Il presidente Fortitudo Christian Pavani ha parlato al Carlino. Un estratto dell’intervista.

“Ci sono tanti segnali che ci dicono come dobbiamo essere noi a meritare il sotegno dei nostri tifosi. Loro sono sempre presenti e non perdono occasione per dimostrare il loro attaccamento alla Fortitudo, ora tocca a noi – società e squadra – ripagare questo senso di appartenenza che è un qualcosa che mescola passione e affetto.
Il derby amichevole? Ho scelto di partecipare perché è intitolato ad un dirigente come Porelli che ha fatto il bene della sua società ma anche di tutta la pallacanestro italiana, per cui era quasi un dovere per noi accettare l’invito. Poi perché Bologna è la città del basket, e penso che Fortitudo e Virtus debbano essere avversarie sul campo e quando si parla di sport giocato, mentre debbano essere unite quando si deve far vedere quale sia la forza della pallacanestro bolognese.
Profilo basso? E’ normale che un presidente parli poco e lavori molto, poi abbiamo cercato di imparare dai nostri errori. Cosa non farei? Le analisi ce le teniamo per noi, ma posso dire che abbiamo cercato di mettere in campo la migliore squadra possibile per centrare l’obiettivo della promozione in serie A, ora tocca ai giocatori seguire il nostro coach, Antimo Martino, in un percorso che li dovrà portare ad essere una squadra vera. Il nostro compito, come società, è mettere tutti in condizione di lavorare nel miglior modo possibile”

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91