FORTITUDO - TREVISO: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
KONTATTO BOLOGNA
Candi - voto 6,5 – (6pti, 2/2, 2/3, 0/4) - Non ha tante occasioni per metterci del suo, specie quando Ruzzier prende del tutto in mano le bacchette. Però è utile nello scavare quella trincea che tiene Treviso lontano dall’area, dal canestro, dai sogni, da tutto.
Montano - voto 7,5 – (20pti, 2/2, 6/10, 2/3) - Quando scioglie le trecce i cavalli corrono, le gambe eleganti ballano, arrivano punti e tutto il resto, anche qualche passaggio che è un attentato alle dentature di chi è seduto in parterre, viene perdonato.
Legion - voto 8 – (21pti, -, 3/5, 5/8) - Il tempo di mettere a fuoco e sono punti, veloci, senza nemmeno tanto bisogno di chiedere la palla ad ogni azione. Poi siamo troppo anziani per non evidenziare che la storia è piena di stranieri esplosivi alla prima partita e poi evaporati. Quindi, aspettiamo altre rondini per parlare di primavera, ma di certo non poteva iniziare meglio.
Gandini - voto 6 – (2pti, -, 1/2, -) - Senza bisogno di riscoprire mani da triplista, ma mettendo un po’ di cellule a difesa del canestro. Canestro che peraltro Treviso nemmeno sa da che parte attaccare.
Knox - voto 6,5 – (12pti, -, 6/7, 0/1) - Sonnecchia per tre quarti, poi nell’ultimo quarto si mette in proprio, with a little help from his friends che lo servono bene. Per le durezze, rivediamoci quando ce ne sarà bisogno.
Ruzzier - voto 7,5 – (6pti, 2/2, 2/3, 0/4) - Fa ruzzolare la palla in tutti i modi, e non è un problema se a volte l’eccesso di confidenza lo porta a penetra e scarica che contattano maglie non a pois. Ma tutto il resto è un semplice portare l’attacco Fortitudo a ritmi e livelli che sono davvero difficili, per gli altri, da reggere.
Raucci - voto NG – (0pti, -, 0/1, -) - Rotazioni che lo limitano.
Italiano - voto 7 – (10pti, -, 2/2, 2/2) - Fa tutto in un amen, iniziale, ma è la prima scossa, sontuosa, che fa capire a Treviso che il concetto di ospitalità, al Paladozza, è davvero molto relativo. Poi non c’è bisogno di andare oltre.
Mancinelli - voto 6,5 – (6pti, -, 3/4, 0/1) - Entra in punta di piedi, facendo comunque il suo e non chiedendo per forza di cose di prendere in mano il microfono e ugolare solo per esercizio di stile.
DE LONGHI TREVISO
Fantinelli - voto 4,5 – (2pti. -, 1/7, 0/3) – Gli serve un temperino, così non lascia segnali.
Moretti - voto 5 – (7pti, 2/2, 1/4, 1/5) – Ben tenuto e mal servito.
La Torre - voto 5 – (5pti, 2/2, 0/2, 1/4) – Tutto nei primi minuti, poi latita.
Perry - voto 5,5 – (11pti, 5/6, 3/6, 0/2) – Non sa da che parte sbattere la testa.
Ancellotti - voto 5 – (4pti, 0/2, 2/7, 0/1) – Fin troppo lontano dagli epicentri.
Saccaggi - voto 6 – (11pti, -, 1/2, 3/7) – Il classico provarci da solo, perché altrove non c’è niente da fare.
Decosey - voto NG – (7pti, 2/2, 1/3, 1/1) – Entra nel gargabe, niente altro.
Negri - voto 5 – (2pti, -, 1/5, 0/2) – Trasparente.
