REGGIO EMILIA - VIRTUS, PAGELLE E INTERVISTE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Gentile A. voto 5 - Le cifre ci sono, 20 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. Ci prova, giocando spesso da solo. Ma oltre allo sforzo del secondo tempo, c’è il nervosismo e il fatto di accentrare sempre il gioco su di sé. E poi c’è il tecnico che di fatto spiana di nuovo la strada a Reggio, e questo è un peccato capitale.
Pajola voto NG - Qualche minuto difensivo, incolpevole.
Baldi Rossi voto 5.5 - Fa quello che può, che stasera non è tanto. Doppia cifra, ma realizzata a buoi scappati. E problemi difensivi, come tutti gli altri.
Ndoja voto 6 - Uno dei pochissimi a provarci nel primo tempo, con grinta e difesa.
Lafayette voto 7 - Reagisce, dopo un primo tempo umiliante. E reagisce alla grande. 32 punti con 8 triple, ultimo ad arrendersi.
Aradori voto 5.5 - Anche lui ha buon cifre (15 e 4 assist), ma entra in partita tardi, come tutta la squadra.
Gentile S. voto 5 - A parte il canestro a fine primo quarto, poco altro.
Lawson voto 4 - Reynolds se lo mangia vivo, in un singolare “derby” tra ex Recanati, di cui uno ha mostrato di essere un giocatore importante in serie A, l’altro decisamente meno.
Slaughter voto 4 - Reynolds se lo mangia vivo, parte due. Semplicemente demolito.
Wilson voto NG - Quattro minuti in campo.
Le parole di Alessandro Ramagli - Sono partite molto particolari, in cui l’aspetto emotivo è fondamentali. Bisogna essere molto carichi ma anche sereni, e invece ci siamo fatti schiacciare dalla pressione. Il primo tempo non ci appartiene, non è nemmeno catalogabile dal punto di vista statistico, e non abbiamo trovato nessun leader emotivo che ci scuotesse. Siamo andati sotto troppo pesantemente per rimetterla in piedi. Nel secondo tempo non abbiamo trovato il gioco, ma abbiamo provato a rimetterla in piedi, e ci siamo andati vicini. Lode a Reggio che ha combattuto anche senza nulla da giocarsi, ha meritato da vincere e nulla da dire. La nostra sconfitta è giusta, sarei rimasto sconcertato se non ci fosse stata una reazione veemente. C’è stata, a volta anche troppo, forse potevamo avvicinarci di più con un po’ di più di tranquillità. Ma questa è la storia di questa gara. Merito chi ha vinto e a chi i playoff li farà, noi torniamo a casa sicuramente rammaricati.
La pressione di dover vincere a tutti i costi e vedere le cose che non ci riescono ci ha giocato un brutto scherzo. Ci è mancato un leader emotivo nel primo tempo, poi nel secondo tempo sono venuti fuori, la partita è stata diversa ma non è bastata.
Wilson? E’ chiaro che mi sono affidato di più ai miei pretoriani, chi ha vissuto questa squadra dal primo momento. Non è certo una bocciatura al giocatore.
Un rammarico? Avere la squadra al completo per tutta la stagione. Il girone di ritorno è stato difficile, ma il rumore della sconfitta è solo il silenzio. Ma fare analisi adesso ha poco senso. Io in cuor mio una serie di fatti da mettere sul tavolo ce li ho. Il girone di ritorno è stato un cimitero. Abbiamo giocato 2 partite al completo, giocatori fuori e non sostituiti. E’ chiaro che siamo arrivati “con la lingua lunga”. A questa squadra non si può rimproverare impegno, dedizione e voglia di provarci fino in fondo.
Un voto alla stagione? Non lo do. Dico solo che quando siamo arrivati, con un gruppo di ragazzi di cui alcuni hanno giocato tanto anche stasera, la maglia della Virtus era un po’ stropicciata. Oggi la lasciamo migliore di come l’abbiamo trovata. Poi nella vita a volte si piantano alberi di cui non vedrai mai la chioma, ma è importante essere stati parte di questa radice.
Mi sento alla fine dell'avventura? Questo non spetta a me dirlo. Però abbiamo preso la maglia "al gabinetto" e l'abbiamo lasciata bella stirata sul letto, con 500 persone che ci sono venuti a vedere, un riavvicinamento della gente, e la gente che gira a Bologna con la V sul petto. Questo ha valore. Poi chi raccoglierà questi frutti non spetta a me dirlo. Io posso dire che a me finora la Virtus ha dato tanto, e io le ho dato tutto. Poi chi dovrà fare le sue considerazioni le farà.
Le parole di Max Menetti - Questa sera è un mix di emozioni, la prima è una dedica ad Alessandro Della Salda , perché se ne va un pezzo molto importante della storia della Pallacanestro Reggiana e credo sia stata la maniera giusta di salutarlo e ringraziarlo. Si è poi aggiunto il saluto di Amedeo Della Valle che è rimasto con me 5 anni in cui abbiamo condiviso tutto ed è me soddisfazione dare un giocatore all’Eurolega. Per quanto riguarda la gara di questa sera devo solo ringraziare i ragazzi perché arrivati alla 51° partita nell’arco dell’anno, erravamo arrivati in riserva, però i ragazzi tutti insieme hanno fatto questo sforzo per regalare ai tifosi ed anche a loro questa vittoria.
