IL DOPOPARTITA DI VIRTUS-CREMONA
Brutta, sporca e cattiva, e anche fortunata. Ma dopo oltre un mese contava solo vincere, e la Virtus ha vinto. E’ stata una partita complessa, che nel secondo tempo i bianconeri hanno vissuto quasi sempre di rincorsa, anche se nel finale pareva quasi vinta, sul +5 e palla in mano a tre minuti dalla fine. Poi però i soliti fantasmi, un paio di forzature individuali e in un amen la partita era persa. E invece sul -2 a otto secondi dalla fine Alessandro Gentile ha subito fallo, e ha sbagliato il secondo libero. Il rimbalzo in attacco di Slaughter (di rapina, ha detto Ramagli, ringraziando anche la dormita di Sims) e il suo 2/2 ai liberi ha salvato le Vu Nere la prima volta. Il secondo salvataggio, anzi il suicidio di Cremona, è arrivato pochi secondi dopo quando Milbourne da un metro si è divorato il canestro della vittoria. Il basket è anche questo, e alla fine bene così per la Segafredo, che aveva bisogno assoluto di questi due punti per la classifica e soprattutto per il morale - per togliersi una scimmia dalla spalla che stava diventando sempre più grossa e vorace - per i giocatori e per coach Ramagli, che in caso di sconfitta avrebbe sentito la terra sotto i piedi traballare ancora, per forza di cose.
Ora bisogna tenersi i due punti e andare avanti, pensando che di strada da fare ce n’è ancora tanta. Bisogna inserire Baldi Rossi - ieri messo KO da un colpo al mento dopo appena 2’ - e continuare a lavorare, perché ieri di cose non particolarmente belle, sia nella gestione del gioco che in difesa, se ne sono viste svariate. E forse non è un caso che i migliori, oltre all’MVP Slaughter, siano stati quelli della vecchia guardia, Umeh e Lawson (visto anche da “4”), che a lungo hanno tirato la carretta in attacco mentre i titolari facevano davvero fatica.
In ogni caso, ora si può lavorare con un po’ di serenità in più, sapendo che la classifica si è mossa. La Virtus è ottava, in zona Final Eight (primo obiettivo stagionale), ed è chiamata a rimanerci. E intanto dovrebbe continuare a sondare il mercato, senza assilli ma con decisione, perché il quinto americano - possibilmente uno che aiuti in regia - a questa squadra servirebbe, eccome.
Ora bisogna tenersi i due punti e andare avanti, pensando che di strada da fare ce n’è ancora tanta. Bisogna inserire Baldi Rossi - ieri messo KO da un colpo al mento dopo appena 2’ - e continuare a lavorare, perché ieri di cose non particolarmente belle, sia nella gestione del gioco che in difesa, se ne sono viste svariate. E forse non è un caso che i migliori, oltre all’MVP Slaughter, siano stati quelli della vecchia guardia, Umeh e Lawson (visto anche da “4”), che a lungo hanno tirato la carretta in attacco mentre i titolari facevano davvero fatica.
In ogni caso, ora si può lavorare con un po’ di serenità in più, sapendo che la classifica si è mossa. La Virtus è ottava, in zona Final Eight (primo obiettivo stagionale), ed è chiamata a rimanerci. E intanto dovrebbe continuare a sondare il mercato, senza assilli ma con decisione, perché il quinto americano - possibilmente uno che aiuti in regia - a questa squadra servirebbe, eccome.