BUCCI: ABBIAMO LAVORATO BENE, MA ORA CONTANO SOLO LE TRE PARTITE DA VINCERE. METTERO' ANCH'IO LA MAGLIA NERA
Il presidente della Virtus Alberto Bucci è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco un estratto delle sue parole in vista della finale:
Io non riesco a ingannare il tempo, da allenatore vivevo intensamente questi momenti, li vivevo male con i miei assistenti, mi estraniavo da casa e diventavo silenzioso. Soffrivo come soffro adesso, ma adesso non posso fare niente perchè guardo l'incontro come uno spettatore, mentre come allenatore appena iniziata la partita finivano tutti i miei problemi. Era talmente importante quello che succedeva in campo che niente poteva sviarmi dalla gara: ora sto a sedere su una sedia, sto male e sono bello teso. Questa sera forse un po' meno perchè in mattinata riprendo la chemioterapia e prenderò qualcosa per non stare male ed essere a Bologna nel pomeriggio. Non posso mancare, starei peggio a stare a casa e a guardarla in TV.
Sul clima che si respira attorno alla squadra. Positivo, perchè arrivi a giocare qualcosa di importante e se ti fermi puoi solo pensare a quanti vorrebbero essere al tuo posto, perciò devi essere già molto felice e molto sereno, e consapevole di essere lì. Vai a giocarti questa serie finale portandoti dietro 10 mesi di lavoro, 10 mesi di impegno, 10 mesi di sacrificio, 10 mesi difficili. Questa sera ti porti tutto lì e hai mille motivi per giocare una buona partita. Io mi auguro che si avveri quello che sogno.
Sulla consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante. Percepiamo il fatto di aver lavorato con grande entusiasmo, con un grande amore per la Virtus ed è così che siamo arrivati a un grande risultato. Di questo siamo molto contenti, ma nello sport - come nella vita - quello che è successo ieri non conta più. Ti rimane come esperienza e si pensa al futuro: quando sarà finita questa finale faremo un bel respiro, ci fermeremo qualche giorno e poi ripartiremo pensando a come impostare il domani. Siamo felici di essere arrivati qui, ma adesso la nostra concentrazione è impegnata sulle tre partite da vincere per poter andare in A. Proviamo a farlo rispettando fino in fondo l'avversario che ci troviamo davanti. Se è lì in finale, davanti a squadre come Fortitudo e Treviso, club partiti con grandi ambizioni, non è un caso che Trieste abbia fatto meglio di loro.
Sul tutto esaurito al PalaDozza. E' una cosa bellissima, e poi sarà tutto nero, siamo a 4mila magliette nere indossate e la metterò anch'io.