Con le parole di Simone Lusini al Corriere Fiorentino, qui altrimenti riportate, si chiude definitivamente la questione riguardante l'influenza toscana in Fortitudo, e si rende ovvio quello che si sapeva ma che per molti (non noi, riconosciamocelo) era tabù: Ferdinando Minucci sarebbe stato consulente esterno anche a Bologna, forse già lo era stato nell'interregno di maggio e giugno, ed eventuali giudizi morali o materiali li lasciamo al più classico dei "seguirà dibattito". Cosa abbia portato l'attuale proprietà a cambiare idea e a proporre il finale "no grazie" non si sa. Ad ogni modo fine del discorso.

E allora, ecco che comunque da qualche parte qua si deve ripartire, con il calendario che dice 17 luglio e il totale silenzio - almeno ufficialmente - da parte della società. Negli ultimi due mesi e spiccioli sono arrivate solo le dimissioni dell'addetto stampa (non ancora sostituito), una comunicazione sulla Comtec da parte della proprietà, e i canali social si sono limitati alle svendite del merchandising e di teli da spiaggia: un po' poco, se vogliamo, lasciando stare le assemblee o le conferenze stampa dichiarate quando ancora la temperatura esterna non era canicolare. Tutto è ancora in bilico, rinunciando forse all'idea di un presidente che facesse quasi da garante con i tifosi portandosi dietro una bella fetta di storia (Myers di fatto era questo) e cercando, oggi, qualcuno che alleni un roster che di caselline riempite non ne ha.

Domani ci potrebbe essere l'ultimo assalto ad un riluttante Vincenzo Esposito: tirato dentro alla questione più per labirinti interni che non per reale propria convinzione, il suo probabile (ma tutto può essere, ormai) no farebbe perdere ulteriore tempo per coprire almeno il ruolo di allenatore. E allora via alla ricerca di qualcuno che dovrebbe anche, un minimo, essere attraente per l'attualmente perplessa tifoseria. Ecco perchè gli ex Finelli - ok la macchia della Virtus, ma il ricordo del 2009-10 dovrebbe prevalere su tutto - e Dalmonte vincono, oggi, su altre opportunità. Che poi si possa trattare dei classici saldi di fine stagione lasciamo perdere: sono due mesi e mezzo che si brancola nel buio, a questo punto si faccia con chi ne avrebbe voglia. Dopo, magari, tornare sulla squadra: certi giocatori non sarebbero proponibile con certe scelte tecniche, servono soprattutto italiani ed è anche dura capire chi potrebbe, dalle giovanili, meritare spazi in A2. Insomma, aspettiamo: domani, nel frattempo, arriveranno i calendari del campionato.

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