Di Bella, "Caja è un riferimento per tutti, un modello"
Fabio Di Bella, coach di Monferrato, è stato sentito da Enrico Schiavina per il Corriere Bologna. Un estratto dell'intervista.
Allenare è diversissimo, ma ce la metto tutta, come ho sempre fatto in campo a fronte di mille difficoltà e pregiudizi. A Casale tentiamo un'impresa, salvarci con un gruppo di giovanissimi. Anche senza Fantinelli la Effe è molto più forte di noi.
Attilio Caja
Una fortuna giocare per lui. Mio padre a cinque anni mi iscrisse al minibasket, il responsabile del settore era già Caja. Poi prese la prima squadra e spiccò il volo. Per me, un modello: il cuore a Pavia, ma la testa sul mondo. Di nuovo a Milano: c'era anche Danilo Gallinari, fu una grande esperienza. Giocarci contro domenica, da allenatore contro allenatore, ha un significato speciale per me e per la mia famiglia. Lui è un riferimento per tutti, anche per me che ho appena cominciato.
Il derby
Bologna è unica, ci ho vissuto anni indimenticabili, si respirava basket 24 ore al giorno, era bellissimo. Resto virtussino dentro, con loro ho fatto una finale scudetto e l'Eurolega. Ma non c'era niente come il derby… Nel 2006 la Virtus non lo vinceva da un po', il livello di tutte due era molto alto, i tifosi ci tenevano da morire, e fu un delirio. Due giorni dopo mi operai di ernia al disco, avevo rimandato l'intervento per giocarlo.