Presentazione Fortitudo, le parole dei giocatori
Le parole dei giocatori alla presentazione della Fortitudo 2024-25
Fantinelli - Siamo molto contenti di iniziare questa stagione, ci sono tanto ragazzi nuovi e non vediamo l'ora di iniziare a lavorare. Contro Forlì sarà il primo test precampionato, ma manca ancora un mese: ora lavoriamo su noi stessi, poi vedremo il resto. La nuova formula? Penso che il livello si sia alzato, c'è girone unico, molti turni infrasettimanali e una promozione diretta. Questo sarà un incentivo per tutti, fare bene fin dalla prima partita. L'impatto con Cagnardi? Finora abbiamo lavorato solo con il preparatore, poi inizieremo il lavoro con il coach. I nuovi acquisti? Gabriel arriverà martedì, è un giocatore che non ha bisogno di presentazioni e lo accoglieremo a braccia aperte. Gli altri nuovi li conoscevo già, ci ho già giocato insieme e questo aiuterà a costruire in fretta lo spogliatoio.
Bolpin - E' un campionato nuovo, a girone unico, molto tosto perchè tante squadre sono ben attrezzate e ci sarà molta competizione, ma noi lavoreremo per farci trovare pronti. Il mio obiettivo personale è di crescere di anno in anno, quello di squadra sarà continuare sulla strada della scorsa stagione, trasmettere ai tifosi la voglia di lottare e fare il meglio possibile partita dopo partita. La nuova formula? Tosta, ma c'è più importanza sulla regular season, e questo darà qualcosa in più che prima, anche con la fase ad orologio, non c'era. Ora ogni partita darà punti fondamentali. Gli avversari? Siamo la Fortitudo e non temiamo nessuno, ci sono squadre ben attrezzate come Cantù, Udine e Pesaro.
Aradori - La riabilitazione sta andando bene, ho fatto due mesi di lavoro e sto continuando a fare le cose prefissate e dette. Sono positivo, siamo partiti belli carichi e sono contento di come sono messo. Un passo alla volta, poi nelle prossime settimane e il prossimo mese vedremo il rientro. La continuità aiuta a fare le cose positive costruite negli anni precedenti, grande merito alla società di aver tenuto tanti giocatori e questo oggi come oggi non è scontato, non sono tanti i giocatori che rimangono a lungo nella stessa squadra. Quattro quinti del quintetto sono rimasti, ma è anche vero che ogni stagione è diversa e anche fossimo rimasti tutti e dieci non è certo di ripetere gli stessi risultati. Spetta a noi lavorare per fare bene. Cagnardi? L'ho avuto a Reggio Emilia come assistente di Menetti, lo conosco bene, è esperto, ha fatto una finale con Cantù e sa come vuole far giocare le sue squadre. Noi gli promettiamo di mettere lo stesso impegno dell'anno scorso, e speriamo di ottenere gli stessi risultati anche se non sarà scontato: farei la firma a stare mesi in testa come successo prima. I tifosi ci sono sempre stati vicini, anche quando con il Covid c'era poca gente al Palazzo. I risultati aiutano, se vinci la gente viene alle partite, e in Fortitudo si riescono ad avere più spettatori che in tante piazze di serie A.
Freeman - E' bello essere ritornato e non vedo l'ora di iniziare, perchè è quello che volevo. Gabriel? Non lo conosco personalmente, so che tipo di giocatore è e sono certo che insieme otterremo grandi risultati. Obiettivi? Vincere il più possibile.
Giordano - Sono contentissimo di essere tornato, tra facce che conoscevo e facce nuove. Siamo tutti molto carichi. Dopo la scorsa difficile annata l'unico modo per farmi trovare pronto è stato fare due mesi di allenamenti, ora vedremo i risultati. Lo scorso anno mi ha aiutato dal punto di vista mentale, subire certi trattamenti e stare sul pezzo con un allenatore molto bravo e duro come Caja: è una esperienza che mi porterò dietro. Il mio futuro? Sono molto tranquillo, mi giocherò le mie carte ma questo non mi mette pressione. Cercherò di aiutare la squadra nel percorso di crescita, poi quando ci sarà da fare valutazioni vedremo. Ora penso solo alla Fortitudo, non ad altre opzioni.
Sabatini - Darò il mio contributo per provare ad arrivare fino in fondo. Ho giocato con Fantinelli a Treviso, possiamo giocare insieme perchè uno non esclude l'altro e io cercherò di farmi trovare pronto: lui è tra i primi play del campionato, lo stimo, siamo una buona coppia per la categoria. Essere a Bologna? Qui c'è una atmosfera unica, ci fa sentire come fossimo in Eurolega e giocare al Paladozza è sempre emozionante. Ora ho 30 anni, con il tempo si può perdere esplosività ma c'è una diversa maturità, spero di poter dare una grossa mano: siamo concentrati sulla stagione, serve trovare alchimia con un coach che non conosco ma sono carico e spero di replicare la stagione straordinaria che ha fatto la Fortitudo l'anno scorso. Proviamo ad arrivare a giugno ancora in gara.
Panni - Contento di essere stato confermato, era la mia priorità e sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo e società. La continuità può pagare, c'è un gruppo assieme da 3 anni e questo aiuterà anche i nuovi. La situazione fisica? Sto bene, valuteremo cosa fare in questi giorni, ma sto bene. A inizio del campionato sarò sicuramente in campo.
Mian - La Fortitudo è qualcosa di diverso, mi renderò conto presto dell'ambiente in cui sono entrato e non vedo l'ora di iniziare e so quanta responsabilità dia questa maglia. Il mio ruolo? Ne ho parlato con l'allenatore, so quale sarà il mio ruolo a inizio stagione e quello quando - spero presto - tornerà Aradori. L'importante è che la squadra ritrovi poi il suo equilibrio e che vinca il maggior numero di partite possibili, poi le statistiche sono tutte cose relative. L'esperienza a Trapani? Non ho bisogno di riscattarmi, non mi interessa il passato, oggi è il giorno uno, ho la maglia della Fortitudo addosso e non penso ad altro.
Battistini - Sarà una stagione entusiasmante, c'è un gran gruppo e tanta voglia di fare bene. Ci sono belle sensazioni. E' una bella piazza, una occasione per mettermi alla prova: ho parlato con il coach, c'è voglia di fare bene ed è quello, con umiltà, che cercavo. Io cerco sempre di dare il 100%, giocare davanti a questo pubblico spinge a dare qualcosa di più tutti i giorni perchè questa piazza ti spinge a dare il meglio. Spero di fare un anno entusiasmante, di togliermi soddisfazioni, e vedremo che risultati arriveranno. Ruolo? Qualsiasi cosa il coach mi chieda, con accanto tanti giocatori esperti che mi potranno dare consigli.
Cusin - Tornare in Fortitudo significa poter finalmente vivere la Fossa dei Leoni, cosa che non è stata possibile in precedenza quando sono stato qui. Fisicamente sto bene, ho avuto infortuni ma questo fa parte del nostro lavoro. Ho voglia di giocare e divertirmi, ho molti stimoli, ho parlato con Teo e gli ho detto che ho voglia di portare la mia esperienza in questa squadra: finchè ci sono stimoli vado avanti. Essere un leader? In questa squadra ce ne sono già, io porterò piccole cose come sorrisi nei momenti negativi, aiuti verso giocatori che possono avere momenti storti perchè è meglio che si sfoghino con me che non con altri. Tutti vorremmo essere in ottima forma e sempre, ma non sarà mai possibile.