Andrea Gracis - DS di Treviso - ha fatto il punto della situazione dei suoi dopo due rinvii consecutivi, parlando al Gazzettino. Treviso, che al momento condivide l'ultimo posto in classifica con la Fortitudo (ma appunto con due partite in meno) sabato sera giocherà a Casalecchio proprio contro la Effe.

Sapevamo tutti che il match non si sarebbe disputato, ma finché non hai la certezza devi farti trovare pronto. Come abbiamo fatto in occasione della gara con Cantù, ci siamo preparati come avviene di norma prima di qualsiasi partita. Siamo partiti per Reggio Emilia nel tardo pomeriggio di sabato e la mattina successiva abbiamo fatto seduta di tiro, come è normale. È stato difficile per il coach e i ragazzi creare la giusta tensione di ogni pre­partita, ma ci abbiamo provato. Quando siamo andati a pranzo, ci è arrivata la notizia che già conoscevamo, e cioè che non si sarebbe giocato: anche se ce lo aspettavamo, è stato comunque un brutto momento.
Quando scenderemo in campo con la Fortitudo, sabato prossimo, saranno addirittura venti giorni: non è proprio il massimo. In più, visto che nel frattempo non abbiamo smosso la classifica, avremo anche il peso psicologico di essere nei bassifondi: di sicuro giocheremo con meno tranquillità, ma non possiamo farci davvero nulla. Il momento è questo e l'unica cosa in nostro potere
è lavorare nel modo migliore per ottenere il massimo possibile.
Ha senso andare avanti così? Questa è una decisione che spetta a Lega e Federazione, sperando che la situazione nel frattempo non diventi insostenibile. Per quanto ci riguarda, continueremo a lavorare per farci trovare pronti: è chiaro che aver saltato due match di fila non ci aiuta, ma non deve essere una scusa. Probabilmente organizzeremo un'amichevole in settimana per evitare di perdere il ritmo gara: ovviamente dobbiamo scegliere una squadra che osservi con rigidità i protocolli di sicurezza, in modo da evitare qualsiasi rischio di contagio.

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