L'ex Jacopo Borra è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Sono contento della scelta che ho fatto in estate, qui a Nardò sto benissimo. Poi non è un segreto che io sia fortitudino da quando ho iniziato a giocare a basket. Bologna per me è casa, la Fossa dei Leoni la mia famiglia. A parità di ingaggio, ma anche con un ingaggio inferiore a quello che avrei percepito in qualsiasi altra squadra, sarei rimasto alla Effe. Purtroppo non c'è stata l'occasione. Conosco coach Dalmonte, ci vogliamo bene, quando l'Aquila lo ha tesserato io avevo già firmato per Nardò. In estate non si sapeva quale futuro avrebbe avuto la Fortitudo. Mi si è presentata l'occasione di trasferirmi in Puglia e ho accettato. Certo, poter tornare in futuro in Fortitudo sarebbe qualcosa di incredibile, come del resto e stato l'anno scorso, nonostante il triste epilogo della retrocessione in A2. A Bologna verrei a piedi.
La sconfitta a Cento? Credevo che la Effe fosse favorita. In questo periodo bisogna analizzare bene i carichi di lavoro a cui il gruppo è stato sottoposto: può essere che qualche compagine abbia deciso di "mettere fieno in cascina" arrivando così un po'più stanca di altre all'inizio del campionato. Cento è comunque un'ottima squadra. La loro vittoria è un ulteriore svantaggio per noi: la Fortitudo giocherà con il coltello tra i denti.
Gli attuali lunghi? Conosco molti di loro anche fuori dal campo, per cui non voglio dare giudizi. Dico solo che tutti sono giocatori di ruolo, dei buoni comprimari. In Fortitudo mi sarei aspettato di vedere un centro dominante per la categoria, ma non c'è.
Considerando il blasone ed il pubblico che ha, se non si qualificasse per i playoff sarebbe un fallimento. Vedremo come evolverà la stagione, anche alla luce degli infortuni"


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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