BONICIOLLI: ABBIAMO IL DESTINO NELLE NOSTRE MANI. AMOROSO RIENTRERA' DOPO PASQUA, NON SERVE AVERLO A MEZZO SERVIZIO
Il coach della Fortitudo Matteo Boniciolli è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco le sue parole:
Ravenna e Treviglio saranno le gare decisive? La questione è molto semplice, se le vinciamo entrambe siamo ai playoff, se ne perdiamo una delle due per qualificarci dovremo vincere le gare casalinghe contro Recanati e Chieti, e se invece le perdiamo tutte e due la nostra sarà una Pasqua di passione sapendo che dopo questa ennesima sosta dovremmo vincere tutti i quattro incontri che rimarranno per concludere il campionato. Il dato positivo è che non dobbiamo confidare nelle disgrazie altrui ma abbiamo il destino nelle nostre mani.
Valerio Amoroso tornerà con Ravenna? No. Credo che tornerà dopo la sosta pasquale. Abbiamo preso una decisione che io ritengo sia la più giusta, anche se rischia di penalizzare la squadra. Rientrerà solo quando sarà recuperato, continuare ad averlo a mezzo servizio può essere utile nell’immediato, ma non a lungo periodo.
Così facendo non mette a rischio la partecipazione ai playoff? No. Percgè la squadra continua a crescere e stiamo iniziando a limitare i nostri alti e bassi. Anche sabato prima dell’amichevole con Piombino ho ribadito un concetto che ho già ripetuto tante volte alla squadra.Spesso la differenza tra un giocatore di serie B e uno di serie A non è il talento, ma la capacità di rimanere concentrati nel lavoro in palestra e durante la partita. Io penso che da questo punto di vista la squadra sia cresciuta.
Perchè? Non ci sono più quei blackout che avevamo a inizio stagione, anche quando perdiamo la squadra rimane in partita fino all’ultimo.
Da allenatore è più soddisfatto della crescita di Leo Candi o per aver disciplinato Nazzareno Italiano? Le due cose non si escludono. Da quando sono arrivato ho cercato di passare un concetto ai giocatori: il miglioramento dei risultati di una squadra passa dalla crescita individuale . In questo modo la responsabilità è comune anche se poi i minuti sono differenti in base all’impatto dei singoli. Io sono soddisfatto del gruppo che alleno perchè hanno recepito questo messaggio e stanno lavorando bene. Anche a Piombino la qualità del nostro lavoro è stata molto alta.
Ogni tanto si ha l’impressione che la squadra abbia un po’ sottovalutato il livello della serie A2. Condivide? No. Quando sono arrivato questo gruppo era terzo nella quarta categoria nazionale. Abbiamo lavorato, nessuno ci ha regalato e non si può dire che siamo stati fortunati, eppure dopo più di un anno ci stiamo giocando un posto nei playoff avendo fatto poche correzioni. I nostri alti e bassi fanno parte del normale processo di adattamento che una matricola ha, soprattutto quando ci sono tanti ragazzi che questa categoria non l’hanno mai fatta. La realtà è che spesso i risultati sono letti singolarmente e non nel loro contesto.
Si spieghi. La Final Eight di Coppa Italia ha detto che ora Mantova è la formazione più forte del nostro girone. Noi con loro abbiamo perso in campo neutro nel finale e di 4 sul loro parquet. Il nostro è un campionato molto equilibrato e anche quando vinciamo al PalaDozza non facciamo qualcosa di scontato, ma di meritato.