Rinaldi - voto 5 – (2pti, -, 1/4, -) – Non sa che fare, come tutti gli altri
VERBA MANENT
Boniciolli - Intanto abbiamo tenuto la capolista a 53 punti, prestazione difensiva che replica per la quarta volta consecutiva, a partire dal derby dove avremmo dovuto prenderne 20, che il nostro atteggiamento è quello giusto. E’ la nostra direzione, il recupero dell’antica identità dopo aver avuto tante difficoltà nel percorso, ma è qualcosa di solido a cui aggrapparci. E’ chiaro che l’arrivo di un giocatore con punti nelle mani ha riassestato un organismo che ne era privo dalla seconda di campionato, siamo stati 10-8 senza Legion e questo è un merito di chi ci ha portato qua. L’assenza dell’americano ha costretto gli altri a crescere rapidamente. Poi ricordo che abbiamo giocato tutto il girone d’andata senza il play titolare, Ruzzier, che è qui perché è bravo e non perché sia mio nipote. Accanto a loro ci sono i gregari Gandini e Raucci, Knox che diventa un buon centro se si aprono gli spazi, lo straordinario Italiano di oggi, Mancinelli che non ha fatto mezzo muso quando gli ho chiesto di partire dalla panchina. Questa partita mi ricorda la mia prima stagione da capo allenatore in A2, con Alibegovic come lungo, e un americano solo discreto. A tre o quattro giornate il GM Sarti prese Charlie Smith, che nella memoria collettiva fu quello che portò Udine in A1: in realtà aveva trovato una squadra già pronta, a cui mancava un pezzo. Ecco, spero che Legion continui su questa strada e magari mi faccia fare una figura da buon allenatore: riuscisse a darci continuità non solo come punti ma punto di riferimento sarebbe bello. Noi di solito finivamo i quarti con due punti presi e successivi minuti di sterilità, stavolta è andata diversamente: se continuerà a giocare come sa, ha al suo fianco una squadra pronta ad accoglierlo. Ci si chiedeva quanti tiri avrebbe preso, ha fatto 21 con 13 tiri, ma accanto a lui ce ne sono altri in doppia cifra, perché non abbiamo più nessuno battezzabile e io sembro quasi bravo. Continuiamo così, ora abbiamo altre sfide con le prime della classe, e Trieste è una che ha massacrato tante che sono andate là. Noi fino a due settimane fa abbiamo giocato con tanti punti dai lunghi, non c’è una squadra in Europa che vinca con il 60% di punti dai lunghi, senza un esterno ad aprire il campo. Ora c’è più bilanciamento, e c’è Ruzzier che qualche incauto Porcellino Rosa riteneva peggio di Sorrentino che ha giocato una ennesima prova eccezionale, e che oggi ha anche difeso come una iena. Non eravamo mai partiti con Knox da finto 5 e con tre esterni con punti nelle mani, ma partire con Ruzzier e Mancinelli dalla panchina è un bene di cui devo ringraziare la società. Legion è uno di quei giocatori che forse per leggerezza si è perso un po’ per strada, ma di basket ne sa. E’ arrivato in una squadra dove ci sono undici che si sbattono in una unica direzione, e gli ha indicato la via: nei gruppi così, chi arriva e non si impegna poi si vergogna. Raucci? E’ stato uno dei protagonisti di questi anni vincenti, ha una muscolatura che deve essere preparata prima di entrare in campo. Abbiamo preferito partire con tre esterni, specie visto che non c’era di là qualcuno da francobollare, poi l’ho messo molto tardi perché stavamo andando molto bene e lui ha avuto difficoltà ad entrare a freddo. Ha preso buchi che non prendeva dal minibasket, e io ho dovuto toglierlo senza guardare in faccia a nessuno: era incazzatissimo, e io gli ho detto cose che restano tra me e lui, perché una prova in cui ha giocato poco non cancella nulla di quanto ha fatto finora e di quanto farà.
