Luca Banchi, "Il mio lavoro è cercare di valorizzare tutti, dal campo allo staff"
Luca Banchi è stato ospite di Tutti Convocati su Radio24.
Intanto complimenti per ieri sera. “Complimenti da estendere alla squadra. E' stato il modo più giusto per concludere questo 2023 in Eurolega, in campo abbiamo messo tutta la nostra determinazione perchè siamo orgogliosi del cammino che stiamo facendo e consci del fatto che gli avversari sono sempre più agguerriti. Ieri ci stava girando tutto contro, tra infortuni e certe situazioni di gioco, ma siamo stati premiati: meritiamo questa vittoria e torniamo a casa con grande soddisfazione”.
Il riposo
Questa è squadra con molti veterani. Avete bisogno di gestire il riposo tra partita e partita. “Devi imparare, quando si lavora con un calendario così fitto, che ci sono diversi modi per rigenerare le energie fisiche, non puoi aspettartelo dal format perchè di tempo non ce n'è. Serve una certa tipologia di lavoro, serve comunicazione con i giocatori, ma vedo che a questo gruppo piace giocare a basket. E quando mi sento dire che non arriverò a fine stagione rispondo che non me ne frega niente: finchè si divertono li faccio giocare, poi quando saranno esausti li farò sedere. Quando sei in barca, se ti fermi anneghi. Qui è un piacere vederli giocare, ed è un peccato farli giocare solo 5 alla volta”
I limiti
Tanti stanno andando oltre i propri limiti. “Spero non sia così. Io vengo dalla gavetta, ho allenato in tutte le categorie, sono arrivato in serie A abbastanza presto e penso che i giocatori abbiano sempre un margine di miglioramento da esplorare. Il bello è cercare di valorizzarli, e il mio lavoro è questo, far crescere un po' tutti, dal campo allo staff alla dirigenza. A volte sembra davvero che andiamo oltre i nostri limiti, ma cerchiamo di non porcene.”
La caviglia di Hackett come sta? “C'è anche il ginocchio di Cacok e la mano di Belinelli… E' un pellegrinaggio quotidiano. Cacok non è rientrato, adesso vediamo l'entità di questo infortunio”