Gianluca Basile è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Un giocatore con il talento e l'esperienza di Dyson può inventare qualsiasi cosa in partita. A 32 anni è ancora nel pieno della forma. Tutto dipende da come sta fisicamente. Mi avevano detto che all'inizio non aveva superato le visite mediche. Poi, dopo ulteriori riflessioni, è stato tesserato. Conosciamo tutti Jerome. Il fatto che una diretta concorrente come Roma lo abbia lasciato andare deve fare riflettere. Forse, con il mercato italiano che stava per chiudere, la Fortitudo non aveva alternative migliori. Di sicuro, se Dyson sta bene non si discute.
La convivenza con Aradori? Tutto dipende dall'intelligenza dei diretti interessati. Parlo di intelligenza come persone, non a livello cestistico. Io credo che nessuno possa pretendere di essere il capo branco di un gruppo perché arriverà sempre qualcuno meglio di lui. Personalmente, io sarei contento di avere accanto un giocatore in grado di togliermi un po' di pressione.
Stipcevic? Io e Rok ci sentiamo ogni tanto con alcuni messaggi. E un ragazzo d'oro, ci tiene sempre a far bene. Per me deve solo sbloccarsi anche se ormai abbiamo superato la metà del campionato. Bisognerà capire quali dinamiche innescherà l'inserimento di Dyson e che minutaggio potrà avere.
I playoff? La Fortitudo del girone d'andata è stata da playoff. Ora ha perso Robertson, un giocatore per me fondamentale. Speriamo che Dyson possa sostituirlo nel modo migliore.
Il virus? Secondo me nessuno ha capito veramente la situazione. Dalle notizie che ho, il coronavirus è solo un'influenza leggermente più forte. La situazione mi pare assurda e gestita male. Bisognava chiudere prima le frontiere con la Cina e controllare che non si arrivasse in Italia facendo sponda in altri Paesi Io credo che sia giusto sospendere il campionato se davvero c'è un rischio così elevato di contagio e se questo virus è davvero così pericoloso. Se vogliamo finire il campionato, a questo punto non ci resta che giocare a porte chiuse. Mi fanno ridere alcune società di calcio che hanno problemi a disputare due o tre partite alla settimana. Nel basket, che è comunque uno sport di fatica, da giocatore sono arrivato ad affrontare anche tre gare in tre giorni"


(foto di Fabio Pozzati)

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