Gentile A. voto 5 - Le cifre ci sono, 20 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. Ci prova, giocando spesso da solo. Ma oltre allo sforzo del secondo tempo, c’è il nervosismo e il fatto di accentrare sempre il gioco su di sé. E poi c’è il tecnico che di fatto spiana di nuovo la strada a Reggio, e questo è un peccato capitale.
Pajola voto NG - Qualche minuto difensivo, incolpevole.
Baldi Rossi voto 5.5 - Fa quello che può, che stasera non è tanto. Doppia cifra, ma realizzata a buoi scappati. E problemi difensivi, come tutti gli altri.
Ndoja voto 6 - Uno dei pochissimi a provarci nel primo tempo, con grinta e difesa.
Lafayette voto 7 - Reagisce, dopo un primo tempo umiliante. E reagisce alla grande. 32 punti con 8 triple, ultimo ad arrendersi.
Aradori voto 5.5 - Anche lui ha buon cifre (15 e 4 assist), ma entra in partita tardi, come tutta la squadra.
Gentile S. voto 5 - A parte il canestro a fine primo quarto, poco altro.
Lawson voto 4 - Reynolds se lo mangia vivo, in un singolare “derby” tra ex Recanati, di cui uno ha mostrato di essere un giocatore importante in serie A, l’altro decisamente meno.
Slaughter voto 4 - Reynolds se lo mangia vivo, parte due. Semplicemente demolito.
Wilson voto NG - Quattro minuti in campo.
Le parole di Alessandro Ramagli - Sono partite molto particolari, in cui l’aspetto emotivo è fondamentali. Bisogna essere molto carichi ma anche sereni, e invece ci siamo fatti schiacciare dalla pressione. Il primo tempo non ci appartiene, non è nemmeno catalogabile dal punto di vista statistico, e non abbiamo trovato nessun leader emotivo che ci scuotesse. Siamo andati sotto troppo pesantemente per rimetterla in piedi. Nel secondo tempo non abbiamo trovato il gioco, ma abbiamo provato a rimetterla in piedi, e ci siamo andati vicini. Lode a Reggio che ha combattuto anche senza nulla da giocarsi, ha meritato da vincere e nulla da dire. La nostra sconfitta è giusta, sarei rimasto sconcertato se non ci fosse stata una reazione veemente. C’è stata, a volta anche troppo, forse potevamo avvicinarci di più con un po’ di più di tranquillità. Ma questa è la storia di questa gara. Merito chi ha vinto e a chi i playoff li farà, noi torniamo a casa sicuramente rammaricati.
La pressione di dover vincere a tutti i costi e vedere le cose che non ci riescono ci ha giocato un brutto scherzo. Ci è mancato un leader emotivo nel primo tempo, poi nel secondo tempo sono venuti fuori, la partita è stata diversa ma non è bastata.
Wilson? E’ chiaro che mi sono affidato di più ai miei pretoriani, chi ha vissuto questa squadra dal primo momento. Non è certo una bocciatura al giocatore.
Un rammarico? Avere la squadra al completo per tutta la stagione. Il girone di ritorno è stato difficile, ma il rumore della sconfitta è solo il silenzio. Ma fare analisi adesso ha poco senso. Io in cuor mio una serie di fatti da mettere sul tavolo ce li ho. Il girone di ritorno è stato un cimitero. Abbiamo giocato 2 partite al completo, giocatori fuori e non sostituiti. E’ chiaro che siamo arrivati “con la lingua lunga”. A questa squadra non si può rimproverare impegno, dedizione e voglia di provarci fino in fondo.
Un voto alla stagione? Non lo do. Dico solo che quando siamo arrivati, con un gruppo di ragazzi di cui alcuni hanno giocato tanto anche stasera, la maglia della Virtus era un po’ stropicciata. Oggi la lasciamo migliore di come l’abbiamo trovata. Poi nella vita a volte si piantano alberi di cui non vedrai mai la chioma, ma è importante essere stati parte di questa radice.
Mi sento alla fine dell'avventura? Questo non spetta a me dirlo. Però abbiamo preso la maglia "al gabinetto" e l'abbiamo lasciata bella stirata sul letto, con 500 persone che ci sono venuti a vedere, un riavvicinamento della gente, e la gente che gira a Bologna con la V sul petto. Questo ha valore. Poi chi raccoglierà questi frutti non spetta a me dirlo. Io posso dire che a me finora la Virtus ha dato tanto, e io le ho dato tutto. Poi chi dovrà fare le sue considerazioni le farà.
Le parole di Max Menetti - Questa sera è un mix di emozioni, la prima è una dedica ad Alessandro Della Salda , perché se ne va un pezzo molto importante della storia della Pallacanestro Reggiana e credo sia stata la maniera giusta di salutarlo e ringraziarlo. Si è poi aggiunto il saluto di Amedeo Della Valle che è rimasto con me 5 anni in cui abbiamo condiviso tutto ed è me soddisfazione dare un giocatore all’Eurolega. Per quanto riguarda la gara di questa sera devo solo ringraziare i ragazzi perché arrivati alla 51° partita nell’arco dell’anno, erravamo arrivati in riserva, però i ragazzi tutti insieme hanno fatto questo sforzo per regalare ai tifosi ed anche a loro questa vittoria.