(foto Virtus Segafredo Bologna)
(foto Virtus Segafredo Bologna)

PREVIEW VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-MACCABI PLAYTIKA TEL AVIV

Reduce da un doppio turno vincente in LBA, la Virtus si rituffa in Eurolega in una partita casalinga dove non può fallire. A farle visita sarà il Maccabi Tel Aviv, di stanza a Belgrado come campo di casa da quando son scoppiati i venti di guerra in Israele. Questo non è l’unico guaio che accompagna la ciurma di Kattash, non disporre dello storico fortino casalingo dello Yad-Eliyahu, molte stelle hanno lasciato la squadra già al termine della scorsa stagione, tra i tanti, Baldwin, Brown, Colson e Nebo, altre lo hanno fatto in avvio di questa stagione, Loyd, ma molti nemmeno hanno preso in considerazione un contratto da quelle parti. Così, a parte il colpo Jokubaitis che necessita di un rilancio, spazio ad atleti che già evoluivano da quelle parti, come le ali Hoard, Rayman e Randolph, mentre in centro a Rivero prova a dar consistenza Sorkin, quasi nulla ad oggi l’aggiunta di Kaba. Proprio in quel ruolo dovrebbe rientrare Gabriel, mai visto fin qui in Eurolega, alla sua prima domenica scorsa in Winner League (dove il Maccabi è 4-0). Tra le conferme più importanti, tutti nazionali, Cohen, Di Bartolomeno, Blatt e Menco, a cui si è aggiunto da poco l’esterno Saben Lee, mentre è di questi giorni la firma dell’ex Aris De Julius, guardia che bene stava facendo in Grecia. Questi avvicendamenti non traggano in inganno, già 3 vittorie sono in carniere, a cominciare dal colpo grosso col Real, oltre ad Efes e Asvel. Non sarà più quell’armata sempre temuta, ma lo spirito che ha iniettato Kattash resta, i gialloblu segnano più della Virtus, prevalgono a rimbalzo, tirano meglio da 3 ed un po’ peggio da 2, decisamente peggio ai liberi, le difese si equivalgono. Il Maccabi è vincente provando a segnarne uno di più, piuttosto che prenderne uno in meno nonostante giochi un possesso in meno a partita. La Virtus deve sfatare il tabù Unipol Arena, che la vede sconfitta 3 volte a fila, i 2 recenti successi in campionato, anche se arrivati dilapidando comodi vantaggi, devono servire da propellente per una sorta di ultima chiamata continentale. Squadra umorale, capace di Everest e Fossa delle Marianne, un equilibrio sarà basilare contro una formazione non particolarmente talentuosa ma concreta e mai doma.   

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