Pillastrini - Complimenti alla Fortitudo, che ha giocato esattamente la partita che mi aspettavo. Noi siamo in un momento difficile, facciamo molta fatica in attacco, anche a Mantova e con Forlì avevamo segnato poco, lì era bastato vincere con la difesa, oggi avversari di livello più alto. Noi quando la partita era ancora aperta, nei primi due quarti, abbiamo fatto tantissimi errori difensivi e siamo stati anche sfortitunati. Nel II tempo abbiamo subito in modo imprortante, non vogliamo che succeda e lavoreremo per questo. Abbiamo un record di 14-5, siamo nei primi due posti saldamente, campionato bellissimo, non buttiamo via tutto oggi. E' vero che non stiamo migliorando, abbiamo un calo di forma fisica a questo punto della stagione. Sono preoccupato sempre di quello che fa la mia squadra, ma non più di tanto. Faccio complimenti sinceri e dovuti alla Fortitudo che ha fatto una partita di spessore, ma vogliamo dimostrare che questo è solo un episodio. De Cosey? Lui non sta giocando bene,io di solito faccio rotazione a otto, nelle ultime partite era stato penalizzato La Torre, oggi ho deciso di dare a lui lo spazio che di solito do a De Cosey.
Ruzzier - Legion è un giocatore di talento, sa mettersi nelle condizioni di segnare, ed è uno che non sforza, oggi non ha esagerato e si è preso le sue responsabilità. Adesso c’è Trieste, partita importante e difficilissima contro una squadra che in casa distrugge le avversarie, quindi dovremo cercare di portarla sui nostri binari. L’inizio difficile? Le critiche non le ho sentite, guardo poco i commenti sia nel bene che nel male perché la cosa importante è giocare senza pensare all’infortunio. In difesa? Io già a Venezia sentivo di essere migliorato in questo fondamentale, e oggi penso di averlo fatto contro Moretti che è il loro leader offensivo. Treviso penso abbia giocato male per merito nostro, sono andati in difficoltà fin da subito, e noi nel terzo quarto abbiamo fatto un break importante che loro non sono riusciti a recuperare. Quindi c’è più merito nostro che demerito loro. Giocare alle 14.30? Cambia qualcosa, ma fino ad un certo punto, già dal riscaldamento non guardi l’orologio.
Il video della conferenza stampa, realizzato da Laura Tommasini di Sportpress.
Candi - voto 6,5 – (6pti, 2/2, 2/3, 0/4) - Non ha tante occasioni per metterci del suo, specie quando Ruzzier prende del tutto in mano le bacchette. Però è utile nello scavare quella trincea che tiene Treviso lontano dall’area, dal canestro, dai sogni, da tutto.
Montano - voto 7,5 – (20pti, 2/2, 6/10, 2/3) - Quando scioglie le trecce i cavalli corrono, le gambe eleganti ballano, arrivano punti e tutto il resto, anche qualche passaggio che è un attentato alle dentature di chi è seduto in parterre, viene perdonato.
Legion - voto 8 – (21pti, -, 3/5, 5/8) - Il tempo di mettere a fuoco e sono punti, veloci, senza nemmeno tanto bisogno di chiedere la palla ad ogni azione. Poi siamo troppo anziani per non evidenziare che la storia è piena di stranieri esplosivi alla prima partita e poi evaporati. Quindi, aspettiamo altre rondini per parlare di primavera, ma di certo non poteva iniziare meglio.
Gandini - voto 6 – (2pti, -, 1/2, -) - Senza bisogno di riscoprire mani da triplista, ma mettendo un po’ di cellule a difesa del canestro. Canestro che peraltro Treviso nemmeno sa da che parte attaccare.
Knox - voto 6,5 – (12pti, -, 6/7, 0/1) - Sonnecchia per tre quarti, poi nell’ultimo quarto si mette in proprio, with a little help from his friends che lo servono bene. Per le durezze, rivediamoci quando ce ne sarà bisogno.
Ruzzier - voto 7,5 – (6pti, 2/2, 2/3, 0/4) - Fa ruzzolare la palla in tutti i modi, e non è un problema se a volte l’eccesso di confidenza lo porta a penetra e scarica che contattano maglie non a pois. Ma tutto il resto è un semplice portare l’attacco Fortitudo a ritmi e livelli che sono davvero difficili, per gli altri, da reggere.
