L'ex Marco Cusin è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Sicuramente è una gara speciale. Noi di Udine vogliamo avere continuità nei risultati. La partita con la Effe sarà un test importante per la crescita del gruppo. Il coach ci ha messo in guardia: arriverà una Fortitudo molto aggressiva, con un seguito molto importante di tifosi che cercheranno di dare la carica. Dovremo sfruttare il fattore campo a favore. Quando verremo al PalaDozza ci aspetterà un ambiente ben diverso.
Negli ultimi giorni non ho sentito nessuno, ma in estate ho parlato con Aradori e Fantinelli. Ogni tanto chiamo Paolo Paci, lui deve entrare nel sistema di Dalmonte, che chiede ai lunghi di correre, rollare e bloccare. Magari Paolo è abituato ad un gioco più statico. Lo conosco, è un ragazzo che lavora molto, ha voglia di crescere e quando in estate mi ha chiamato per dirmi che aveva firmato per la Fortitudo mi ha detto che stava vivendo un sogno. Sono certo che crescerà.
Mi è dispiaciuto non vivere la curva, se non per i momenti in cui, prima delle trasferte, i tifosi venivano a salutarci al pullman. Ricordo le gare all'Unipol Arena, quando il nostro pubblico tifava all'esterno dell'impianto perché per la pandemia non poteva entrare. Ma il ricordo più bello è la salvezza, non scontata, che raggiungemmo in un anno diffcile. La Fortitudo ha un pubblico unico in A2, forse solo quello di Cantù ci si può avvicinare"


(foto Ciamillo - Fortitudo 103)

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