COMUZZO: IN ATTESA DI AMOROSO SIAMO ABITUATI ALL'EMERGENZA. IANNILLI? SI ERA RECIPROCAMENTE SPENTO IL RAPPORTO TRA LUI, COACH E AMBIENTE
Alla vigilia della partita di domani contro Chieti (ore 18, dirette Nettuno e LNP Pass), le parole di Stefano Comuzzo, vice di Matteo Boniciolli indisposto per via di influenza.
Intanto le condizioni del coach. “Ammalato, non ha fatto allenamento oggi, ma dovrebbe raggiungerci domani a Chieti. Noi siamo pronti, ma un capo allenatore è sempre un capo allenatore”
La situazione della squadra? “Siamo nelle prime sette, anche perdendo resteremmo al settimo posto, e con tutto quello che ci è successo nel girone d’andata è un risultato da applaudire. La partita contro Chieti è importante, ci permetterebbe di restare agganciati al gruppo delle prime. E’ una specie di spartiacque, o stiamo nelle prime o altrimenti tra quelle che lottano per i playoff. Ora la classifica è marcata, si sa per cosa giocano le squadre, e loro sono motivati per fare punti in casa dato che devono salvarsi. Sono un gruppo buono nel quintetto, di assoluto valore, e come tante squadre di A2 corte di panchina. Squadra molto tattica, tende ad abbassare i ritmi partita, variano molto le difese e sono preparati a farlo, cercando di farci quindi giocare a ritmi diversi a quelli cui noi siamo abituati. Noi dovremo evitarlo, provando ad essere aggressivi in difesa e fluidi in attacco muovendo la palla. Nostro obiettivo è evitare i loro tatticismi”
Infermeria? “Mediamente abbastanza bene, malgrado i normali acciacchi di stagione. Flowers si aggregherà con la squadra lunedì, ora non fa contatto. Il piede è guarito, ora si deve passare dallo stare bene al recuperare un mese e mezzo di stop. Per averlo al meglio servirà ancora un mesetto.”
Senza Iannilli anche voi siete corti. “In questa emergenza Raucci cambierà l’ala e Quaglia il centro, con un esterno in meno da ruotare. Sta crescendo anche Campogrande, speriamo possa darci qualche minuto, ma saranno momenti di straordinari per tutti in attesa di poter tornare ad allungare le rotazioni”
Quaglia da 4 accantonato? “Per ora no, ma con il nuovo assetto ci saranno quattro lunghi che potranno giocare dentro e fuori. Non ci sarà il centrone d’area e il quattro perimetrale, ma giocatori intercambiabili”
La questione Amoroso? “Dovrebbe fare le visite mediche a breve, poi se tutto andrà a posto firmerà anche se non sarà utilizzabile prima del 18 perché abbiamo già utilizzato l’intervento di mercato con Radic e Daniel. Lui ha un problema al ginocchio da risolvere in una ventina di giorni, periodo in cui comunque non lo avremmo potuto usare. Vediamo come andranno le visite, poi ragioneremo”.
Ora però avete un uomo in meno. “Siamo abituati all’emergenza, se sarà stata una buona mossa lo sapremo dopo queste partite in cui giocheremo in questo modo. Si può discutere su tutto, è andata così, Iannilli è andato via per varie ragioni, lui voleva sistemarsi il prima possibile e non gli potevamo dire di restare fino al 18. C’era l’opportunità per farlo continuare a lavorare, e non potevamo negarla. Il campionato è lungo, siamo dove pensavamo di essere anche al completo, tre partite senza un giocatore le passeremo pensando che si sia scavigliato”.
Come fare per tornare a vincere dopo Recanati? “E’ un discorso mentale. Abbiamo fatto amichevole in trasferta a Casalpusterlengo per abituarci a giocare in questo modo contro squadre che non conosciamo, è vero che abbiamo perso ma abbiamo avuto buoni segnali facendo giocare Rovatti e Campogrande. Abbiamo cercato di allungare le rotazioni anche se là c’era ancora Iannilli, ora a Chieti sappiamo che è partita importante per restare tra le prime. Come motivazioni ci siamo, forse manca personalità per riuscire ad imporre il nostro ritmo su un altro campo. Spero che Recanati abbia rotto il ghiaccio e ci abbia fatto capire che si può vincere. Io penso positivo, abbiamo preso consapevolezza sul fatto che possiamo essere tra le protagoniste del campionato”
Darete un occhio agli altri risultati per il quarto posto? “Prima pensiamo a noi, concentrandoci su quello che dobbiamo fare per vincere senza guardare agli altri campi. Alla fine lo faremo, ma non mi aspetto regali da altre squadre. Poi ci può essere sempre una prima volta”
Un commento sulla questione dei social e di Mancinelli? “E’ la prova che in città ci sia ancora voglia di vivere le emozioni del derby. Lo si aspetta, io ne ho avuto poca esperienza, ma emozionalmente è stato qualcosa di indimenticabile. E’ qualcosa che manca, tutti lo vorrebbero rivedere”
A Iannilli cosa è mancato? “Non penso sia mancato qualcosa o ci siano stati episodi. Forse si è spento il feeling tra lui e l’ambiente, reciprocamente. Non certo un problema tecnico o di campo, niente di tecnico o caratteriale, ma solo lo spegnersi di un rapporto. Sia per la Fortitudo che per lui c’era bisogno di cambiare. Tre giorni fa a Casalpusterlengo lui ha giocato come fosse uno della squadra, con minutaggio normale legato al merito sul campo. Niente di specifico, ma solo lo sciuparsi di un rapporto tra lui, il coach, l’ambiente. Ogni giocatore può fare partite buone e non buone, avere momenti buoni o non buoni, ma nulla di particolare, solo il logorarsi del rapporto, e la decisione di chiudere è stata bilaterale”
Prima i problemi tra pubblico e Lestini, poi le scritte contro la cessione di Iannilli. Temete che la gente non sia contenta? “Io so solo che lui non c’è più, non vivo le questioni del mercato. Per quel che riguarda il rapporto con i tifosi, penso che chi abbia deciso lo abbia valutato”.