La Lombardia succede all’Emilia-Romagna nell’albo d’oro del “Trofeo della Madonna del Ponte”, manifestazione riservata a selezioni regionali Under 15, che si è disputata tra Porretta Terme e Lizzano in Belvedere. Come nel 2023 aveva vinto, senza discussioni, l’Emilia-Romagna, in questo 2024 i ragazzi in maglia verde hanno alzato, meritatamente, la Coppa offerta dallo sponsor BCC Felsinea. Qualche patema c’era stato in semifinale contro il Veneto, mentre la finale è stata, sorprendentemente, a senso unico.

E i nostri ragazzi? Non hanno lesinato l’impegno e sicuramente l’infortunio occorso a Mercatante non ha aiutato, ma, il sesto posto finale non può soddisfare. Ora, ci attendiamo altre prestazioni alla Ludec Cup e, soprattutto, al “Memorial Fabbri”, in programma nei primi giorni di gennaio.

 

Finale 7°-8°

FRIULI VENEZIA GIULIA – MARCHE 83-84

(22-19; 37-39; 49-61)

Friuli-Venezia Giulia: Pugliese 9, Jogan 3, Bellantoni 11, Braini 4, Petrei 3, Krizman 7, Finatti 10, De Stefani, Scian 17, Giani 2, Agnolin 14, Cecutti 3. All. Donati. 

Marche: Caporaso 3, Montesi 12, Dragomanni 9, Montani 8, Ricci 1, Acciarri 5, Latini 13, Accattoli 9, Palumbo, Bedini 6, Conti 15, Oltolini 4. All. Bertoni. 

Le Marche si aggiudicano la settima posizione finale dopo aver piegato il Friuli Venezia-Giulia per 84-83, al termine di un match denso di emozioni e dal finale al cardiopalma. La selezione marchigiana, dopo aver inseguito per tutto il primo quarto, infatti, è riuscita a mettere la testa avanti rientrando negli spogliatoi sul +2 (39-37). Un tesoretto di vantaggio poi rimpinguato fino alle 14 lunghezze toccate all’alba della quarta frazione. Il disavanzo non ha però spento le speranze dei gialloblù che, canestro dopo canestro, trascinato da Finatti, hanno risalito la corrente arrivando a toccare - approfittando anche di qualche errore marchigiano in lunetta nei secondi conclusivi - il -1. Nell’ultimo possesso, però, la formazione gialloblu non è riuscita a capitalizzare i quasi sei secondi a disposizione e così le Marche hanno potuto allontanare definitivamente lo spauracchio della rimonta.

Finale 5°-6°

EMILIA ROMAGNA – TOSCANA 68-78

(18-26; 32-48; 53-56)

Emilia-Romagna: Lacchei 2, Zaffarani 13, Midulla 3, Biancoli, Giannico 6, Negrini 7, Rambelli 1, Nonni 13, Iorga, Maestri 19, Biolchini 4, Mercatante ne. All. Carnaroli.

Toscana: Paoli 4, Mele 8, Boscolo 5, Fredianelli 13, Bettini, Branchetti 13, Capodagli 3, Risaliti 10, Ciccarone 11, Calvi 7, Naldi 2, Harabagiu 2. All. Cotza. 

L’Emilia-Romagna chiude al sesto posto il “2° Trofeo Madonna del Ponte”. Anche contro la Toscana, come già era accaduto nella prima giornata con la Puglia, troppe le disattenzioni difensive, soprattutto nel decisivo secondo quarto, che sono costate una partita assolutamente alla portata della nostra selezione.

La Toscana aveva fatto subito intuire le sue intenzioni bellicosi (5-11 al 4’), ma il successivo break interno di 8-0, aveva fatto pensare ad un match decisamente equilibrato. Fino al 16-17 dell’8’, in effetti, era così, ma poi i ragazzi in maglia rossa acceleravano e chiudevano il primo periodo sul 18-26. Si ripartiva con qualche sprazzo dell’Emilia-Romagna (23-26), ma, poi, le continue disattenzioni difensive venivano pagate a caro prezzo: parziale di 0-14, 23-40 al 15’ ed una montagna impossibile da scalare per i “nostri”. Nella ripresa i bianchi si appoggiavano alla solita coppia di lunghi Maestri-Nonni, che riportavano i compagni a -9 (43-52 al 24’, col reggiano già a quota 18). Tre punti del play Zaffarani e 46-52, tripla di Midulla e 49-54 al 28’, 2/2 dalla lunetta di Zaffarani e quarto che si chiudeva con un insperato -3 (53-56). La conclusione dai 6.75 di Giannico valeva il -2 (56-58), ma Risaliti rispondeva presente nel momento del bisogno e riportava la Toscana sul +7 (58-65 al 34’). L’Emilia-Romagna ci provava con tutte le sue forze a riavvicinarsi, ma il cuore non era sufficiente per completare la rimonta e gli ospiti potevano, con merito, festeggiare il quinto posto finale.

