FORTITUDO - TRIESTE, GARA 4: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
KONTATTO BOLOGNA
Ruzzier - voto 5,5 – (2pti, -, 1/2, -) – Non è dalle sue parti che passa la vittoria Fortitudo, troppo affaticato nel cercare spazi che non riesce, comunque, a trovare.
Campogrande - voto 6,5 – (7pti, -, 2/2, 1/1) – Esce dalle curve del disastro a inizio dell’ultimo quarto, seppur soffrendo un Cavaliero che, in quel momento, avrebbe segnato anche dalla classica casa sua.
Legion - voto 7,5 – (24pti, 1/2, 4/7, 5/9) – Jordaneggia nel terzo quarto, poi è bravo a capire che non c’è bisogno di continuare a chiedere troppo al suo tiro, visto come si fossero attivati i compagni.
Mancinelli - voto 6,5 – (12pti, 2/2, 5/8, 0/1) – Testa dritta all’inizio, poi è una lunga sofferenza, dietro, senza però mai davvero abbassare la guardia. Basta e avanza.
Knox - voto 6 – (6pti, 2/4, 2/4, 0/1) – Salvato dal finale, e dal fatto di non essersi abbattuto dopo le troppe fatiche iniziali.
Candi - voto 8 – (10pti, -, 2/2, 2/3) – Roba da Ruben Douglas, alla fine. E vagli a dire qualcosa, prima.
Montano - voto 7 – (9pti, -, 3/4, 1/1) – Quando si inventa difensore stoppando una penetrazione di Cavaliero, forse, Boniciolli ha orgasmato come mai nella sua carriera, chissà.
Cinciarini - voto 5 – (4pti, 2/6, 1/2, 0/2) - Come se avesse di colpo pagato tutti gli sforzi per giocare gara 3: male i liberi, poco sul pezzo, in soldoni sgonfio.
Italiano - voto 6 – (2pti, -, 1/3, -) – Si riprnede da un inizio con antisportivo, lottando per non cedere nel terzo quarto.
Gandini - voto 5,5 – (0pti, -, 0/2, -) - Gomita e sgomita spizzicando palloni che poi, comunque sia, non riesce a far fruttare.
ALMA TRIESTE
Pecile - voto 6 – (5pti, -, 1/3, 1/2) – Spadroneggia prima. Prima, e non poi.
Cavaliero - voto 6,5 – (14pti, 2/2, 0/6, 4/6) – Non ha l’umiltà di capire come gestire il finale.
Green - voto 7 – (14pti, 3/4, 4/7, 1/5) – A tratti immarcabile, manca la continuità.
Da Ros - voto 6,5 – (12pti, 2/2, 2/6, 2/2) – Fin troppo versatile, quasi ad ubriacarsi delle troppe cose che fa.
Parks - voto 6,5 – (14pti, 0/1, 7/11, 0/2) – Alla lunga viene ingabbiato.
Bossi - voto NG
Coronica - voto 6 – (4pti, 2/2, 1/2, -) – Passaggio decente.
Baldasso - voto 5 – (3pti, -, 0/4, 1/2) – Troppi complimenti in precedenza.
Prandin - voto 6 – (6pti, 2/2, 2/4, 0/1) – Tiene alta la guardia.
Cittadini - voto 5,5 – (2pti, -, 1/3, -) – Non infierisce.
Simioni - voto 5,5 – (0pti, -, 0/1, -) – Una azione, una orba presa.
