FANTINELLI: ESSERE CAPITANO MI RENDE ORGOGLIOSO. DOBBIAMO ESSERE CONSAPEVOLI DEL VALORE DELLA MAGLIA
Matteo Fantinelli è stato sentito da Luca Bortolotti per Repubblica. Un estratto dell'intevista.
"Sono molto felice, finalmente sto bene, mi alleno, sono parte integrante della squadra al contrario dell’anno scorso. Il buon avvio di stagione aiuta, sono contento del nostro inizio e di essere ancora a Bologna.
Essere capitano mi rende orgoglioso, è un sogno che si realizza. Sono cresciuto guardandoBasile e Mancinelli, che poi è diventato un compagno e un amico: non potevo sperare in un passaggio di testimone migliore se non da lui che è stato forse la bandiera più importante del club. Di Mancio sono innamorato come giocatore e persona, avrei voluto vederlo in campo a pennellare il suo gancio fino a 80 anni, mi spiace non averlo più qui.
Il rischio di smettere? Me l’avevano detto: c’era una cura che poteva funzionare come no, ho rischiato davvero di dover smettere. Sono complicanze molto molto rare ma capitano, il problema non è stato sull’intervento ma sulle tempistiche, non ci si è subito resi conto che non era questione ortopedica ma di infezione. Mi ha aiutato esser vicino a casa, ad amici e famiglia, e poterci tornare spesso, anche se le cure devi imparare a gestirle da solo. Ringrazierò sempre il dottor Quadrelli che mi è stato accanto quando non si capiva cosa avessi, e il dottor Rocchi di Reggio.
Il pubblico? Un appoggio del genere può esserci solo a Bologna e alla Fortitudo, dopo la retrocessione e anni travagliati non solo in campo, vedere i tifosi ancora lì ci riempie di orgoglio e senso di responsabilità. Dobbiamo dimostrare di esser parte di qualcosa di importante e ripagarli, non prometto risultati ma di dare sempre tutto, quello sì. Abbiamo un compito importante, che non è riportare l’entusiasmo perché quello non è mai mancato, ma far capire che siamo consapevoli del valore di questa maglia. Ci sono squadre come Udine e Forlì più attrezzate, a noi spetta dare il meglio e poi alla fine vedremo se siamo o no ai playoff"
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)