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Prima trasferta, primo difficile esame per la Npc Virtus Spes Vis di Giovanni Lunghini. Dopo la roboante vittoria contro il Bsl San Lazzaro, la formazione del tecnico giallonero è chiamata a confermarsi su un campo ostico e come quello di Fiorenzuola (palla due domenica alle 18). «Le trasferte nascondono sempre delle insidie – spiega Lunghini -. Ci troveremo di fronte un avversario ferito e agguerrito. Sono certo che non sarà la stessa squadra che ha perso contro la Salus. Ci aspetta una partita complicata, Fiorenzuola in estate si è rinforzata molto e ha preso due stranieri (l’americano Miller nel ruolo di play, l’ucraino Klyuchnik come guardia) di altissima qualità. Contro di noi vorranno dimostrare che il ko della scorsa settimana a Bologna è stato solo un caso».
Per contro, la Virtus avrà dalla sua l’entusiasmo che dà un successo importante e convincente come quello con San Lazzaro, «ma la nostra filosofia non cambia: sempre sul pezzo e affrontiamo una partita alla volta. Sicuramente segnare 100 punti regala morale. In più questa settimana ci siamo allenati intensamente e al completo. Questo però non significa sottovalutare l’avversario, anzi. La squadra sta assimilando gli schemi e trovando i meccanismi giusti, in attacco e in difesa. Andremo a Fiorenzuola per fare la partita e portare a casa il risultato. Come non ci esaltiamo per le vittorie, non ci distrarremo per le sconfitte, specie se l’avversario si dimostrerà più forte. In quel caso saremo i primi ad applaudire. Ma dal primo minuto al quarantesimo, la Virtus dovrà lottare su ogni pallone e dare il 100 per 100 per conquistare la vittoria».

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