VERBA MANENT
Boniciolli - Avevo previsto che Trieste l’avrebbe voluta chiudere oggi, conoscendo la saggezza di Dalmasson, l’esperienza dei vari Pecile. Ed era chiaro che questa per noi era l’ultima spiaggia. Io e Comuzzo lavoriamo insieme da anni, durante il riscaldamento ci siamo guardati e, senza bisogno di parlare, avevamo capito che rispetto a gara 3 era tutto frenato, difficile, teso. E questa nostra tensione, unita ai loro grandissimi meriti, alla loro freddezza e ad un Cavaliero che si è capito perché lo hanno preso – mentre Cinciarini oggi proprio aveva un male tremendo. Noi vogliamo andare in serie A1, poco da dire, e col cazzo che se noi perdiamo è uguale: stiamo costruendo questa vittoria da due anni e mezzo, lavorando quando gli altri sono al mare a Cervia. Ci ha tenuto in vita Italiano prima, Campogrande poi, e alla fine i cinni bolognesi, Montano e Candi. Con Candi ho parlato a lungo ieri, gli ho ricordato che tutte le sgridate sono fatte per il suo bene, per dargli un colpetto mentre è alla guida, lui che ha davanti una autostrada. Questo canestro rimarrà nella memoria dei tifosi per molto tempo, al di là di quello che sarà il risultato finale. Servirà un po’ di fortuna, mentre oggi non ci siamo arresi, anche grazie ad un pubblico pazzesco: mentre gli altri maramaldeggiavano noi – che siamo pronti a giocare fino ad agosto – abbiamo recuperato. Andiamo avanti fino a giovedì, e se ci dicono che siamo favoriti, dico ‘ok, col cazzo che non pensiamo ad essere favoriti’. Inerzia psicologica? Nel manuale dei playoff, a pagina 7, dice che una squadra che perde la terza, e perde la quarta in questo modo, diventa sfavorita. Io non ci credo: credo ai desideri, alle ambizioni, e al fatto che non dobbiamo nascondere. C’è chi arriva in finale di Coppa dei Campioni dicendo di non essere favorito, e dico che così è facile, perché col cazzo che è uguale, anche se da perdente prendi comunque lo stipendio. Ora giocheremo una partita difficile, contro un pubblico incredibile, ma non raccontiamo storie su chi è favorito: noi andiamo per vincere, e se non lo faremo perderemo con onore, come giocato in tutti questi playoff. Oggi avevamo iniziato male, ci toglievano la palla dalle mani, ma ora questa situazione psicologica potrebbe invertirsi. Il nostro destino è giocare gara 5 in trasferta. Poi, l’abilità tecnica e morale di queste due squadre equiparano questa semifinale in una finale. Io sto per trasferire la mia famiglia a Bologna, vorrei che il figlio più piccolo giocasse in Fortitudo, e alla fine ho detto ai miei che a far la differenza sarà il desiderio di buttarsi su una palla vagante. E non è un caso che oggi ci abbiano rimesso in partita due ragazzi bolognesi, anche se hanno un allenatore che rompe i coglioni dalla mattina alla sera. Sedersi è proibito: come nella ritirata di Russia, chi si ferma è morto.
Candi - Sicuramente è stato un canestro che vale tanto. Non so nemmeno io come ho fatto! Eravamo sotto di 11 (72-61 ndr) ma sapevamo che era una partita che se avessimo perso sarebbe stata l'ultima della stagione. Ci siamo guardati dentro e abbiamo dato tutto per vincere. Lo abbiamo fatto tutti assieme e questo è importante. Boniciolli? Abbiamo parlato a lungo discutendo di aspetti tecniche e restano cose nostre. Solo accorgimenti reciproci per migliorare7
Il video delle interviste, grazie a Sportpress.
Ruzzier - voto 5,5 – (2pti, -, 1/2, -) – Non è dalle sue parti che passa la vittoria Fortitudo, troppo affaticato nel cercare spazi che non riesce, comunque, a trovare.
Campogrande - voto 6,5 – (7pti, -, 2/2, 1/1) – Esce dalle curve del disastro a inizio dell’ultimo quarto, seppur soffrendo un Cavaliero che, in quel momento, avrebbe segnato anche dalla classica casa sua.
Legion - voto 7,5 – (24pti, 1/2, 4/7, 5/9) – Jordaneggia nel terzo quarto, poi è bravo a capire che non c’è bisogno di continuare a chiedere troppo al suo tiro, visto come si fossero attivati i compagni.
Mancinelli - voto 6,5 – (12pti, 2/2, 5/8, 0/1) – Testa dritta all’inizio, poi è una lunga sofferenza, dietro, senza però mai davvero abbassare la guardia. Basta e avanza.
Knox - voto 6 – (6pti, 2/4, 2/4, 0/1) – Salvato dal finale, e dal fatto di non essersi abbattuto dopo le troppe fatiche iniziali.
Candi - voto 8 – (10pti, -, 2/2, 2/3) – Roba da Ruben Douglas, alla fine. E vagli a dire qualcosa, prima.
Montano - voto 7 – (9pti, -, 3/4, 1/1) – Quando si inventa difensore stoppando una penetrazione di Cavaliero, forse, Boniciolli ha orgasmato come mai nella sua carriera, chissà.
Cinciarini - voto 5 – (4pti, 2/6, 1/2, 0/2) - Come se avesse di colpo pagato tutti gli sforzi per giocare gara 3: male i liberi, poco sul pezzo, in soldoni sgonfio.
Italiano - voto 6 – (2pti, -, 1/3, -) – Si riprnede da un inizio con antisportivo, lottando per non cedere nel terzo quarto.
Gandini - voto 5,5 – (0pti, -, 0/2, -) - Gomita e sgomita spizzicando palloni che poi, comunque sia, non riesce a far fruttare.
ALMA TRIESTE
Pecile - voto 6 – (5pti, -, 1/3, 1/2) – Spadroneggia prima. Prima, e non poi.
Cavaliero - voto 6,5 – (14pti, 2/2, 0/6, 4/6) – Non ha l’umiltà di capire come gestire il finale.
