Alla fine, la differenza l’hanno fatta i primi 5 minuti. Milano ha segnato 25 punti, mettendo in partita ogni giocatore e anche il Forum, e da lì in poi la partita è stata tutta in discesa per la squadra di Messina. La Virtus dopo questo inizio traumatico si è scossa e ha provato più volte a rimontare, ma a parte un breve periodo nel secondo quarto non ha mai dato l’idea di poter comandare l’inerzia della partita. Shields prima, Melli e Grant poi, l’Olimpia ha trovato tanti protagonisti offensivi a ritmo alto, e in generale ha avuto rotazioni ampie e tanti giocatori coinvolti. Insomma, quel che si pensava potesse fare la Virtus dopo gara 2 l’ha invece fatto Milano.

La Segafredo, oltre ai guai difensivi - con 94 punti subiti in trasferta non vinci da nessuna parte, figurarsi a Milano in finale - ha manifestato ancora una volta un problema: bene o male, i giocatori esperti e con esperienza di Eurolega ci sono. Ieri Hackett è stato sontuoso, Belinelli, Teodosic e Shengelia hanno dato il loro contributo, chi più chi meno. Gli altri invece non si sono visti, e in particolare sono mancati Jaiteh e Weems. Il primo sembra quasi impaurito contro un livello fisico altissimo, il secondo davvero stanco dopo una stagione lunghissima. L’obiettivo principale della società era l’Eurocup, e anche la preparazione fisica è stata improntata su questo. E al momento sembra che la Virtus stia soffrendo molto il dispendio fisico del giocare ogni due giorni contro una squadra di alta Eurolega, cosa che finora non le era mai capitato.
Ovviamente nulla è perduto. Domani si gioca ancora e c’è un’altra occasione per provare a riprendersi il fattore campo. Per farlo - però - bisognerà fare molto meglio di così, e servirà che altri giocatori si iscrivano alla partita oltre ai “soliti”.

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