LA VIRTUS FEMMINILE BATTE FAENZA
Virtus Segafredo Bologna vs E-Work Faenza: 67 – 54
(1Q 14 – 20; 2Q 35- 31; 3Q 50 – 41)
Virtus Segafredo Bologna: Del Pero, Pasa 18, Rupert 14, Barberis, Dojkic, Andrè 10, Zandalasini, Orsili, Parker 9, Laksa 6, Cinili 10
All: Ticchi
E-Work Faenza: Franceschelli 2, Kunaiyi 21, Moroni 4, Cupido 6, Policari, Georgieva, Hinriksdottir 10, Baldi 4, Egwoh, Davis 2, Campisano 5
All: Ballardini
Un migliaio di spettatori presenziano al derby emiliano romagnolo tra Virtus Bologna ed Eworks Faenza
Primo quarto problematico per la Virtus femminile che chiude sul 14 a 20 in favore di Faenza le romagnole hanno messo in grave difficoltà grazie al pivot Kunaiyi le lunghe di Bologna e hanno costretto Parker, al rientro in campionato, a due falli nei primi minuti la partita ha poi avuto fasi alterne in cui però non sono riuscite a sviluppare il loro gioco come di consueto permettendo alle faentine fisiche e atletiche di chiudere il primo quarto avanti di 6
Secondo quarto che incomincia con un quintetto tutto italiano con Orsili Pasa Barberis Andrè e Cinili ed è proprio il capitano a suonare la carica siglando una tripla che regala un parziale di 8-0 per la Virtus nei primi due minuti del secondo quarto e il punteggio va su 22 a 20
La Virtus prova a guidare il match su binari di valori tecnici in campo mentre Faenza risponde con fisicità pressione ed atletismo almeno fino a quando Kunaiyi non raggiunge i tre falli e Hinriksdotti che, posta nel terzo quarto davanti a Cinili, è molto meno efficace; dalla parte della Virtus sono in evidenza Cinili con 10 punti alla fine del secondo quarto e Rupert che però viene duramente colpita al volto sul finire del primo tempo e quello che l’ha messa ko deve essere stato proprio un bel colpo se consideriamo che è uscita per il dolore nonostante la maschera protettiva che le protegge il viso (dalla prossima settimana la maschera attualmente bianca dovrebbe diventare nera trasformando la francese in una novella Black panther)
Terzo quarto non bello con un gioco piuttosto frammentario in cui Faenza cerca ancora di far sentire la sua fisicità con un vantaggio bianconero sempre intorno ai dieci punti abbondanti che si allarga, soprattutto dopo l’uscita per il quarto fallo di Kunaiyi, o restringe quando le bolognesi rifiatano
Finisce quasi in rissa con la Virtus che si allontana sempre più e Faenza che sembra sempre più arrabbiata e scontenta di vedersi sfuggire e la partita, neanche il ritorno in campo di Kunaiyi a 7 minuti dalla fine non basta a rfar riavvicinare le romagnole e manca poco che non vada a finire a botte con Parker anche per un arbitraggio piuttosto distratto e supponente che ha messo in difficoltà diverse fasi della partita
Pasa sugli scudi a splendere lungo tutto l’arco del match, le solite quattro donne (su otto scese in campo) in doppia cifra a testimonianza di come la squadra sviluppi un gioco organico, menzione per Orsili, autentico diavolo a tutto campo che si sta trasformando nel Pajola femminile, non segna ma quando è in campo si sente.
(1Q 14 – 20; 2Q 35- 31; 3Q 50 – 41)
Virtus Segafredo Bologna: Del Pero, Pasa 18, Rupert 14, Barberis, Dojkic, Andrè 10, Zandalasini, Orsili, Parker 9, Laksa 6, Cinili 10
All: Ticchi
E-Work Faenza: Franceschelli 2, Kunaiyi 21, Moroni 4, Cupido 6, Policari, Georgieva, Hinriksdottir 10, Baldi 4, Egwoh, Davis 2, Campisano 5
All: Ballardini
Un migliaio di spettatori presenziano al derby emiliano romagnolo tra Virtus Bologna ed Eworks Faenza
Primo quarto problematico per la Virtus femminile che chiude sul 14 a 20 in favore di Faenza le romagnole hanno messo in grave difficoltà grazie al pivot Kunaiyi le lunghe di Bologna e hanno costretto Parker, al rientro in campionato, a due falli nei primi minuti la partita ha poi avuto fasi alterne in cui però non sono riuscite a sviluppare il loro gioco come di consueto permettendo alle faentine fisiche e atletiche di chiudere il primo quarto avanti di 6
Secondo quarto che incomincia con un quintetto tutto italiano con Orsili Pasa Barberis Andrè e Cinili ed è proprio il capitano a suonare la carica siglando una tripla che regala un parziale di 8-0 per la Virtus nei primi due minuti del secondo quarto e il punteggio va su 22 a 20
La Virtus prova a guidare il match su binari di valori tecnici in campo mentre Faenza risponde con fisicità pressione ed atletismo almeno fino a quando Kunaiyi non raggiunge i tre falli e Hinriksdotti che, posta nel terzo quarto davanti a Cinili, è molto meno efficace; dalla parte della Virtus sono in evidenza Cinili con 10 punti alla fine del secondo quarto e Rupert che però viene duramente colpita al volto sul finire del primo tempo e quello che l’ha messa ko deve essere stato proprio un bel colpo se consideriamo che è uscita per il dolore nonostante la maschera protettiva che le protegge il viso (dalla prossima settimana la maschera attualmente bianca dovrebbe diventare nera trasformando la francese in una novella Black panther)
Terzo quarto non bello con un gioco piuttosto frammentario in cui Faenza cerca ancora di far sentire la sua fisicità con un vantaggio bianconero sempre intorno ai dieci punti abbondanti che si allarga, soprattutto dopo l’uscita per il quarto fallo di Kunaiyi, o restringe quando le bolognesi rifiatano
Finisce quasi in rissa con la Virtus che si allontana sempre più e Faenza che sembra sempre più arrabbiata e scontenta di vedersi sfuggire e la partita, neanche il ritorno in campo di Kunaiyi a 7 minuti dalla fine non basta a rfar riavvicinare le romagnole e manca poco che non vada a finire a botte con Parker anche per un arbitraggio piuttosto distratto e supponente che ha messo in difficoltà diverse fasi della partita
Pasa sugli scudi a splendere lungo tutto l’arco del match, le solite quattro donne (su otto scese in campo) in doppia cifra a testimonianza di come la squadra sviluppi un gioco organico, menzione per Orsili, autentico diavolo a tutto campo che si sta trasformando nel Pajola femminile, non segna ma quando è in campo si sente.