Treviso - Fortitudo è una serie che evoca tante sfide playoff, e soprattutto la finale scudetto del 2000, vinta dai biancoblu.
Uno dei protagonisti di tutte quelle sfide è Gianluca Basile, che è stato intervistato da Luca Bortolotti su Repubblica. Ecco le sue parole:

Basile, cosa le fa venire in mente questo accoppiamento? Bei ricordi, visto che è un po’ che non vivo i playoff da protagonista. Sto seguendo quelli di A1 e un po’ di nostalgia c’è, e a vedere un Fortitudo-Treviso viene il magone, con tutte le cose belle e brutte che mi fa tornare in mente. Il primo scudetto della Effe, ma anche quella partita che quando giocavo con Reggio fu il mio primo vero successo da professionista. Poi anche tante sconfitte, Treviso nel bene e nel male è stata un’avversaria che ha segnato la mia carriera.

Che effetto fa vedere questa sfida in A2? Purtroppo se si guardano le squadre che si sono giocate cose importanti 15 anni fa, adesso sono tutte in A2, a partire dalla Virtus. E’ come un mondo capovolto, spero si rovesci ancora e che queste squadre tornino ad essere dove le loro piazze meritano…

La piazza fortitudina certo merita un playoff così… Giocare in casa a Bologna certo è diverso da altrove, è un bel vantaggio, ma la Fortitudo nelle altre serie ha vinto nonostante il campo a sfavore, il che significa grande concentrazione, voglia di arrivare in fondo. Mica è facile ribaltare due volte il fattore campo, non so se sarà possibile farlo una terza, il campionato che ha fatto Treviso dice che loro hanno qualcosa in più, ma l’importante è lottare, nei playoff ho visto come la Effe abbia cambiato marcia. Se si riesce a vincerne una a Treviso, per me poi a Bologna - con l’aiuto del pubblico - la Effe ce la farà.

Cosa l’ha impressionata della Effe odierna? Ho seguito qualche partita in tv, domenica la seguirò da casa, anche se poi a palazzo non credo verrò. Ho sempre visto belle prestazioni, non mi hanno colpito tanto i singoli quanto l’aggressività nel difendere. Poi in attacco qualcosa manca, ma in questi campionati chi ha l’atteggiamento difensivo più alto della media ha un vantaggio enorme per battere anche avversari più blasonati.

Un aspetto a cui Boniciolli tiene molto. Eravate assieme nella finale persa del 2002, l’ha visto cambiato da allora? Per niente. Suda più di chi sta in campo, ti rende partecipe, ti incita, ti grida conto e ti insulta anche. E’ allenatore di esperienza che meriterebbe sicuramente di lavorare in A1, ma ha preso questa missione e la vuole portare a termine, e ha tutte le qualità per farcela.

Uno dei suoi tiri ignoranti aiuterebbe… Eh, ormai quelli li ho messi da parte, non fanno più paura a nessuno.

Basket City tornerà? Lo spero, mal che vada la Fortitudo potrà accontentarsi del ritorno del derby, ma sarebbe bello vederlo in A1 tra un paio d’anni.

E lei ha deciso cosa farà l’anno prossimo? Sono passati 20 giorni dalla fine del campionato con Capo D’Orlando ma non provo ancora abbastanza stimoli per continuare un’altra stagione, vediamo se più in là la voglia torna. Ad oggi preferirei stare fermo, ma per come sono fatto non è un no definitivo, amo troppo questo sport che per 21 anni è stato la mia vita, dire basta non è facile, una finestra resta sempre aperta.

FORTITUDO, PIACE GABRIELE ROMEO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE