevamo restare in silenzio. Io non mostro i muscoli, mostro la legge. Chiarisco che già da mesi c'era un malessere. Da novembre ho ricordato alla Lega, con ben 5 lettere, che dovevano unicamente sottostare alle leggi della FIBA. Poi c'è stato il problema di Reggio Emilia, Sassari e Trento. Invito le tre società a ripensarci, sono state troppo frettolose. Aspettiamo fine mese e la loro mossa. Dovesse esserci, agiremo di conseguenza.

In sostanza se le tre società "dissidenti" che hanno firmato un accordo triennale con l'Eurocup si tireranno indietro, e hanno tempo fino al 31 marzo per farlo, la FIP farà marcia indietro. Altrimenti lo scontro sarà totale, con la FIP che gestirà il campionato di serie A, un campionato in cui Reggio, Sassari e Trento rischiano la revoca dell'affiliazione. CONI e FIP hanno quindi scelto la via dura, e non potevano fare altrimenti, dato che in gioco c'è la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024 e il diritto della Nazionale a disputare i campionati Europei, cosa che la FIBA ha minacciato di togliere. La Legabasket ha risposto con un comunicato, ma nei prossimi giorni sarà chiamata a decidere da che parte vuole stare, e i rischi che è intenzionata a correre. L'impressione - comunque - è che a oggi sia la Federazione ad avere in mano tutte le briscole.

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