Oggi ci sarà l’atteso incontro tra la Virtus e Joe Tacopina. Pietro Basciano e Alberto Bucci andranno a Venezia, negli uffici dell’ex presidente del Bologna, che per l’occasione ha rinviato il suo ritorno negli Stati Uniti dopo la festa promozione del Venezia.
Basciano e Bucci mostreranno i conti del club a Tacopina, che dovrà analizzare la situazione e riferire a chi di dovere.

La gestione del club a oggi è costosa, e viene riassunta dal Corriere di Bologna: per chiudere la stagione servono circa 500mila euro. Poi c’è la questione dei mutui. La Virtus ne ha in carico due, uno da 1.500.000 per la palestra dell’Arcoveggio (acceso nel 2008 e in scadenza nel 2028) e uno da 475mila euro per il museo Virtus (acceso nel 2009 e in scadenza nel 2024). Infine tra affitti, foresteria e Unipol Arena la società ha speso circa 300mila euro nel 2015, cifra nettamente superiore rispetto alle altre società di serie A. Anche l’investimento sul settore giovanile, da sempre fiore all’occhiello della società, è ben più alto della media.
Le perdite sono passate dai 2.3 milioni del 2014 (primo anno della Fondazione) ai 293mila euro del 2015, grazie anche alla cessione del marchio Virtus alla Fondazione. Il budget totale è stato ridotto da 5 milioni di euro a 4.3, e avrebbe dovuto essere uguale anche per questa stagione, anche se gli interventi in corso d’opera sulla squadra l’hanno fatto lievitare. La retrocessione ha fatto perdere alla società il premio italiani e per i risultati delle giovanili (stimabili in circa 250mila euro), parzialmente compensati dal risparmio di due mensilità di stipendio ai giocatori, come previsto dal contratto collettivo.

Oggi Joe Tacopina e i suoi uomini di fiducia guarderanno questi e altri numeri, e cercheranno di capire se la situazione bianconera sia sostenibile e soprattutto se vi sia modo di generare profitti dalla Virtus. Molto passerà da questo, ovviamente. I potenziali investitori - sempre secondo il Corriere - dovrebbero essere tra i 7 membri del board dell’Hapoel Gerusalemme, dove ci sono due newyorkesi che potrebbero essere in contatto con Tacopina: l’ex Goldman Sachs Howard Wietschner e David Kleinhandler, che ha portato Amare Stoudamire nella proprietà della società israeliana.

Domani, poi, ci sarà l’assemblea della Fondazione, dove oltre a cercare i soldi necessari per chiudere la stagione si cercherà di capire chi degli attuali 33 soci sarà interessato ad andare avanti con un ruolo attivo e chi invece si vorrà defilare.

Per quel che riguarda l’ipotesi ripescaggio, bisognerà attendere la conferenza stampa di venerdì di Raffaele Iavazzi. L’attuale socio unico di Caserta lancerà probabilmente un grido d’aiuto, cercando finanziatori disposti a supportarlo. In ogni caso non ci saranno sviluppi immediati: la situazione di incertezza andrà avanti con ogni probabilità fino all’ultimo momento utile, ovvero fine giugno per l’iscrizione alla serie A e poi metà luglio per l’ammissione ai campionati.

Infine, continuano a circolare nomi di allenatori (Mazzon, Ramagli, Caja) e dirigenti (Trovato e Brunamonti) con i quali ci sarebbero stati contatti iniziali. La società - in questo momento rappresentata dalla coppia Basciano-Bucci - si sta muovendo su più fronti.

VALLI: SE IN SOCIETA' HANNO PENSATO DI ESONERARMI NESSUNO ME L'E' VENUTO A DIRE. HO SEMPRE LAVORATO IN TRANQUILLITA' E I RAGAZZI HANNO DATO TUTTO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE