BASKET CITY AL MARE, 21/9/2018, ULTIMA PUNTATA
Il giorno di chiusura del bagno, e per questo della sua estate, era sempre qualcosa di alienante, a vederla da fuori: aveva lavorato mentre gli altri erano in vacanza, e ora andava in vacanza mentre gli altri erano tornati a lavorare. La strana vita del bagnino, in una stagione dove tutto sommato non aveva avuto di che lamentarsi: clima relativamente sopportabile, clienti, mamme rompipalle ma nella norma, chiattone brianzole zittite con due urli. Certo, il mare spesso era sembrato un brodo vegetale, tra alghe e meduse, ma a lui interessava, soltanto, il risultato del suo registro di cassa.
Aveva salutato il tifoso bianconero, che negli ultimi giorni non sapeva bene se festeggiare o meno la vittoria in un derby amichevole. Gli avevano spiegato che "derby amichevole" era un ossimoro, ma lui aveva notato che gli ossi erano tutti bianchi, mica mori, e non sapeva se il suo cane avrebbe accettato di spiluccare un osso scuro. Lo aveva visto euforico, come tutti gli anni a metà settembre, e gli aveva fatto presente che era stato sempre così, a metà settembre. Ma il tifoso gli aveva replicato che non poteva essere altrimenti, che tutti i giocatori sono belli e forti fino a prova contraria, e la prova contraria ancora non c'era stata. Che c'era un progetto, un nuovo allenatore, e tante cose che facevano ben sperare. Ma non sono le stesse cose che dite anche nel calcio, e ora siete ad un passo dal venire con noi in serie Z?, gli aveva risposto, beccandosi una piadina in faccia. Il motivo dell'euforia, diceva il tifoso, è che a settembre va tutto bene, e oltretutto non conoscendo bene tutti 'sti stranieri era difficile avere motivi di naso storto: diverse erano le cose negli anni 80, quando ne arrivavano due ed era semplice identificarli. Cioè, se ti dicono che arriva Floyd "La Pompa" Allen, che hai già intravisto sbuffare scalcinante in A2, capisci che non sarà un fenomeno, ma ora? Aspettiamo un attimo, almeno, e in quell'attimo godiamo, no?
Aveva salutato il tifoso biancoblu, che negli ultimi giorni scherzava dicendo nel derby la Fortitudo è durata meno di me al primo porno, e che cercava di spiegare agli altri che non si potevano trarre conclusioni da una partita così inutile, e che chissà se valeva davvero la pena giocare. Era uscito da problemi metaniferi dandosi all'interinalità, e non badava alle solite prese in giro su chi deve darti una mano o meno. Chiaro che qualche dubbio gli restava, su una squadra che non era poi così ringiovanita rispetto a quella geriatrica dell'anno scorso, e che gli sembrava poter soffrire sotto canestro. Ma si era abbonato in massa (la tifoseria, perchè lui pur non essendo smilzo non faceva "massa"), e aveva un unico dobbio: se passiamo in serie A direttamente senza playoff, poi i soldi di tutti quegli incassi dove li facciamo? Intanto cerchiamo di vincere, diceva, di iniziare bene e vediamo poi cosa succede, perchè non basta essere i tifosi più belli del mondo per arrivare primi in classifica. E che va bene essere, ma anche avere, ogni tanto, schifo non gli faceva, perchè poi non capiva come mai le varie Trieste, Brescia e quegli altri ci erano riusciti, e lui no. E la cosa, sotto sotto, gli andava un po' stretta.
Waimer aveva notato che, prima di partire, i due tifosi avevano scoperto una cosa che li aveva fatti (clamoroso!) festeggiare insieme, dicendo ci siamo liberati di un peso, ma non aveva voluto approfondire la questione. Ormai i due avevano pagato, ed erano tornati a casa. Lui, ormai, aveva chiuso la stagione, e come ultima faccenda aveva spiegato ai due che visto la pallavolo, ad andare su rai2 che ascolti che fa? Voi invece? Sempre i soliti onanisti del criptato?. Gli ultimi scarabocchi, prima di smontare i pedalò, vedere i gabbiani che partivano per la città, ascoltare L'estate sta finendo sull'autoradio della sua Apecar piena di ombrelloni ammuffiti, e ridare appuntamento all'estate 2019. Ammesso e non concesso che ci sarebbe arrivato, ma da quanto capito la sua richiesta di pensione anticipata era stata respinta con perdite.