Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta di un istruttore giovanile del CMO Ozzano

“Troppo spesso ci riempiamo la bocca di luoghi comuni sui giovani d’oggi, dipingendoli svogliati, molli, senza interessi e senza sogni.
Sono sempre più convinto che sbagliamo e voglio fare un esempio.
Ormai da anni lavoro con ragazzi tra i 18 ed i 20 anni e non nego alcuni difetti generazionali ma 2 giorni fa mi hanno commosso e dato una grande lezione.
Venerdi sarebbe stato il loro ritorno al basket giocato (dopo 8 lunghissimi mesi) nonché il loro esordio nel mondo dei senior.
Erano carichi, entusiasti e non stavano più nella pelle...da giorni.
Vedevo i loro occhi brillare, ogni giorno di più, avvicinandoci alla data.
Bene, solo 24h prima di coronare questo loro sogno è giunta la notizia che era tutto annullato...ancora una volta.
Saremmo dovuti essere a Forli per la prima palla a due ed invece l’appuntamento è diventato alle ore 21,30 di un venerdi sera in una piccola palestra scolastica per un allenamento.
Andando in palestra mettevo in conto di trovarne pochi, (21,30 di venerdi sera può essere molto duro per dei 20enni, tanto più senza partite all’orizzonte).
Mettevo in conto di trovarli demotivati e spenti. sbagliavo.
Tutti presenti (14 su 14), sereni, motivati, seri, carichi e con grande voglia di seguire il sogno di un ritorno, prima o poi, alla normalità del campionato.
Anche io sono caduto nell’errore di sottovalutare questi “ragazzi d’oggi” e cadere in quei luoghi comuni che loro per primi hanno smentito commuovendomi per davvero.
Vi prego, in un modo o nell’altro, di non fermare gli allenamenti....
Qualcuno ci dica cosa si deve fare ma non teniamo questi ragazzi fuori dalla palestra!
Non spegniamo in loro la speranza di farcela perché la loro è una passione vera, una passione cosi grande che forse fatichiamo ancora a comprendere.
Non teniamo questi ragazzi fuori dalla palestra perché temo che stavolta sarebbe una botta troppa dura da superare per tanti di loro”
M.D.E.
(Un istruttore giovanile)

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