Le parole di Sasha Djordjevic alla vigilia della trasferta di Reggio Emilia.

“Non mi entusiasma parlare prima delle partite perché facciamo sempre gli stessi discorsi. Devo dire che ci siamo allenati molto bene, abbiamo ripreso quello che è necessario per vincere le partite, ovvero il focus, che deve essere la cosa primaria di questa società: quello che si fa sul campo. Siamo riusciti a farlo e continueremo: ci siamo allenati molto bene, vedremo come risponderemo domani. E’ una gara importantissima per entrambe le squadre, noi dobbiamo raggiungere i playoff, ho letto che la Virtus da tanti anni non vince a Reggio Emilia, ma è solo un dato di fatto, non vuol dire niente. E’ un derby romagnolo (sic.), con tanto fascino, bello, con pubblico competente che ha visto di recente della grande pallacanestro grazie a gente che ora lavora qui. Andiamo con tanta competenza nei nostri mezzi e con la voglia di tornare a casa con la vittoria”

Si spera di tornare con una vittoria. “Lo vogliamo tutti. Questo è un bellissimo finale di campionato, che va rispettato e onorato in ogni momento, da parte della società e da parte nostra, così come stampa e tifosi: ognuno deve fare il suo per dimostrare che per vincere serve l’unità dei componenti. E la serenità, da guadagnare quotidianamente in ogni aspetto della professionalità dei ruoli, e rispettata nel suo processo. La vittoria non arriva a ottobre, i conti si fanno alla fine, e questo è un processo che ha le sua regole. Conta anche l’umiltà di tutti noi, che dobbiamo affrontare qualsiasi avversario con rispetto e umiltà, rispettando chi c’è accanto a noi”

E’ la prima settimana che hai la squadra al completo. “Abbiamo cercato di avere concetti più forti in difesa, e nel cercare di far girare la palla nei momenti giusti. Serve trovare la gioia di giocare insieme: io non sono molto legato alle statistiche, ma ho notato che il nostro numero degli assist ci fa essere ultimi in questa classifica. Bisogna prendere la responsabilità di far crescere il collettivo. La parola chiave è non dico uguaglianza, ma insieme: insieme si vince, si lotta, si costruisce il presente rispettando il passato. E’ necessario al 100%, in ogni nostro atto e apparizione deve essere trasmesso all’ambiente. Ad una città unica nel modo di darci amore, facendoci a volte arrivare ad estremi a volte autodistruttivi, perché qui si parla troppo e tanto di cose non vere che escono sui giornali e sui siti. Noi lo rispettiamo perché fa parte del colore, ma dobbiamo essere consapevoli di quello che stiamo costruendo e che stiamo cercando di fare. Dobbiamo entrare nei playoff, abbiamo quattro partite forti e una final four meritata per quello che abbiamo fatto in questa competizione. E che forse ci ha fatto perdere qualcosa nel campionato italiano, visto che servono energie in più”

E’ il tuo primo criterio di giudizio nel turnover? “Lo sapete già, lo abbiamo già letto. Io di queste cose non ne parlo, perché magari uno si sente male alla vigilia, e non fai le cose che vorresti fare. Le cose che escono non corrispondono a quello che penso io o la società: non so da dove escono, ma non si fa così”

Cosa ti fa essere ottimista? “Il modo in cui ci alleniamo. Da qui è la base per ogni allenatore, e il sapere che abbiamo le possibilità di uscire fuori e ritrovare la consapevolezza nei nostri mezzi davanti ai prossimi impegni, sia in campionato che in Coppa. “

Ma anche la settimana prima avevate lavorato bene. “Sì ma non c’era il focus sulla pallacanestro, e questa è una cosa molto importante”

Cercate il riscatto? “Ho perso una scommessa con loro, e devo portare pizze e tramezzini. Comunque questo virus non mi è piaciuto per niente, è arrivato nel momento peggiore”


Il video grazie a Sportpress

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