VIRTUS IMOLA, VITTORIA E TERZO POSTO ALLA FINE DELLA REGULAR SEASON
La Virtus Imola chiude al 3° posto la regular season
Virtus Imola-Bologna Basket 77-65
(parziali: 21-11, 38-27, 59-45)
Virtus: Dalpozzo 10, Dal Fiume 7, Boero 6, Nucci 23, Creti, Murati, Casadei 17, Ranocchi ne, Sassi ne, Sangiorgi 4, Zytharyuk 10. All: Tassinari
Bologna: De Pascale 11, Legnani 16, Poluzzi 4, Drago ne, Trombetti ne, Cortesi 15, Guerri 1, Fin 2, Cerulli ne, Brotza 6, Bertuzzi 10. All: Lolli
Arbitri: Zaniboni ed Alessi
La Virtus aveva l’obbligo di vincere per tentare di raggiungere il 2° posto in classifica in extremis. Ha vinto con una buona prestazione di squadra, ancora minata dall’assenza di Ranocchi e Sassi, entrambi in panchina solo per onor di firma.
Trascinati da una bella prestazione in cabina di regia della coppia Dalpozzo-Dal Fiume, i gialloneri hanno comandato per tutti i 40’, senza mai rischiare di compromettere il risultato.
Grande gara per l’ala Alessandro Nucci, top scorer di serata con 23 punti conditi da 5 triple. Come sempre i lunghi Zytharyuk e Casadei timbrano il cartellino con la solita prestazione di grande impatto, sia nel bottino realizzato che nello “spazio” occupato sotto le plance.
La Virtus prende il largo fin dai primi minuti mostrando subito i muscoli ed accelerando sul 21-11 con cui arriva al primo intervallo breve. Bologna Basket si riprende nel secondo parziale giocando sugli stessi livelli dei locali e chiudendo il tempo sul 38-27. Granarolo resta in scia grazie soprattutto ai numeri del duo Cortesi-Legnani (31 punti complessivi).
Nella ripresa i tifosi assistono ad una lenta ma inesorabile cavalcata della Virtus verso la vittoria, con il vantaggio che resta sempre ancorato attorno ai 10 punti. Non si registrano episodi particolarmente degni di nota, negli ultimi 20’ di gioco nei quali i gialloneri spengono sul nascere ogni velleità di rimonta del Bologna Basket.
A livello prettamente numerico, la differenza nel punteggio si può riassumere nelle 5 triple realizzate in più dalla Virtus nell’arco del match. Ma in termini di gioco, volontà e determinazione in difesa e nelle ripartenze la differenza è stata ben più ampia rispetto ai 12 punti di divario.