Il video della puntata di ieri di Sport Club, andata in onda su èTV.
Durante la trasmissione è intervenuto al telefono il DS Virtus Marco Martelli, dopo la partita di Ostenda. Ecco le sue parole.

Una partita con tanti errori, troppe disattenzioni, sbagliando tanti tiri liberi e con errori di lettura della partita nei momenti importanti. Nel primo tempo abbiamo avuto molta meno energia di quella che abbiamo avuto domenica scorsa e che a questo livello serve sempre, su tutti i campi.

Vi siete "adagiati" nella convinzione di aver già passato il turno? No, ogni partita dev'essere presa come un'occasione per migliorare su alcuni difetti che abbiamo, al di là del risultato della singola partita che comunque è importante nell'economia della competizione, italiana o straniera. Non credo ci sia stato questo, lavoriamo per rendere la squadra migliore del giorno prima, questo lo si fa in palestra e lo si testa sul campo. E ogni partita ti dà elementi per poter lavorare dal giorno dopo per il miglioramento.
Negli ultimi tempi abbiamo speso tante energie emotive, soprattutto domenica scorsa a Pistoia, era una partita che avvertivamo come di grandissima importanza. Ne abbiamo un'altra importantissima sabato, anche in ottica Final Eight. Ciò non toglie che sia stata una partita dove abbiamo provato alcune cose per migliorare l'intesa di squadra, alcune hanno funzionato, altre molto meno.


Le condizioni di Martin e Qvale? Martin ha ricominciato in palestra, sia col preparatore che con gli allenatori, sta lavorando anche mentre noi siamo in trasferta. Lo rivedremo al ritorno a Bologna, dopo il weekend, e vedremo quali sono le condizioni per rimetterlo nel gruppo. Sicuramente le cose vanno bene, è nella fase di rientro, ma questo non vuol dire che ci dobbiamo sbilanciare su date. Il miglioramento è importante soprattutto per il giocatore, che non era abituato a stare lontano così tanto dai campi.
Qvale dal 4 novembre, da quando è rientrato, ha saltato un solo allenamento. E' in costante miglioramento. E' un giocatore abituato a giocare due volte la settimana, oggi per esempio l'abbiamo cavalcato nel terzo quarto e ha prodotto tanto, anche domenica a Pistoia è prodotto, è un giocatore di grande solidità. Oggi non ha problemi fisici, ha un gap di condizione dovuto ai due stop, però ci sentiamo abbastanza soddisfatti di quello che sta facendo giorno dopo giorno e siamo positivi, la condizione arriverà.


Volate direttamente da Ostenda a Brindisi? Ci alleniamo in Belgio in mattinata, poi voliamo a Brindisi via Roma, per allenarci di nuovo a Brindisi nella mattinata di venerdì.

Quanto era importante la partita di Ostenda e quanto quella di Brindisi? Non faccio equilibrismi, la partita di Brindisi è importantissima in ottica Final Eight, lo dice la classifica. Le partite di coppa sono dei test per ogni singolo giocatore all'interno di uno schema di squadra. Ma non c'è nessuno che nell'ultimo quarto è entrato in campo non volendo vincere la partita, e nemmeno all'inizio. Parliamo di professionisti che ogni tre giorni sono chiamati a performance di alto livello, e che parallelamente devono costruire un vissuto che non c'è ancora. E' un gruppo completamente nuovo, che non ha ancora costruito quelle certezze che permettono di andare col pilota automatico. Non facciamo scale sull'importanza di una partita o un'altra, l'emotività dei giocatori è sicuramente un fattore importante nel nostro sport. A Pistoia c'è stata una partenza veemente e 30' giocati ad alto livello, è quello che ci aspettiamo anche a Brindisi.

Confermi che non si andrà sul mercato? E' una domanda a cui abbiamo già risposto più volte, e credo sia necessario fare una valutazione sull'intera squadra. Noi siamo molto soddisfatti della squadra, che ha avuto dei problemi e non ha mai lavorato al completo. Ma abbiamo grande fiducia nei giocatori che abbiamo scelto quest'estate e che - si spera - dal mese di gennaio saranno al completo per la prima volta, perchè anche durante il precampionato non abbiamo avuto Pietro Aradori per oltre 20 giorni. Quello è il momento in cui la squadra potrà esprimere tutto il suo potenziale, quello pensato in estate. Ciò non toglie che la Virtus è una squadra - come tutte quelle che fanno le coppe europee - che deve guardare cosa succede sul mercato per poter eventualmente pensare a dei miglioramenti della squadra e non a dei tamponi che ci farebbero stare bene per qualche giorno e poi creerebbero problemi di sovrabbondanza. Il gruppo è sano, lavora bene e finora ci ha dato dei buoni risultati. Poi noi monitoriamo quello che ci succede attorno, e se ci saranno le condizioni per una addizione - di questo stiamo parlando - la valuteremo. Aggiungo anche che a differenza dell'anno scorso, quando la Virtus scelse di partire con uno straniero in meno, quest'anno abbiamo sei stranieri, quelli che possono giocare in campionato. Dobbiamo fare anche questo tipo di valutazione, nell'interesse della squadra.

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