Fedele ai dettami governativi, la Fortitudo decide di mettersi in lockdown anche prima delle 22:00, concedendosi all’ennesimo quasi centello contro Treviso in quella che era sfida tra ultima e ultima, uscendone sconfitta, umiliata e martirizzata oltre, forse, ogni limite. Perché va bene l’assenza tripla di Fantinelli, Happ e Mancinelli, ma in campo non è che si sia visto quel qualcosa che va buttato oltre l’ostacolo. Ovvero, il cuore. E allora conta poco che se ne facciano tanti, se dietro nessuno ha voglia di chiudere: e ora, c’è davvero di che spaventarsi.

Si parte con una pochezza difensiva imbarazzante, che permette a Treviso di arrivare al ferro ad ogni azione e che per fortuna non si traduce in dobloni veneti solo per i tanti appoggi sbagliati da Mekowulu: serve andare subito a scamiciare Saunders per mettere un po’ di pressione sulla prima linea difensiva, e tanto male non va. C’è meno approssimazione, e sfruttando anche il fatto che non è che Treviso dietro sia composta di mastini napoletani, da 11-16 si recupera e si mette naso avanti, 27-24 al 10’.

Cusin mette a posto qualcosina a centro area, Withers schiaccia due volte e Treviso si carica di falli: non male, se non fosse che qui è un attimo distrarsi e concedere tre arrivi al ferro consecutivi e tornare sotto, 38-39. E’ una gara a chi ne fa di più, o se vogliamo a chi ne concede di più, e se Aradori da un lato ne mette qualcuno, dall’altro Logan arriva a quota 18 già all’intervallo, che vede Treviso avanti 54-49.

Sacchetti deve chiamare timeout dopo 48” di strazi, con Chillo che in area da solo si mangia il +10 e l’attacco che va a zonzo. La doppia cifra arriva comunque, dopo una azione in cui Treviso prende un numero di rimbalzi d’attacco tendente a più infinito, e con lo stesso Chillo a banchettare in un’area perennemente vuota arriva anche il 52-69. Banks e Saunders giocano per conto proprio, ma a far esaltare un minimo la panchina F bastano due dignitose difese che costringono Treviso all’infrazione di 24”. Si fa -10, poi Logan castiga di nuovo in palombella, ed è 75-63 Treviso al 30’.

Sfilacciata ma graziata da altri appoggi sbagliati avversari, Bologna resta a relativa galla grazie al non previsto Sabatini, che ne mette nove filati permettendo alla Fortitudo di non andare già nello spogliatoio al 32’. Per rientrare a -7 serve un disperato arrembaggio dove non c’è tanta lucidità ma almeno non viene lesinato un barlume di orgoglio con un quintetto senza lunghi, ma la pugnalata arriva da una tabellata da 3 di tu quoque Chillo. Brutta, brutta roba.


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92