Il bilancio Virtus al 30 giugno scorso, approvato martedì dall'assemblea dei soci bianconeri, ha registrato una perdita di circa 3.5 milioni di euro, superiore alle previsioni a causa della conferma di Lundberg e del cambio Scariolo/Banchi in panchina. Lo rivela un articolo di Daniele Labanti sul Corriere di Bologna, che spiega anche quali saranno i prossimi passi della società bianconera. Luca Baraldi, confermato come amministratore delegato, avrà il compito di aumentare i ricavi del club. Il primo passo sarà la ridiscussione dell'accordo con Segafredo. A oggi per il 2025-26 non c'è nulla, ma le parti si stanno parlando, e già venerdì contro il Maccabi la Virtus indosserà una maglia con il marchio Segafredo più visibile. Inoltre, con il marchio del caffè si sta cercando l'intesa economica per il naming dell'Arena in fiera. 
Parallelamente, la speranza della governance bianconera è che qualcuno degli attuali sponsor possa entrare in società. In ogni caso, avendo Massimo Zanetti "passato" gli ultimi due aumenti di capitale, se non sottoscriverà nemmeno il prossimo - almeno 1.5 milioni, da fare al massimo entro marzo per adempiere agli obblighi federali - è destinato a finire in minoranza. C'è anche da capire la reale volontà di Carlo Gherardi di acquisire la maggioranza delle quote, cosa che finora non ha voluto fare. In ogni caso in questi mesi l'azionista di riferimento è stato lui - anche nell'aver fermato la trattativa con gli israeliani - ed è da lui che ci si aspettano le necessarie risposte. Il club deve cercare di uscire il più in fretta possibile da questa situazione - definita di sostanziale ingovernabilità - sia per avere mano libera sul mercato, sia perchè è necessario un programma di rilancio per garantirsi la permanenza in Eurolega.
 

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