L'ex AD Virtus Sandro Crovetti è stato sentito da Luca Muleo per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Pajola ha una testa incredibile, è nato giocatore. Di lui ho sempre apprezzato prima di tutto la mentalità. Giordano Consolini, allora responsabile del settore giovanile durante una riunione ci dice che ad Ancona, alla Stamura, giocava un ragazzo bravissimo. Si chiama Pajola disse, e ricordando che io venivo da Montegranaro, e peraltro avevo trasferito con successo la Sutor da Porto San Giorgio ad Ancona, mi chiese di parlare con i dirigenti della sua società. Avevo ottimi rapporti con loro, mi fecero incontrare il ragazzo e la famiglia. C'era una grande concorrenza nazionale su di lui, tanti club. Le carte vincenti furono la foresteria e il valore della Virtus. Pajo è ancora lì, lo seguo e sono tanto felice per lui. Si è conquistato tutto con la sua straordinaria mentalità e ha lavorato come un pazzo. La testa è la sua forza principale, ha sempre risposto positivamente alle grandi attese generate, in poche parole è nato giocatore.

La società fin qui è stata eccezionale, per investimenti e gestione. L'apporto di Massimo Zanetti è stato straordinario, ora leggo di un sempre maggiore peso di un imprenditore altrettanto importante come Carlo Gherardi, tra l'altro per la prima volta entrato in Fondazione proprio negli anni in cui ero io all'interno della società, ed è positivo che ci possa essere una gestione in continuità, magari coinvolgendo altri soci del territorio come pare voler fare"

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