LA VIRTUS SOFFRE, MA PIEGA LUBIANA 87-84
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – OLIMPIA LUBIANA 87-84 (13-23, 37-41; 61-63)
Dopo un primo quarto terribile (13-23 e 4/18 al tiro), e 40’ di notevole sofferenza, la Virtus comunque piega l’Olimpia Lubiana e – vista la sconfitta dello Strasburgo – fa un bel passo avanti verso il primo posto nel girone D della Champions League.
Detto questo, non è stata una bella partita, e di sicuro si è faticato oltre misura contro un avversario apparso più coriaceo dell’andata - senz’altro - ma comunque nettamente inferiore.
La partenza, in particolare, è stata davvero brutta, sia come atteggiamento che al tiro (questo dovuto – forse – anche al nuovo cambio di riferimenti causa secondo e ultimo trasloco), e subendo tantissimo l’ex Begic (19+12). Poi se non altro si è provato a difendere, e in questo Kelvin Martin ha fatto vedere quello che sa fare. Si è andati a strattoni, ma in ogni caso Lubiana è rimasta in partita fino alla fine. Decisivo è stato un filotto di Pietro Aradori a metà ultimo quarto, e la sua tripla a 1’10 dalla fine. Al 30’ aveva 3 punti con 1/10 al tiro, nell’ultimo quarto ne ha messi 14. Poi, ancora una volta, la sofferenza a rimbalzo (36-46). Kravic se l’è cavata abbastanza bene (14+9), Qvale invece è apparso ancora in condizione precaria, e ha giocato appena 8 minuti. Per questo l’arrivo di Moreira aiuterà molto.
Cronaca: in parterre presente anche il nuovo dirigente in pectore, Paolo Ronci, seduto vicino a Luca Baraldi e Alessandro Dalla Salda. La partenza bianconera è decisamente svagata, 5-16 dopo 5’ con Begic a fare la voce grossa sotto canestro. Si tocca anche il -13, tirando in maniera terribile, poi il quintetto difensivo – con Martin, Pajola e Baldi Rossi – prova a risalire la china. A fine primo quarto, però, la situazione è ancora deficitaria: 13-23.
Nel secondo quarto le cose non sembrano migliorare: dietro le Vu Nere non tengono nessuno, e così Lubiana arriva anche al +14 (22-36). Poi si accendono Taylor e Punter, e in un attimo è 7-0, col decisivo contributo difensivo di Martin e Cournooh. Con il pressing a tutto campo la Virtus ribalta la partita, e il parziale si espande: 12-0 e -2 (34-36). Il finale di quarto però è ancora di Lubiana: 37-41 a metà.
Si riparte con un’ottima difesa, e subito arriva il pareggio a quota 43. A Kravic viene fischiato un antisportivo che la curva non gradisce. Martin è letteralmente su ogni pallone, e Kravic sotto canestro si fa valere, ed è suo il canestro del primo vantaggio (55-54) al 27’. Lubiana però è ancora lì, e chiude il terzo quarto ancora avanti, con canestro di Tratnik sulla sirena: 61-63.
Ultimo quarto: l’inizio è difficile, e M’Baye cava le castagne dal fuoco con un paio di canestri complicati. Idem Aradori, poco dopo. Dietro si continua a soffrire, in ogni caso Aradori firma prima il pareggio e poi il +2 (77-75) a 5’ dalla fine. E’ la svolta decisiva: tripla di Baldi Rossi, schiacciata di M’Baye, e finalmente si vede lo striscione del traguardo. O quasi, perché Lubiana in un attimo torna a -3, sbagliando anche un facile layup per il -1. E allora Pietro Aradori, ancora lui. Ma ancora non è finita: infrazione di 24” bianconera e tripla di Lapornik per il -1 (85-84) a 11 secondi dalla fine. Fallo su Taylor che fa 1/2. Nell’azione decisiva M’Baye la porta via a Samanic, e ancora Aradori mette il libero della staffa.
Finisce 87-84. Punti pesanti, ma per vincere a Varese bisognerà fare molto meglio di così.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – OLIMPIA LUBIANA 87-84 (13-23, 37-41; 61-63)
VIRTUS: Punter 8; Martin 6; Pajola 0; Taylor 13; Baldi Rossi 11; Cappelletti NE; Kravic 14; Aradori 17; M’Baye 9; Cournooh 8; Camara NE; Qvale 1. All. Sacripanti
LUBIANA: Tratnik 4; Span 14; Lazic 2; Samanic 12; Simonovic 7; Lapornik 12; Begic 19; Badzim 6; Sanon 6; Rebec 2; Radulovic 0; Kastrati 0. All. Nikitovic
(Foto FIBA Europe)
Dopo un primo quarto terribile (13-23 e 4/18 al tiro), e 40’ di notevole sofferenza, la Virtus comunque piega l’Olimpia Lubiana e – vista la sconfitta dello Strasburgo – fa un bel passo avanti verso il primo posto nel girone D della Champions League.