Finale 3°-4°

PUGLIA – VENETO 55-79

(20-26; 41-47; 51-66)

Puglia: Rutigliano 3, Netti 3, Dashja 5, Spescha 5, Di Vagno ne, Di Filippo 1, Procaccio 11, Forte 4, Guerrieri 2, Todisco, Lovero 2, Vuovolo 19. All. Spontella.

Veneto: Trentadue 9, Rosada 4, Oproaia 9, Brunera, Perugi 10, Venturato, Panighel 14, Zandarin, Gasparoni 4, Favetta 15, Chinedun 8, Benetti 8. All. Tanozzi. 

Il Veneto conquista il terzo posto superando la Puglia in una sfida condotta, praticamente, dalla prima all’ultima azione. Più alta, più tecnica, più profonda nel roster la formazione (stranamente) in maglia gialla, mentre i ragazzi di coach Spontella hanno pagato stanchezza e l’assenza della guardia Di Vagno, forse il giocatore più futuribile del gruppo.

Dopo un avvio in equilibrio, il Veneto faceva pagare alla Puglia la differenza di centimetri e saliva prima sul 6-14 al 5’ e poi sul 9-21 all’8’. Era uno scatenato Vuovolo (12 punti nei primi dieci minuti) a riportare sotto i compagni ed alla prima pausa il tabellone segnava 20-26. Nella seconda frazione, subito un’accelerata del Veneto (24-35), ma Procaccio “faceva il Vuovolo” e rimetteva la Puglia a contatto (35-37 al 15’). L’equilibrio proseguiva fino agli ultimi sessanta secondi del tempo, quando il Veneto faceva un piccolo allungo, entrando negli spogliatoi sul +6 (41-47). L’onda lunga proseguiva nel terzo quarto, con Favetta che segnava 6 punti, portando la sua squadra a +14 (41-55). Il Veneto gestiva senza troppi problemi il vantaggio e si arrivava alla penultima sirena sul 51-66. La Puglia non smetteva di lottare, ma la benzina era finita (51-77 al 35’).

Finale 1°-2°

LAZIO – LOMBARDIA 74-98

(22-34; 43-55; 58-78)

Lazio: Rebernik 4, Pollastrelli 7, Varanese 7, Mazzanti 2, Polisena 8, De Benedictis 2, Longo 2, Rotondo, Asci 2, Ilardi 19, Pasquazi 19, Pisco 2. All. Montesi.

Lombardia: Scalfi 7, Villa 14, Bertoletti 8, Manera 3, Leto di Priolo 6, Mazzarulli 2, Tartaglia 7, Mandaglio, Compaore 19, Sguazzin 30, Maggiorini, Curic 2. All. Vitali.

La Lombardia si aggiudica il “2° Trofeo Madonna del Ponte”, sconfiggendo, in una finale sinceramente meno equilibrata del previsto, il Lazio. Trascinata in attacco dalla coppia Sguazzin-Compaore (complessivamente 49 punti, sui 98 della squadra), la selezione guidata dall’RTT Luca Vitali, è scattata bene dai blocchi, ha accelerato ed ha dominato una formazione che tanto aveva ben impressionato nelle prime due giornate. Ilardi e Pasquazi hanno fatto quello che hanno potuto, ma è il contorno che è mancato, con la Lombardia che ha confermato di avere una panchina lunghissima.

La cronaca: pirotecnici i primi dieci minuti, con le due squadre che rispondevano colpo su colpo nella prima parte (12-12); successivamente, grazie prima a Sguazzin e poi alla coppia Villa-Compaore, la Lombardia volava a +12 sul 22-34 al 10’. Nella seconda frazione, i biancoverdi raggiungevano il massimo vantaggio sul 29-45 (bene Bertoletti), anche perché riuscivano a limitare il temutissimo Ilardi. Il Lazio era costantemente sull’orlo del precipizio, ma trovava linfa nel lungo Pasquazi, che trascinava di peso i compagni al nuovo -12 del 20’ (43-55). Al rientro in campo, ci si aspettava che i biancoazzurri dessero una scossa alla finale, invece, Compaore, Sguazzin e Villa, regalavano un +23 (45-68 al 24’) che aveva il sapore della sentenza. Ovviamente il Lazio non si arrendeva così facilmente, ma al 30’ il divario era chiaro: 58-78. I biancoazzurri provavano a rientrare nel match (66-80), ma l’ossigeno era finito e la Lombardia poteva festeggiare un meritatissimo successo, toccando il massimo vantaggio sul 71-98, ad ottanta secondi dal gong.

Banchi: diversi ma non obbligatoriamente peggiori. Fondamentale il controllo delle emozioni
Plinko: Si Vince Veramente? Recensioni e Guida al Gioco