Oggi il giudice sportivo della FIP si pronuncerà sui fatti di Fortitudo-Imola, con la società biancoblu che rischia la squalifica del campo per l’increscioso episodio della monetina che ha colpito il coach imolese Giampiero Ticchi a 3 decimi di secondo dalla fine della partita.

In relazione a questo coach Matteo Boniciolli è stato sentito da Luca Bortolotti su Repubblica.

Ecco le sue parole: Un episodio deprecabile, a maggior ragione in un impianto sportivo. Un gesto incomprensibile e vile, dopo una partita bellissima, tra curve gemellate, con cori d’incitamento reciproco. E che può avere ripercussioni enormi sulla nostra stagione.

La società più multata della A2, il campo squalificato… E’ l’altro lato della medaglia del tifo fortitudino? Va detto che qui si parla della scelta sconsiderata di un singolo, esterno alla Fossa. Dopo 7 gare su 7 vinte al PalaDozza so che l’appoggio ai giocatori in casa è decisivo nel dar loro una convinzione e un’aggressività non rilevate in trasferta. Senza la sconfitta in campo neutro con Mantova saremmo quinti. E’ la prova che tirare monete o altro ha profili etici per il singolo, ma porta danni pratici a tutti: squalifiche, multe, perdita d’incassi da investire sulla squadra.

C’è un problema nella cultura del tifo? Ingenuamente continuo a sognare un mondo in cui tutti fanno il proprio lavoro, l’allenatore allena, il giocatore gioca e lo spettatore valuta quel che vede in campo. E non pretendo applausi, gli sfottò van bene, anch’io li ho subiti e ne ho riso coi tifosi. Da ragazzo ero tifoso di Trieste, so che chi è coinvolto emotivamente può avere un attimo di negatività, ma è inaccettabile andare oltre. O che attorno a un evento sportivo, e parlo del calcio, si creino gruppi di violenti e di vandali.

Ha vissuto realtà estere perchè in Italia si fatica di più ad arginare la cosa? Altrove, quando si è deciso che era ora di finirla, è finita. Ho vissuto una Final Eight in Belgio, c’erano tante tifoserie assieme in un palasport e nemmeno un poliziotto. Qui ne parliamo da sempre e basta. Nel nostro caso, se chi ha lanciato la moneta venisse individuato e gli fosse proibito a vita di accedere a un palasport, pena la galera, non solo chiederebbe scusa, ma farebbe da monito.

Come si arriva a ciò? Non si può girar la testa, vanno inasprite le pene a chi travalica. Applaudo Gasperini, finalmente uno coraggioso che non si limita a denunce generiche di cui siamo stufi, ma fa nomi e cognomi di personaggi che non posso chiamare tifosi.

I tifosi possono fare qualcosa? Nei ragazzi della Fossa vedo spirito positivo, ho pianto di commozione quando hanno regalato una carrozzina a un ragazzo malato. Ora sogno che un gruppo influente del tifo organizzato decida di dire basta, il periodo della violenza è finito. Sarebbe il più bel momento della mia vita sportiva.

Intanto - secondo quanto riporta Damiano Montanari su Stadio - la società si sta muovendo per identificare il responsabile, e nella giornata di ieri ha consegnato alla DIGOS i filmati delle telecamere. Inoltre, nel caso in cui dovesse arrivare la squalifica del campo, la società potrebbe chiedere alla FIP di giocare al PalaDozza a porte chiuse. In tal modo, anche se il danno per tifosi e abbonati resterebbe, verrebbero limitate le spese.
Infine, sempre secondo Stadio ci sarebbe un imprenditore vicino a entrare in società. L'interessato non è di Bologna, ma ha precedenti nel mondo della pallacanestro.

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