Raucci - voto NG – (0pti, -, 0/1, -) - Rotazioni che lo limitano.
Italiano - voto 7 – (10pti, -, 2/2, 2/2) - Fa tutto in un amen, iniziale, ma è la prima scossa, sontuosa, che fa capire a Treviso che il concetto di ospitalità, al Paladozza, è davvero molto relativo. Poi non c’è bisogno di andare oltre.
Mancinelli - voto 6,5 – (6pti, -, 3/4, 0/1) - Entra in punta di piedi, facendo comunque il suo e non chiedendo per forza di cose di prendere in mano il microfono e ugolare solo per esercizio di stile.
DE LONGHI TREVISO
Fantinelli - voto 4,5 – (2pti. -, 1/7, 0/3) – Gli serve un temperino, così non lascia segnali.
Moretti - voto 5 – (7pti, 2/2, 1/4, 1/5) – Ben tenuto e mal servito.
La Torre - voto 5 – (5pti, 2/2, 0/2, 1/4) – Tutto nei primi minuti, poi latita.
Perry - voto 5,5 – (11pti, 5/6, 3/6, 0/2) – Non sa da che parte sbattere la testa.
Ancellotti - voto 5 – (4pti, 0/2, 2/7, 0/1) – Fin troppo lontano dagli epicentri.
Saccaggi - voto 6 – (11pti, -, 1/2, 3/7) – Il classico provarci da solo, perché altrove non c’è niente da fare.
Decosey - voto NG – (7pti, 2/2, 1/3, 1/1) – Entra nel gargabe, niente altro.
Negri - voto 5 – (2pti, -, 1/5, 0/2) – Trasparente.
Rinaldi - voto 5 – (2pti, -, 1/4, -) – Non sa che fare, come tutti gli altri
VERBA MANENT
Boniciolli - Intanto abbiamo tenuto la capolista a 53 punti, prestazione difensiva che replica per la quarta volta consecutiva, a partire dal derby dove avremmo dovuto prenderne 20, che il nostro atteggiamento è quello giusto. E’ la nostra direzione, il recupero dell’antica identità dopo aver avuto tante difficoltà nel percorso, ma è qualcosa di solido a cui aggrapparci. E’ chiaro che l’arrivo di un giocatore con punti nelle mani ha riassestato un organismo che ne era privo dalla seconda di campionato, siamo stati 10-8 senza Legion e questo è un merito di chi ci ha portato qua. L’assenza dell’americano ha costretto gli altri a crescere rapidamente. Poi ricordo che abbiamo giocato tutto il girone d’andata senza il play titolare, Ruzzier, che è qui perché è bravo e non perché sia mio nipote. Accanto a loro ci sono i gregari Gandini e Raucci, Knox che diventa un buon centro se si aprono gli spazi, lo straordinario Italiano di oggi, Mancinelli che non ha fatto mezzo muso quando gli ho chiesto di partire dalla panchina. Questa partita mi ricorda la mia prima stagione da capo allenatore in A2, con Alibegovic come lungo, e un americano solo discreto. A tre o quattro giornate il GM Sarti prese Charlie Smith, che nella memoria collettiva fu quello che portò Udine in A1: in realtà aveva trovato una squadra già pronta, a cui mancava un pezzo. Ecco, spero che Legion continui su questa strada e magari mi faccia fare una figura da buon allenatore: riuscisse a darci continuità non solo come punti ma punto di riferimento sarebbe bello. Noi di solito finivamo i quarti con due punti presi e successivi minuti di sterilità, stavolta è andata diversamente: se continuerà a giocare come sa, ha al suo fianco una squadra pronta ad accoglierlo. Ci si chiedeva quanti tiri avrebbe preso, ha fatto 21 con 13 tiri, ma accanto a lui ce ne sono altri in doppia cifra, perché non abbiamo più nessuno battezzabile e io sembro quasi bravo. Continuiamo così, ora abbiamo altre sfide con le prime della classe, e Trieste è una che ha massacrato tante che sono andate là. Noi fino a due settimane fa abbiamo giocato con tanti punti dai lunghi, non c’è una squadra in Europa che vinca con il 60% di punti dai lunghi, senza un esterno ad aprire il campo. Ora c’è