Gudmundsson, Baldasso, Richardson, Ashley e Groselle. Un quintetto, forse nemmeno tanto squilibrato, che da agosto a oggi è sparito dalla circolazione, e a cui potremmo aggiungere anche Fantinelli e Mancinelli, su cui in estate si puntava e che (il primo mai, il secondo davvero poco) altrettanto è mancato. Basterebbe questo per far capire come in Fortitudo ci siano state scelte disastrose fin da quando si era in infradito, con continue rivoluzioni che nulla di buono hanno portato ed una situazione, oggi, di forte preoccupazione. Con tanti piccoli segnali che nulla di buono fanno pensare, come la strana situazione di Groselle annunciato ieri in tarda mattinata dal Wurzburg senza nemmeno le classiche due righe di commiato da parte della Fortitudo: di solito, in questi casi, prima la società salutante saluta, poi dopo due minuti la società accogliente accoglie, qui invece, di fatto, la salutante ancora non ha salutato.

Frivolezze, in attesa di capire se almeno qualcosa in entrata ci sarà, o se invece piuttosto ci saranno ulteriori uscite: per il Carlino in uscita ci potrebbe essere anche Leonardo Totè, e una rotazione che darebbe ancora più importanza al solito Aradori, al giovane Procida e al volenteroso Borra. Meglio pensare a chi prenderà il posto di Groselle, dato che per ora nulla di concreto c'è nelle trattative, e sperare che la cosa venga fatta in fretta, anche solo per dare un senso al concetto di occupiamo questo periodo di sosta del campionato per cementarci e non arrivare ad annunciare nuovi arrivi all'ultimo momento. Intanto, è curioso come l'unico straniero superstite da agosto e mai in discussione sia l'altalenante Benzing: il suo tabellino domenica scorsa, ecco, non depone a suo favore.

Poi c'è la questione societaria, con versioni discordanti sui quotidiani odierni. Non si muove foglia, da quanto dice il Corriere di Bologna, una ventina di soci pronti ad entrare, da quanto dice Stadio, trentuno nuovi soci pronti a entrare, da quanto dice il Carlino: per ora nulla di nuovo in una realtà dove si aspettavano notizie nella prima decade di febbraio, e ancora aspetta di sapere chi potrà essere la figura che prenderà il posto del dimissionario Christian Pavani.

In ultimo, il campo: 4 sconfitte consecutive casalinghe sono un poker avvenuto solo tre volte in precedenza, negli oltre 50 anni di storia Fortitudo. Capitò nel 1966-67, nel 1978-79 e nel 1986-87, in questi due casi con retrocessione a fine stagione. Considerando che la prossima al Paladozza sarà il derby, ecco, il rischio di fare la storia al contrario, purtroppo, è forte.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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