Detto questo, non è stata una bella partita, e di sicuro si è faticato oltre misura contro un avversario apparso più coriaceo dell’andata - senz’altro - ma comunque nettamente inferiore.
La partenza, in particolare, è stata davvero brutta, sia come atteggiamento che al tiro (questo dovuto – forse – anche al nuovo cambio di riferimenti causa secondo e ultimo trasloco), e subendo tantissimo l’ex Begic (19+12). Poi se non altro si è provato a difendere, e in questo Kelvin Martin ha fatto vedere quello che sa fare. Si è andati a strattoni, ma in ogni caso Lubiana è rimasta in partita fino alla fine. Decisivo è stato un filotto di Pietro Aradori a metà ultimo quarto, e la sua tripla a 1’10 dalla fine. Al 30’ aveva 3 punti con 1/10 al tiro, nell’ultimo quarto ne ha messi 14. Poi, ancora una volta, la sofferenza a rimbalzo (36-46). Kravic se l’è cavata abbastanza bene (14+9), Qvale invece è apparso ancora in condizione precaria, e ha giocato appena 8 minuti. Per questo l’arrivo di Moreira aiuterà molto.
Cronaca: in parterre presente anche il nuovo dirigente in pectore, Paolo Ronci, seduto vicino a Luca Baraldi e Alessandro Dalla Salda. La partenza bianconera è decisamente svagata, 5-16 dopo 5’ con Begic a fare la voce grossa sotto canestro. Si tocca anche il -13, tirando in maniera terribile, poi il quintetto difensivo – con Martin, Pajola e Baldi Rossi – prova a risalire la china. A fine primo quarto, però, la situazione è ancora deficitaria: 13-23.
Nel secondo quarto le cose non sembrano migliorare: dietro le Vu Nere non tengono nessuno, e così Lubiana arriva anche al +14 (22-36). Poi si accendono Taylor e Punter, e in un attimo è 7-0, col decisivo contributo difensivo di Martin e Cournooh. Con il pressing a tutto campo la Virtus ribalta la partita, e il parziale si espande: 12-0 e -2 (34-36). Il finale di quarto però è ancora di Lubiana: 37-41 a metà.
Si riparte con un’ottima difesa, e subito arriva il pareggio a quota 43. A Kravic viene fischiato un antisportivo che la curva non gradisce. Martin è letteralmente su ogni pallone, e Kravic sotto canestro si fa valere, ed è suo il canestro del primo vantaggio (55-54) al 27’. Lubiana però è ancora lì, e chiude il terzo quarto ancora avanti, con canestro di Tratnik sulla sirena: 61-63.
Ultimo quarto: l’inizio è difficile, e M’Baye cava le castagne dal fuoco con un paio di canestri complicati. Idem Aradori, poco dopo. Dietro si continua a soffrire, in ogni caso Aradori firma prima il pareggio e poi il +2 (77-75) a 5’ dalla fine. E’ la svolta decisiva: tripla di Baldi Rossi, schiacciata di M’Baye, e finalmente si vede lo striscione del traguardo. O quasi, perché Lubiana in un attimo torna a -3, sbagliando anche un facile layup per il -1. E allora Pietro Aradori, ancora lui. Ma ancora non è finita: infrazione di 24” bianconera e tripla di Lapornik per il -1 (85-84) a 11 secondi dalla fine. Fallo su Taylor che fa 1/2. Nell’azione decisiva M’Baye la porta via a Samanic, e ancora Aradori mette il libero della staffa.
Finisce 87-84. Punti pesanti, ma per vincere a Varese bisognerà fare molto meglio di così.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – OLIMPIA LUBIANA 87-84 (13-23, 37-41; 61-63)
VIRTUS: Punter 8; Martin 6; Pajola 0; Taylor 13; Baldi Rossi 11; Cappelletti NE; Kravic 14; Aradori 17; M’Baye 9; Cournooh 8; Camara NE; Qvale 1. All. Sacripanti
LUBIANA: Tratnik 4; Span 14; Lazic 2; Samanic 12; Simonovic 7; Lapornik 12; Begic 19; Badzim 6; Sanon 6; Rebec 2; Radulovic 0; Kastrati 0. All. Nikitovic
(Foto FIBA Europe)