A 48 ore dalla deadline di mercoledì, il governo italiano non ha ancora preso i necessari provvedimenti per evitare che l'Italia sia sanzionata dal CIO, e venga privata di inno e bandiera ai giochi olimpici. Secondo i principali quotidiani sportivi e nazionali il CIO ha preso la sua decisione, che sarà ufficiale alle 17.30 di mercoledì. Il CONI sarà sospeso, e gli atleti azzurri gareggeranno a Tokyo sotto la bandiera olimpica e non sotto quella italianaali, come è successo in passato alla Bielorussia di Lukashenko e la Russia degli scandali doping. Sarebbe una figuraccia senza precedenti, che arriverebbe dopo mesi e mesi di richieste da parte del CIO ignorate dal governo. La riforma dello sport nata due anni e tre mesi fa sotto il governo Lega­M5s ha creato un vulnus, togliendo al CONI l'autonomia che il CIO pretende. E le risposte fornite dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora sono state giudicate insufficienti. Per salvare lo sport italiano il governo ha appena 48 ore, e dovrebbe convocare un consiglio dei ministri ad hoc per emanare un decreto-legge che sancisca l'autonomia del CONI. Secondo Repubblica tale decreto sarebbe anche già pronto, stato scritto in accordo tra gli uffici del ministero dello Sport e quelli del Mef, e in poche righe determina garanzie per l'autonomia funzionale e gestionale del Coni trasferendogli la pianta organica dei dipendenti che ha in uso da Sport e Salute. Ma il decreto giace in un cassetto, bloccato da ostruzioni politiche, e ci sono ormai meno di 48 per tirarlo fuori dal cassetto e approvarlo.

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