più bilanciamento, e c’è Ruzzier che qualche incauto Porcellino Rosa riteneva peggio di Sorrentino che ha giocato una ennesima prova eccezionale, e che oggi ha anche difeso come una iena. Non eravamo mai partiti con Knox da finto 5 e con tre esterni con punti nelle mani, ma partire con Ruzzier e Mancinelli dalla panchina è un bene di cui devo ringraziare la società. Legion è uno di quei giocatori che forse per leggerezza si è perso un po’ per strada, ma di basket ne sa. E’ arrivato in una squadra dove ci sono undici che si sbattono in una unica direzione, e gli ha indicato la via: nei gruppi così, chi arriva e non si impegna poi si vergogna. Raucci? E’ stato uno dei protagonisti di questi anni vincenti, ha una muscolatura che deve essere preparata prima di entrare in campo. Abbiamo preferito partire con tre esterni, specie visto che non c’era di là qualcuno da francobollare, poi l’ho messo molto tardi perché stavamo andando molto bene e lui ha avuto difficoltà ad entrare a freddo. Ha preso buchi che non prendeva dal minibasket, e io ho dovuto toglierlo senza guardare in faccia a nessuno: era incazzatissimo, e io gli ho detto cose che restano tra me e lui, perché una prova in cui ha giocato poco non cancella nulla di quanto ha fatto finora e di quanto farà.
Pillastrini - Complimenti alla Fortitudo, che ha giocato esattamente la partita che mi aspettavo. Noi siamo in un momento difficile, facciamo molta fatica in attacco, anche a Mantova e con Forlì avevamo segnato poco, lì era bastato vincere con la difesa, oggi avversari di livello più alto. Noi quando la partita era ancora aperta, nei primi due quarti, abbiamo fatto tantissimi errori difensivi e siamo stati anche sfortitunati. Nel II tempo abbiamo subito in modo imprortante, non vogliamo che succeda e lavoreremo per questo. Abbiamo un record di 14-5, siamo nei primi due posti saldamente, campionato bellissimo, non buttiamo via tutto oggi. E' vero che non stiamo migliorando, abbiamo un calo di forma fisica a questo punto della stagione. Sono preoccupato sempre di quello che fa la mia squadra, ma non più di tanto. Faccio complimenti sinceri e dovuti alla Fortitudo che ha fatto una partita di spessore, ma vogliamo dimostrare che questo è solo un episodio. De Cosey? Lui non sta giocando bene,io di solito faccio rotazione a otto, nelle ultime partite era stato penalizzato La Torre, oggi ho deciso di dare a lui lo spazio che di solito do a De Cosey.
Ruzzier - Legion è un giocatore di talento, sa mettersi nelle condizioni di segnare, ed è uno che non sforza, oggi non ha esagerato e si è preso le sue responsabilità. Adesso c’è Trieste, partita importante e difficilissima contro una squadra che in casa distrugge le avversarie, quindi dovremo cercare di portarla sui nostri binari. L’inizio difficile? Le critiche non le ho sentite, guardo poco i commenti sia nel bene che nel male perché la cosa importante è giocare senza pensare all’infortunio. In difesa? Io già a Venezia sentivo di essere migliorato in questo fondamentale, e oggi penso di averlo fatto contro Moretti che è il loro leader offensivo. Treviso penso abbia giocato male per merito nostro, sono andati in difficoltà fin da subito, e noi nel terzo quarto abbiamo fatto un break importante che loro non sono riusciti a recuperare. Quindi c’è più merito nostro che demerito loro. Giocare alle 14.30? Cambia qualcosa, ma fino ad un certo punto, già dal riscaldamento non guardi l’orologio.
Il video della conferenza stampa, realizzato da Laura Tommasini di Sportpress.