Green - voto 7 – (14pti, 3/4, 4/7, 1/5) – A tratti immarcabile, manca la continuità.
Da Ros - voto 6,5 – (12pti, 2/2, 2/6, 2/2) – Fin troppo versatile, quasi ad ubriacarsi delle troppe cose che fa.
Parks - voto 6,5 – (14pti, 0/1, 7/11, 0/2) – Alla lunga viene ingabbiato.
Bossi - voto NG
Coronica - voto 6 – (4pti, 2/2, 1/2, -) – Passaggio decente.
Baldasso - voto 5 – (3pti, -, 0/4, 1/2) – Troppi complimenti in precedenza.
Prandin - voto 6 – (6pti, 2/2, 2/4, 0/1) – Tiene alta la guardia.
Cittadini - voto 5,5 – (2pti, -, 1/3, -) – Non infierisce.
Simioni - voto 5,5 – (0pti, -, 0/1, -) – Una azione, una orba presa.
VERBA MANENT
Boniciolli - Avevo previsto che Trieste l’avrebbe voluta chiudere oggi, conoscendo la saggezza di Dalmasson, l’esperienza dei vari Pecile. Ed era chiaro che questa per noi era l’ultima spiaggia. Io e Comuzzo lavoriamo insieme da anni, durante il riscaldamento ci siamo guardati e, senza bisogno di parlare, avevamo capito che rispetto a gara 3 era tutto frenato, difficile, teso. E questa nostra tensione, unita ai loro grandissimi meriti, alla loro freddezza e ad un Cavaliero che si è capito perché lo hanno preso – mentre Cinciarini oggi proprio aveva un male tremendo. Noi vogliamo andare in serie A1, poco da dire, e col cazzo che se noi perdiamo è uguale: stiamo costruendo questa vittoria da due anni e mezzo, lavorando quando gli altri sono al mare a Cervia. Ci ha tenuto in vita Italiano prima, Campogrande poi, e alla fine i cinni bolognesi, Montano e Candi. Con Candi ho parlato a lungo ieri, gli ho ricordato che tutte le sgridate sono fatte per il suo bene, per dargli un colpetto mentre è alla guida, lui che ha davanti una autostrada. Questo canestro rimarrà nella memoria dei tifosi per molto tempo, al di là di quello che sarà il risultato finale. Servirà un po’ di fortuna, mentre oggi non ci siamo arresi, anche grazie ad un pubblico pazzesco: mentre gli altri maramaldeggiavano noi – che siamo pronti a giocare fino ad agosto – abbiamo recuperato. Andiamo avanti fino a giovedì, e se ci dicono che siamo favoriti, dico ‘ok, col cazzo che non pensiamo ad essere favoriti’. Inerzia psicologica? Nel manuale dei playoff, a pagina 7, dice che una squadra che perde la terza, e perde la quarta in questo modo, diventa sfavorita. Io non ci credo: credo ai desideri, alle ambizioni, e al fatto che non dobbiamo nascondere. C’è chi arriva in finale di Coppa dei Campioni dicendo di non essere favorito, e dico che così è facile, perché col cazzo che è uguale, anche se da perdente prendi comunque lo stipendio. Ora giocheremo una partita difficile, contro un pubblico incredibile, ma non raccontiamo storie su chi è favorito: noi andiamo per vincere, e se non lo faremo perderemo con onore, come giocato in tutti questi playoff. Oggi avevamo iniziato male, ci toglievano la palla dalle mani, ma ora questa situazione psicologica potrebbe invertirsi. Il nostro destino è giocare gara 5 in trasferta. Poi, l’abilità tecnica e morale di queste due squadre equiparano questa semifinale in una finale. Io sto per trasferire la mia famiglia a Bologna, vorrei che il figlio più piccolo giocasse in Fortitudo, e alla fine ho detto ai miei che a far la differenza sarà il desiderio di buttarsi su una palla vagante. E non è un caso che oggi ci abbiano rimesso in partita due ragazzi bolognesi, anche se hanno un allenatore che rompe i coglioni dalla mattina alla sera. Sedersi è proibito: come nella ritirata di Russia, chi si ferma è morto.
Candi - Sicuramente è stato un canestro che vale tanto. Non so nemmeno io come ho fatto! Eravamo sotto di 11 (72-61 ndr) ma sapevamo che era una partita che se avessimo perso sarebbe stata l'ultima della stagione. Ci siamo guardati dentro e abbiamo dato tutto per vincere. Lo abbiamo fatto tutti assieme e questo è importante. Boniciolli? Abbiamo parlato a lungo discutendo di aspetti tecniche e restano cose nostre. Solo accorgimenti reciproci per migliorare7
Il video delle interviste, grazie a Sportpress.